La Destra di Francesco Storace entrerà nel governo con Nello Musumeci a cui verrà affidata una poltrona di sottosegretario. Ad annunciarlo, a margine del comitato centrale della formazione politica a Milano, è stato lo stesso Storace. “Entreremo al governo con un sottosegretario – sono state le sue parole – la mia indicazione è stata quella dell’onorevole Musumeci, nostro prestigiosissimo esponente siciliano”. Su quale poltrona siederà, però, il leader de La Destra non ha voluto esporsi: “Non vi dico quale delega perché sarebbe irrispettoso nei confronti del presidente del Consiglio e del capo dello Stato”.

L’annuncio di Storace è arrivato dopo che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera inviata al leader della Destra, ha fatto sapere di essere pronto a inserire un rappresentante del partito nel “completamento della squadra di governo. Sapendo di contare sulla fiducia degli italiani – ha scritto Berlusconi nel messaggio – continueremo a lavorare, forti anche di un Vostro apporto al governo, senza farci scalfire dall’ennesimo tentativo di usare le campagne mediatico-giudiziarie per rovesciare il voto democratico. Sono tentativi che hanno portato ogni volta al fallimento e alla disfatta chi li ha promossi, e falliranno anche questa volta. Gli italiani non si fanno prendere in giro dai diffamatori di professione”.

Il premier è poi intervenuto in collegamento telefonico a un’iniziativa organizzata dal deputato Domenico Scilipoti, coordinatore politico del gruppo dei Responsabili. “Io ho la pelle dura, dobbiamo continuare a governare, vado avanti”, ha detto Berlusconi che considera le elezioni anticipate un danno per il paese: “Io sono sicuro che quando torneremo a votare saremo vincenti. Non torneremo a votare subito, perché il voto subito sarebbe un grande danno per il nostro paese, perché avremmo una caduta di governabilità – ha detto -. Anche i sondaggi ci danno fiducia. Secondo il sondaggio di lunedì di Euromedia nonostante le critiche il presidente del Consiglio è al 51%. Mentre il Pdl, la Lega e la destra sono al 45%, quindi assolutamente vincenti”.

Dopo aver espresso l’apprezzamento peril Carroccio, Berlusconi ha citato tra gli alleati di governo anche la Destra di Storace e il gruppo dei Responsabili di Scilipoti, che è la “la terza forza che darà alla nostra maggioranza la possibilità di lavorare bene in Parlamento. Ora con una maggioranza numericamente inferiore ma molto più unita e coesa, abbiamo la possibilità di usare questi due anni per fare un buon lavoro e introdurre quelle riforme che sono necessarie per essere una vera e completa democrazia”.

Secondo Berlusconi, quindi, l’azione di governo continua. “La ripresa economica c’è in tutti i paesi europei e anche in Italia, ma è ancora lenta. Presenteremo al prossimo Consiglio dei ministri un piano straordinario per dare, come si dice, una frustata al cavallo dell’economia”. E dopo lo stop al federalismo, il premier promette: “Andremo avanti con la rivoluzione del federalismo fiscale e con la grande riforma fiscale che manda in archivio l’impianto di quaranta anni fa e che ha prodotto una giungla di leggi di difficile interpretazione”.

Sul caso Ruby e le vicende giudiziarie che lo coinvolgono, il Cavaliere ha commentato: “Sono assolutamente sicuro che ne verrò fuori con il segno dell’innocenza e con l’assoluzione più completa. Si tratta solo di processi farsa”. E poi un nuovo attacco ai ‘magistrati di sinistra’: “L’invidia porta questi signori a individuare in Silvio Berlusconi un ostacolo alla possibilità di ritornare al potere. E per questo vogliono eliminarmi con tutti i mezzi”. Il Cavaliere si è anche scagliato contro l’uso delle intercettazioni telefoniche: “Continueremo sul cammino delle riforme. Faremo la riforma anche della giustizia che è assolutamente fondamentale per il paese e anche per la nostra vita di tutti i giorni. Quando siamo al telefono nessuno di noi ha più la certezza di non essere spiato e dell’inviolabilità di ciò che dice. E questo significa che non stiamo più in uno stato veramente libero e questo quindi deve essere assolutamente cambiato”.

(l. f.)

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