Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche aprirono i cancelli di Auschwitz: l’orrore nazista apparve nella sua nuda brutalità. Per non dimenticare, oggi, l’Italia tutta, come per legge, ricorda, le persecuzioni e i massacri contro il popolo ebraico con la Giornata della Memoria. Stamane al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, consegnando le medaglie d’oro ai sopravvissuti, davanti agli studenti delle scuole, si è impegnato affinché “il ricordo dei lager sia vivo”. Dei campi di concentramento ha affermato: “Nulla poteva motivarli se non un cieco razzismo persecutorio”. Mentre il premier Silvio Berlusconi ha invitato a non “abbassare mai la guardia”. L’Italia celebra una colpa mondiale attraverso una fitta rete di eventi. A Roma, il presidente della Camera Gianfranco Fini, incontrerà nella sinagoga il Presidente della comunità ebraica, Riccardo Di Segni. Mentre stasera è prevista una grande cerimonia di chiusura della Giornata con le testimonianze, nel suggestivo panorama della sinagoga sul lungotevere della Capitale, dei sopravvissuti allo sterminio dei campi di concentramento.
A Milano il teatro del ricordo è la Stazione Centrale: alle 14 al Binario 21, da dove partivano i convogli di deportati verso i campi di concentramento, si aprirà la cerimonia con i “viaggi della Memoria”. Una delegazione di studenti dal 28 gennaio al 1 febbraio percorrerà in treno il tratto maledetto , quello tra Auschwitz e Birkanau. A Bologna, le vie della città saranno attraversate da un grande corteo della Fiom. Presente stamattina nel capoluogo emiliano a onorare le vittime dell’Olocausto, la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso. A Venezia, le commemorazioni si concentreranno sul ricordo e la testimonianza di figure storiche locali come Franca Trentin, medaglia De Gaulle delle Resistenza Francese, il Conte Bellavitis sopravvissuto a Buchenwald e Marco Salvadori, partigiano. Anche al Sud del paese molte le iniziative. A Napoli, la giornata è cominciata con un minuto di silenzio della giunta regionale a inizio di seduta. A Caserta, numerosi convegni storici ricorderanno la resistenza locale. Mentre a Palermo, l’Accademia della Belle Arti, darà il titolo di “accademico d’onore” a Pupino Samonà, che assieme al compositore Luigi Nono, ha composto un’opera ispirata a Primo Levi.
di Stefania Pavone