C’è la giustizia da riformare. Il processo breve da portare a casa. Il caso Ruby da dribblare in ogni modo. Ed ecco che nelle residenza romana di Berlusconi si materializza la moglie di Bruno Vespa, come hanno potuto filmare in esclusiva le telecamere de ilfattoquotidiano.it. Carte e codici sotto braccio, Augusta Iannini, magistrato ecapo del Dipartimento per gli affari di giustizia del ministero, ha varcato i cancelli di palazzo Grazioli nel pomeriggio poco prima delle 17,00. E ha partecipato a un vertice del Pdl durante il quale si è discusso delle strategie da adottare per fermare le inchieste della procura di Milano. Al termine della riunione, uno dei partecipanti, l’onorevole-avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, ha attaccato a testa bassa: “I pm violano la Carta costituzionale”.
Quando la Iannini è arrivata a palazzo Grazioli erano già arrivati Ghedini, il suo collega Piero Longo e il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Le agenzie avevano già battuto la notizia che domani la procura di Milano chiederà il ritto immediato per il Cavaliere accusato di prostituzione minorile e concussione. E nella residenza romana del premier erano pure accorsi Denis Verdini e Nicola Cosentino. Due indagati. Anzi meglio un indagato (Verdini) e un imputato (Cosentino) per concorso in associazione camorristica. Il coordinatore nazionale del Pdl è, invece, coinvolto nelle inchieste sulla cricca e sulla nuova P2 per concorso in corruzione (appalti del G8 della Maddalena), e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. In realtà il numero dei partecipanti al vertice di partito sotto inchiesta, contando Berlusconi sale a tre. Il presidente del Consiglio è coinvolto in tre diversi processi che, da domani, potrebbero diventare quattro. Così a palazzo Grazioli si è parlato di riforma della giustizia. Anche perché, con la Lega, lunedì notte il premier ha stretto un patto: leggi che azzerino le inchieste in cambio dell’approvazione del federalismo.
In mattinata Berlusconi aveva visto i ministri Giulio Tremonti e Paolo Romani. Poi, nel primo pomeriggio, erano arrivati il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e quello delle politiche regionali Raffaele Fitto. Lui, imputato in due procedimenti rispettivamente per peculato, corruzione, abuso d’ufficio e illecito finanziamento ai partiti in uno, e concorso in turbativa d’asta e di interesse privato nell’altro, se ne era però andato prima che arrivasse la moglie di Bruno Vespa. E nella residenza romana del premier, dopo qualche ora, era entrato Gaetano Pecorella, il terzo avvocato-parlamentare. Ma a quel punto, Augusta Iannini non c’era più.
Insomma, l’atmosfera è quella da ultima spiaggia. Il premier, in grande difficoltà per il caso Bunga bunga, le sta provando tutte. Tanto che il deputato Giorgio Stracquadanio ha rilanciato l’offensiva chiedendo ad Alfano di inviare ispettori alla procura di Milano. “Mi avvarrò – scrive sul giornale online il Predellino – degli strumenti di sindacato ispettivo, nella speranza che possa fugare i dubbi sul comportamento di magistrati che non sembrano agire secondo le regole e che per primi delegittimano l’ordine giudiziario visto che non vogliono che ad occuparsi di questa vicenda siano i loro colleghi di altri tribunali”. E per farlo ha tirato in ballo un giornalista de il Fatto quotidianoAntonella Mascali che ieri sera all’Infedele di Gad Lerner aveva semplicemente spiegato quello che oggi si è verificato, ovvero il modo con cui i pm hanno stralciato la posizione di Berlusconi unificando i due reati in un unico fascicolo, convinti che quello più grave (la concussione per cui vale l’immediato) si porti dietro il meno grave (prostituzione dove non vale il rito immediato). Ma Stracquadanio ha parlato di “trucco procedurale” svelato dal cronista. Di nuovo gli ispettori, dunque. Come 15 anni fa, quando il ministro della Giustizia Roberto Castelli inviò ispettori ai magistrati di Milano titolare dell’inchiesta “Toghe sporche”. Ma il presidente del Consiglio tira dritto e in serata annuncia furibondo: “E’ lo scontro finale, mi difenderò in ogni luogo”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina "la destra è compatta? Con quello che beve vodka e dice ci vediamo a Mosca è compatta". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina, i leader europei "avranno una delusione, Trump non sarà della partita. Possono continuare a provarci ma non è quello che vuole fare Trump, che vuole fare soldi con la Russia, vuole estrarre risorse, non ha una strategia che non sia predatoria. Dobbiamo prenderne atto e reagire sapendo che gli europei sono soli e sono l'ultima trincea della democrazia liberale, insieme ai canadesi, cui fare riferimento". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Siamo qui per dire che gli ucraini non sono soli e perchè ci siamo stancati di vedere l'Europa divisa che parla lingue diverse, che va in pellegrinaggio da Trump a compiacerlo, blandirlo". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
