L’inflazione torna ai massimi dal dicembre 2008: nel mese di gennaio ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto a dicembre e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, al top da dicembre del 2008. Lo rende noto l’Istat nelle stime preliminari. A dicembre 2010 la crescita tendenziale era stata pari all’1,9%. Il calcolo è effettuato sui 1377 prodotti che compongono il paniere di riferimento. Quest’anno, tra questi, sono stati inseriti l’I-pad, il salmone affumicato e il fast food etnico. Uscito invece il noleggio di dvd.
Su questi l’inflazione acquisita per il 2011 è risultata pari all’1,2%. L’inflazione di fondo, prosegue l’Istat, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è pari all’1,4%, lo stesso valore registrato a dicembre 2010. Sul piano tendenziale, la variazione dei prezzi dei beni sale al 2,5% (dal +2,1% di dicembre 2010), mentre nel comparto dei servizi la dinamica tendenziale dei prezzi scende all’1,5% (era +1,6% a dicembre). Si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi.
L’accelerazione dell’inflazione registrata a gennaio risente delle tensioni sui prezzi dei beni, ed in particolare dei beni energetici non regolamentati, e degli alimentari non lavorati, i cui effetti risultano soltanto parzialmente attenuati dal lieve rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi. Sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell’1,2% rispetto al mese precedente e aumenta del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sul piano congiunturale gli incrementi maggiori hanno riguardato i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,8%), dei Servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%) e dei Trasporti (+0,5%). Risultano in calo i prezzi di Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita hanno interessato le divisioni Trasporti (+4,3%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,9%) e Altri beni e servizi (+3,1%). Quelli piu’ contenuti le divisioni Comunicazioni (+0,1%), Servizi sanitari e spese per la salute e Ricreazione, spettacoli e cultura (ambedue +0,7%).
Considerando i due principali aggregati (beni e servizi), si rileva una netta accelerazione del tasso tendenziale di crescita dei prezzi dei beni (dal 2,1% di dicembre 2010 al 2,5% nel mese di gennaio). Nei servizi, al contrario, la crescita tendenziale e’ rallentata all’1,5%, dall’1,6% di dicembre. Di conseguenza, il differenziale inflazionistico misurato sui tassi tendenziali di crescita dei prezzi dei servizi e di quelli dei beni si è ampliato in modo significativo (risultando pari a meno 1,0 punti percentuali). Nel settore dei beni, i prezzi degli Alimentari (incluse le bevande alcoliche) aumentano rispetto a dicembre dello 0,7%, evidenziando un’accelerazione del tasso tendenziale, che sale all’1,6% dallo 0,9% del mese precedente. In particolare, i prezzi dei prodotti non lavorati risultano accresciuti dell’1,7% sul piano congiunturale e del 2,6% su quello tendenziale; i prezzi dei prodotti lavorati crescono su base congiunturale dello 0,2% e dell’1,0% rispetto a gennaio 2010. I prezzi dei Beni energetici registrano un aumento congiunturale del 2,4%, che porta il tasso tendenziale al +9,3% (in accelerazione dal +7,7% del mese precedente). In particolare, nel settore non regolamentato i prezzi evidenziano una crescita del 3,8% rispetto a dicembre e del 13,5% rispetto all’anno precedente.
Nel settore regolamentato i prezzi fanno segnare un aumento congiunturale dello 0,2% ed una crescita del 3,3% su gennaio 2010. I prezzi dei Tabacchi risultano lievemente cresciuti sul piano congiunturale (+0,1%) e sono in aumento del 2,5% su base tendenziale. I prezzi degli Altri beni (non energetici e non alimentari, esclusi i tabacchi) mostrano, nell’insieme, un leggero aumento congiunturale (+0,2%), con una crescita pari all’1,5% su base annua. Nel settore dei servizi, l’aumento congiunturale più marcato si registra per i prezzi dei Servizi relativi all’abitazione e per quelli relativi alle comunicazioni (per entrambi +0,3%). Aumenti piu’ moderati si evidenziano per i Servizi vari (+0,2%) e per quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,1%). In diminuzione risultano i Servizi relativi ai trasporti (-0,8%). Sul piano tendenziale, la dinamica dei prezzi risulta stabile per i Servizi relativi all’abitazione, mentre si registra un sensibile rallentamento per quelli relativi ai trasporti (dal +2,6% di dicembre all’1,8%). Segnali accelerativi si rilevano, invece, per i prezzi dei Servizi ricreativi, che registrano un tasso tendenziale pari all’1,7%, in aumento rispetto all’1,4% del mese precedente.