Andare oltre Berlusconi. Pier Luigi Bersani lo dice nel suo intervento all’assemblea nazionale del Pd. “Ogni giorno ne arriva una, colpi su colpi ai muri portanti della casa comune, al sistema delle regole”, dice il segretario. In questa situazione “non si può solo andare contro. E’ ora di dire oltre e oltre c’è il progetto per l’Italia che per noi è l’oggetto fondamentale”.
Di una cosa Bersani è certo: ”Siamo un partito di governo e questo lo dimostriamo sia nella proposta programmatica sia in quella politica. La nostra agenda è l’Italia, dopo che Berlusconi l’ha rovesciata, mettendo al centro se stesso. Ma noi non lo accettiamo che l’Italia giri attorno ai suoi giorni inconcludenti e alle sue disdicevoli notti”.
”Noi non proporremo favole ma una sfida positiva per il paese – continua il segretario del Pd – perché la verità è la chiave per evitare la rassegnazione e per dare un orizzonte e un futuro al paese, denunciando il distacco dell’Italia rispetto all’Europa, che è anche distacco politico perché il populismo è il governo”.
Bersani illustra poi le proposte del suo partito: ”Serve una riforma della Repubblica per avere una democrazia che decide. Noi proponiamo riforme come il federalismo, la legge elettorale, il conflitto di interessi ma è vero che gli italiani sono stanchi di questi temi, vogliono messaggi stringenti e riforme. E noi proteggeremo la Costituzione, che è la più bella del mondo, innovandola”. Per avere stabilità nei conti pubblici, serve la crescita: “Basta con il tremontismo” è l’auspicio del segretario. “Servono riforme liberali – spiega -. Ma qui ribadiamo il concetto di fondo per noi: nella società che immaginiamo non accettiamo che salute, scuola e istruzione siano affidate al mercato”.
Bersani commenta anche il rimpasto di governo avviato oggi da Berlusconi, con un posto da sottosegretario messo a disposizione di Nello Musumeci, esponente della Destra di Storace. “Tendenze populiste esistono in tutta Europa, ma non guidano i Paesi, bensì stanno all’angolo – dice il segretario del Pd -. Da noi invece la destra populista sta al governo e ora imbarca anche Storace. E pensare che Berlusconi 15 anni fa era partito con la rivoluzione liberale”.
(l. f.)