Lucia Rizzo, la escort di Reggio Emilia, nota come “Rachele”, che sostiene di avere avuto rapporti sessuali con il presidente della Camera Gianfranco Fini, è indagata dalla procura di Roma per diffamazione e concorso in tentata estorsione. L’iscrizione nel registro degli indagati è scattata dopo la querela presentata del leader di Futuro e Libertà.

Gli accertamenti sono affidati al pm Maria Caterina Sgrò. Secondo quanto si è appreso, è indagato per tentata estorsione anche l’uomo che aveva contattato la segreteria di Fini annunciando che ci sarebbero state rivelazioni a proposito della presunta relazione e proponendosi di intervenire per evitarle. Alla base delle iscrizioni nel registro degli indagati non solo la querela del presidente della Camera, ma anche alcuni riscontri oggettivi fatti dagli inquirenti.

Non è escluso che a giorni i due indagati possano essere convocati in procura per fornire la loro versione dei fatti. Nella querela, che prendeva spunto da notizie apparse su internet, si sottolineava l’esigenza di tutelare, ancor prima “dell’onorabilità personale dell’attuale presidente della Camera, l’organo istituzionale dal medesimo rappresentato”.

(ER)

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