Berlusconi e Anselma Dell'OlioAndrebbe spiegato alle pseudo femministe Berlusconiane che il problema non è una donna che si prostituisce (una libera scelta) ma è il doversi prostituire se si vuole fare carriera nel settore pubblico, in politica in questo caso. La manifestazione del 13 febbraio non è contro la prostituzione in quanto tale, ma contro l’attuale potere (di cui Berlusconi è esponente di spicco ) che prevede che una donna (probabilmente pure un uomo, anche se è meno frequente) si debba prostituire per fare carriera. La maggioranza delle persone non è disposta a farlo perchè viola la propria dignità, ma se ci sono persone disposte a farlo non vuol dire che sia giusto.

E’ come per i lavoratori, se ci sono paesi dove la gente disperata lavora per poco non vuol dire che quello sia il modello da esportare nel mondo, va difeso il diritto ad una retribuzione equa, come va difeso il diritto a non essere costretti a prostituirsi per fare carriera. La vogliamo chiamare concorrenza sleale? Chiamiamola semplicemente degrado sociale. Si dirà: “Ma nessuno le ha costrette a prostituirsi”. Certo, ma se tu imposti il sistema con il ricatto “o fai così o prendiamo un’altra disposta a farlo”, stai costringendo chi non vuole farlo a farlo o ad abbandonare i propri sogni. E’ questo il vero schifo. La manifestazione del 13 febbraio serve a questo, difendere il diritto alla dignità.

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In piazza per le donne,
ma anche per gli uomini

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