La Camera riceve dai pm di Milano nuovi atti sul caso Ruby e un aiuto a Berlusconi arriva da Giuseppe Consolo, deputato di Fli, legale di Fini e della compagna Elisabetta Tulliani e membro della Giunta delle autorizzazioni. Conosolo, in un’intervista al Corriere della Sera ha infatti detto che “la competenza a indagare sul caso Ruby è del Tribunale dei Ministri” e non della procura meneghina.

“Del resto – spiega il deputato finiano – il Tribunale dei ministri è un collegio di tre giudici del distretto di Milano. Si tratta sempre di magistrati, non di giudici speciali, né tanto meno di laici. Sta scritto nella Costituzione che nessuno può essere sottratto al giudice naturale precostituito per legge”. Dunque, ragiona Consolo, “non riesco a comprendere, da uomo di legge, come dei magistrati preparati come i pm della Procura di Milano non abbiano applicato la legge costituzionale del 16 gennaio 1989 sui reati ministeriali. Nell’articolo 6 al secondo comma, c’è scritto chiaramente che il procuratore della Repubblica, ‘omessa ogni indagine, entro il termine di quindici giorni, trasmette con le sue richieste gli atti relativi’ al Tribunale dei ministri”.

Alla domanda se voterà no all’autorizzazione a perquisire l’ufficio di Giuseppe Spinelli, il tesoriere del premier, Consolo risponde: “Devo ancora leggere le nuove carte”. Ma, rimarca: “In tutta questa bagarre mi sfuggono fatti giuridici essenziali. E’ stata bypassata la competenza del Tribunale dei ministri. Poi la fuga di notizie, ma vorrei aggiungere anche che mi sfugge, su un altro versante, quale rilevanza abbia il ministro degli Esteri a recepire gli atti di Santa Lucia sulla cosiddetta casa di Montecarlo. Anche questo per me è inspiegabile”.

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