“No, non siamo preoccupati. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro”. Butta acqua sul fuoco Massimiliano Monnanni, presidente dell’ufficio contro le discriminazioni razziali (Unar), contro cui si sono scagliati i senatori della Lega nord. In sede di discussione del decreto Milleproroghe, gli esponenti del Carroccio hanno chiesto la soppressione dell’organismo. Il motivo? Costa troppo e non serve a niente. Tant’è che secondo i lumbard, è meglio dare quei fondi alla “Fondazione Teatro Regio di Parma per la realizzazione del Festival Verdi”.
Peccato però che l’ufficio contro le discriminazioni sia un organismo previsto da una direttiva comunitaria, che sia presente in tutti i paesi membri dell’Unione europea e che in Italia operi sotto la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Ma la Lega non ne vuole sapere. “’Questi oscuri burocrati da sei mesi a questa parte si sono messi a fare politica trasformandosi in maestrini dalla penna rossa” – dice Sandro Mazzatorta, senatore del Carroccio e sindaco di Chiari (Brescia) – Qui siete razzisti, lì xenofobi. Abusano del concetto di discriminazione indiretta e pretendono una parificazione totale tra il cittadino autoctono e l’extracomunitario ospite temporaneo”.
L’Unar costa ai bilanci dello Stato circa due milioni di euro l’anno. Soldi che provengono dal Fondo di rotazione che sostiene economicamente le iniziative europee. “Due milioni buttati”, tuona Mazzatorta.
Ma di cosa si occupa lo sportello anti-discriminazione? “La nostra missione – spiega Monnanni – è quella di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate su razza e origine etnica. Non abbiamo nessun potere sanzionatorio, ci occupiamo solo di sensibilizzazione e prevenzione”. Insomma, l’Unar cerca di realizzare quella “parificazione totale” fra nativi e stranieri che, sebbene sia prevista dalla nostra Costituzione, fa infuriare i leghisti.
Fra le altre cose lo sportello fornisce assistenza nei procedimenti ai migranti discriminati, svolge inchieste per verificare l’esistenza di fenomeni di questo tipo e redige due relazioni annuali: una per il Parlamento e l’altra per il presidente del Consiglio. “I nostri campi sono i più disparati: dall’accesso ai servizi sociali, al diritto allo studio, fino ai rapporti di vicinato e alle polizze auto”, spiega il presidente. Una recente battaglia combattuta e vinta dall’Unar riguarda il bonus vacanze, una forma di finanziamento per le ferie rivolto alle persone meno abbienti. Così come era stato formulato, per farne richiesta bisognava essere cittadini italiani. Dopo l’intervento dello sportello presso il ministero del Turismo, il voucher è stato esteso anche agli immigrati.
Ma perché tanto odio da parte dei senatori della Lega nord? L’Unar non avrà mica pestato i piedi a qualche amministratore padano? “Forse – risponde Monnanni – ma in realtà l’ultimo intervento lo abbiamo fatto a Ciampino alle porte di Roma. Per giunta un’amministrazione guidata dal centrosinistra. Le graduatorie per l’assegnazione dei posti negli asili nido erano di fatto precluse ai migranti”. Forse allora per il sostegno che lo sportello dà agli stranieri che decidono di fare causa (civile e amministrativa) contro episodi di razzismo e discriminazione. “Credo che le parole della Lega facciano parte di una dialettica politica”, taglia corto il presidente dello sportello.
Mentre il partito di Bossi chiede la testa dello sportello, in Italia i casi di xenofobia crescono. Nel 2009 sono state attivate 383 istruttorie, nel 2010 ben 770. Forse allora il lavoro di questi “oscuri burocrati” a qualcosa serve. Con buona pace della Lega e con tutto rispetto del Teatro di Parma, del festival Verdi e soprattutto del Va’ Pensiero.