"Pensiamo che è tempo che gli Stati europei rispondano insieme con durezza, che alle minacce di dazi si risponda dicendo metteremo una tassa sul fatturato delle grandi imprese tecnologiche e che alla minaccia di non essere più coinvolti nella Nato si risponda investendo in una difesa europea che già oggi è molto significativa, che si preservi la libertà con la forza morale e una cultura militare e economica che possiamo avere se siamo tutti insieme", ha detto il leader di Azione.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Da questa piazza arriva una richiesta al governo di essere netto. Siamo europei e non siamo con un piede da un lato e un piede dall'altro, è una vecchia malattia italica. Siamo europei e con gli altri leader europei sosteniamo l'Ucraina perchè gli ucraini stanno combattendo per noi per tenere la Russia lontano da noi". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione a Roma per l'Ucraina.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti inseguendo un piazzamento europeo. I sardi restano invece a 25 punti.
La formazione sarda parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76': va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti in classifica agganciando momentaneamente la Lazio al quinto posto. I sardi restano invece a 25 punti.
La squadra di Nicola parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76' e va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - La manifestazione 'Una piazza per l'Europa - tante città, un'unica voce' del 15 marzo prossimo a Roma si terrà a piazza del Popolo. E' il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri scriverlo sui social pubblicando il manifesto dell'evento sottoscritto dai sindaci di alcune tra le principali città italiane.
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Politica
Vertice Pdl sulla giustizia a Palazzo Grazioli
Tre indagati e la moglie di Vespa
C’è la giustizia da riformare. Il processo breve da portare a casa. Il caso Ruby da dribblare in ogni modo. Ed ecco che nelle residenza romana di Berlusconi si materializza la moglie di Bruno Vespa, come hanno potuto filmare in esclusiva le telecamere de ilfattoquotidiano.it. Carte e codici sotto braccio, Augusta Iannini, magistrato e capo del Dipartimento per gli affari di giustizia del ministero, ha varcato i cancelli di palazzo Grazioli nel pomeriggio poco prima delle 17,00. E ha partecipato a un vertice del Pdl durante il quale si è discusso delle strategie da adottare per fermare le inchieste della procura di Milano. Al termine della riunione, uno dei partecipanti, l’onorevole-avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, ha attaccato a testa bassa: “I pm violano la Carta costituzionale”.
Quando la Iannini è arrivata a palazzo Grazioli erano già arrivati Ghedini, il suo collega Piero Longo e il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Le agenzie avevano già battuto la notizia che domani la procura di Milano chiederà il ritto immediato per il Cavaliere accusato di prostituzione minorile e concussione. E nella residenza romana del premier erano pure accorsi Denis Verdini e Nicola Cosentino. Due indagati. Anzi meglio un indagato (Verdini) e un imputato (Cosentino) per concorso in associazione camorristica. Il coordinatore nazionale del Pdl è, invece, coinvolto nelle inchieste sulla cricca e sulla nuova P2 per concorso in corruzione (appalti del G8 della Maddalena), e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. In realtà il numero dei partecipanti al vertice di partito sotto inchiesta, contando Berlusconi sale a tre. Il presidente del Consiglio è coinvolto in tre diversi processi che, da domani, potrebbero diventare quattro. Così a palazzo Grazioli si è parlato di riforma della giustizia. Anche perché, con la Lega, lunedì notte il premier ha stretto un patto: leggi che azzerino le inchieste in cambio dell’approvazione del federalismo.
In mattinata Berlusconi aveva visto i ministri Giulio Tremonti e Paolo Romani. Poi, nel primo pomeriggio, erano arrivati il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e quello delle politiche regionali Raffaele Fitto. Lui, imputato in due procedimenti rispettivamente per peculato, corruzione, abuso d’ufficio e illecito finanziamento ai partiti in uno, e concorso in turbativa d’asta e di interesse privato nell’altro, se ne era però andato prima che arrivasse la moglie di Bruno Vespa. E nella residenza romana del premier, dopo qualche ora, era entrato Gaetano Pecorella, il terzo avvocato-parlamentare. Ma a quel punto, Augusta Iannini non c’era più.
