“Chiederemo all’Interpol di catturare l’ex presidente Zin el-Abidin Ben Ali e di consegnarlo alle autorità tunisine”. E’ quanto ha affermato il ministro della Giustizia tunisino, Lazhar Karoui Chebbi, nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Tunisi, e ripresa dalla tv satellitare al-Arabiya.

Ben Ali e la moglie Leila Trabelsi sono accusati di “acquisizione illegale di beni mobili e immobili” e “trasferimenti illeciti di valuta straniera verso l’estero”. Il presidente, fuggito dal paese il 14 gennaio scorso, si trova in Arabia Saudita. Il ministro ha riferito anche che sei membri della guardia presidenziale sono ricercati per aver incitato alla violenza dopo la fuga del presidente.

Il ministro ha specificato che “Ben Ali è una persona ricercata dalla giustizia del suo paese e ci impegniamo a processare lui e i membri della sua famiglia”. Inoltre ha aggiunto che il capo della sua sicurezza, il generale Ali al-Sariati, è accusato di “aver messo in pericolo la sicurezza nazionale”.

Intanto, ancora oggi sono in corso manifestazioni nella capitale Tunisi davanti alla sede del governo, alla Casbah, dove la polizia ha lanciato lacrimogeni per disperdere i dimostranti. Questa mattina, a differenza dei giorni scorsi, lungo la centrale Bourghiba non si registrano particolari assembramenti di persone né cortei contro il governo di cui il viale è stato teatro per giorni.

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