Diritti
La Lega vuole la chiusura dello sportello contro le discriminazioni razziali
Due emendamenti al decreto Milleproroghe chiedono la soppressione dell'ufficio: "Sono maestrini dalla penna rossa". No comment da parte degli operatori che continuano il loro lavoro al fianco dei migranti
Peccato però che l’ufficio contro le discriminazioni sia un organismo previsto da una direttiva comunitaria, che sia presente in tutti i paesi membri dell’Unione europea e che in Italia operi sotto la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Ma la Lega non ne vuole sapere. “’Questi oscuri burocrati da sei mesi a questa parte si sono messi a fare politica trasformandosi in maestrini dalla penna rossa” – dice Sandro Mazzatorta, senatore del Carroccio e sindaco di Chiari (Brescia) – Qui siete razzisti, lì xenofobi. Abusano del concetto di discriminazione indiretta e pretendono una parificazione totale tra il cittadino autoctono e l’extracomunitario ospite temporaneo”.
L’Unar costa ai bilanci dello Stato circa due milioni di euro l’anno. Soldi che provengono dal Fondo di rotazione che sostiene economicamente le iniziative europee. “Due milioni buttati”, tuona Mazzatorta.
Ma di cosa si occupa lo sportello anti-discriminazione? “La nostra missione – spiega Monnanni – è quella di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate su razza e origine etnica. Non abbiamo nessun potere sanzionatorio, ci occupiamo solo di sensibilizzazione e prevenzione”. Insomma, l’Unar cerca di realizzare quella “parificazione totale” fra nativi e stranieri che, sebbene sia prevista dalla nostra Costituzione, fa infuriare i leghisti.
Fra le altre cose lo sportello fornisce assistenza nei procedimenti ai migranti discriminati, svolge inchieste per verificare l’esistenza di fenomeni di questo tipo e redige due relazioni annuali: una per il Parlamento e l’altra per il presidente del Consiglio. “I nostri campi sono i più disparati: dall’accesso ai servizi sociali, al diritto allo studio, fino ai rapporti di vicinato e alle polizze auto”, spiega il presidente. Una recente battaglia combattuta e vinta dall’Unar riguarda il bonus vacanze, una forma di finanziamento per le ferie rivolto alle persone meno abbienti. Così come era stato formulato, per farne richiesta bisognava essere cittadini italiani. Dopo l’intervento dello sportello presso il ministero del Turismo, il voucher è stato esteso anche agli immigrati.
Ma perché tanto odio da parte dei senatori della Lega nord? L’Unar non avrà mica pestato i piedi a qualche amministratore padano? “Forse – risponde Monnanni – ma in realtà l’ultimo intervento lo abbiamo fatto a Ciampino alle porte di Roma. Per giunta un’amministrazione guidata dal centrosinistra. Le graduatorie per l’assegnazione dei posti negli asili nido erano di fatto precluse ai migranti”. Forse allora per il sostegno che lo sportello dà agli stranieri che decidono di fare causa (civile e amministrativa) contro episodi di razzismo e discriminazione. “Credo che le parole della Lega facciano parte di una dialettica politica”, taglia corto il presidente dello sportello.
Mentre il partito di Bossi chiede la testa dello sportello, in Italia i casi di xenofobia crescono. Nel 2009 sono state attivate 383 istruttorie, nel 2010 ben 770. Forse allora il lavoro di questi “oscuri burocrati” a qualcosa serve. Con buona pace della Lega e con tutto rispetto del Teatro di Parma, del festival Verdi e soprattutto del Va’ Pensiero.
Il potere dei segreti
di Marco Lillo 12€ AcquistaArticolo Precedente
Pubblicità per telefono? Mai più!
Articolo Successivo
Cina, l’attivista Guangcheng da mesi ai domiciliari dopo l’impegno per i diritti umani
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Usa: “Telefonata Trump-Putin? Pace mai così vicina”. “Il tycoon pensa a riconoscere la Crimea come russa”. Armi, l’Ue vuole altri 40 miliardi dai “volenterosi”
Mondo
Contro Trump il Canada si fa scudo anche con la corona: “Noi e Regno Unito sovrani sotto lo stesso re”
Mondo
Scontro a distanza Francia-Usa. “Ridateci la statua della libertà”, “Non parli tedesco grazie a noi”
Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.