Insomma, l’atmosfera è quella da ultima spiaggia. Il premier, in grande difficoltà per il caso Bunga bunga, le sta provando tutte. Tanto che il deputato Giorgio Stracquadanio ha rilanciato l’offensiva chiedendo ad Alfano di inviare ispettori alla procura di Milano. “Mi avvarrò – scrive sul giornale online il Predellino – degli strumenti di sindacato ispettivo, nella speranza che possa fugare i dubbi sul comportamento di magistrati che non sembrano agire secondo le regole e che per primi delegittimano l’ordine giudiziario visto che non vogliono che ad occuparsi di questa vicenda siano i loro colleghi di altri tribunali”. E per farlo ha tirato in ballo un giornalista de il Fatto quotidiano Antonella Mascali che ieri sera all’Infedele di Gad Lerner aveva semplicemente spiegato quello che oggi si è verificato, ovvero il modo con cui i pm hanno stralciato la posizione di Berlusconi unificando i due reati in un unico fascicolo, convinti che quello più grave (la concussione per cui vale l’immediato) si porti dietro il meno grave (prostituzione dove non vale il rito immediato). Ma Stracquadanio ha parlato di “trucco procedurale” svelato dal cronista. Di nuovo gli ispettori, dunque. Come 15 anni fa, quando il ministro della Giustizia Roberto Castelli inviò ispettori ai magistrati di Milano titolare dell’inchiesta “Toghe sporche”. Ma il presidente del Consiglio tira dritto e in serata annuncia furibondo: “E’ lo scontro finale, mi difenderò in ogni luogo”.
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Ucraina, terminato il vertice a Londra. Meloni: “Divisi siamo più deboli. Vogliamo tutti una pace giusta”. Von der Leyen cavalca il riarmo: “Prepararsi al peggio”
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500 coloni assaltano la moschea di Al-Aqsa. Israele: “Hamas non firma il piano Witkoff, fermare l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza”
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Ultimi giorni per un anno di abbonamento al Fatto a un prezzo speciale. L’appello di Travaglio
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina "la destra è compatta? Con quello che beve vodka e dice ci vediamo a Mosca è compatta". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina, i leader europei "avranno una delusione, Trump non sarà della partita. Possono continuare a provarci ma non è quello che vuole fare Trump, che vuole fare soldi con la Russia, vuole estrarre risorse, non ha una strategia che non sia predatoria. Dobbiamo prenderne atto e reagire sapendo che gli europei sono soli e sono l'ultima trincea della democrazia liberale, insieme ai canadesi, cui fare riferimento". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Siamo qui per dire che gli ucraini non sono soli e perchè ci siamo stancati di vedere l'Europa divisa che parla lingue diverse, che va in pellegrinaggio da Trump a compiacerlo, blandirlo". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
"Pensiamo che è tempo che gli Stati europei rispondano insieme con durezza, che alle minacce di dazi si risponda dicendo metteremo una tassa sul fatturato delle grandi imprese tecnologiche e che alla minaccia di non essere più coinvolti nella Nato si risponda investendo in una difesa europea che già oggi è molto significativa, che si preservi la libertà con la forza morale e una cultura militare e economica che possiamo avere se siamo tutti insieme", ha detto il leader di Azione.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Da questa piazza arriva una richiesta al governo di essere netto. Siamo europei e non siamo con un piede da un lato e un piede dall'altro, è una vecchia malattia italica. Siamo europei e con gli altri leader europei sosteniamo l'Ucraina perchè gli ucraini stanno combattendo per noi per tenere la Russia lontano da noi". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione a Roma per l'Ucraina.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti inseguendo un piazzamento europeo. I sardi restano invece a 25 punti.
La formazione sarda parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76': va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti in classifica agganciando momentaneamente la Lazio al quinto posto. I sardi restano invece a 25 punti.
La squadra di Nicola parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76' e va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - La manifestazione 'Una piazza per l'Europa - tante città, un'unica voce' del 15 marzo prossimo a Roma si terrà a piazza del Popolo. E' il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri scriverlo sui social pubblicando il manifesto dell'evento sottoscritto dai sindaci di alcune tra le principali città italiane.