Finalmente è entrato in vigore.
Il registro che promette di salvarci dal fiume di telefonate che – sempre nelle ore e nei momenti più inopportuni! – ci propongono pubblicità di ogni tipo, è attivo dal 31 gennaio. Il decreto del presidente della Repubblica n. 178/2010 dispone, infatti, che gli abbonati agli elenchi telefonici pubblici che non vogliono più ricevere chiamate dagli operatori di telemarketing per le varie attività (vendita, attività promozionali, ricerche di mercato) possono opporsi iscrivendosi in un apposito albo, il Registro pubblico delle opposizioni a cui è possibile iscriversi gratuitamente su internet. Le modalità di registrazione sono varie, tutte indicate nel sito.
Servirà davvero o, fatta la legge, troveranno l’inganno? Vedremo.
Qualche dubbio, però, mi viene sin d’ora. Il decreto si applicherà, a logica, solo a coloro il cui numero è negli elenchi pubblici. Molte persone però, per evitare scocciature, non hanno mai avuto il numero negli elenchi pubblici. Anche io rientro in tale ultima categoria, per ragioni di sicurezza legate al lavoro. Il mio numero quindi non è su nessun elenco telefonico (con grande disappunto, peraltro, dei miei numerosi amici che periodicamente smarriscono il telefonino con l’intera rubrica…).
Eppure, ogni tanto, ricevo (oltre alle solite telefonate mute) anche le telefonate dei vari call center che mi propongono prodotti di ogni tipo. Quando chiedo ai gentili interlocutori come abbiano reperito il mio recapito, mi attaccano sempre il telefono in faccia. E’ comunque evidente che la loro fonte non è un elenco pubblico. Allora, mi chiedo, a che servirà iscriversi ad un albo… correlato agli elenchi telefonici pubblici, visto che non è quella la fonte di informazioni dei nostri scocciatori telefonici?
Peraltro, per tutti coloro che hanno scelto di non risultare negli elenchi pubblici (o sono stati costretti a farlo), ovviamente, non è nemmeno possibile, né logico iscriversi nel Registro pubblico delle opposizioni. E quindi … ci salveremo davvero dalle pubblicità telefoniche indesiderate?
Alessio Liberati
Magistrato
Diritti - 10 Febbraio 2011
Pubblicità per telefono? Mai più!
Finalmente è entrato in vigore.
Il registro che promette di salvarci dal fiume di telefonate che – sempre nelle ore e nei momenti più inopportuni! – ci propongono pubblicità di ogni tipo, è attivo dal 31 gennaio. Il decreto del presidente della Repubblica n. 178/2010 dispone, infatti, che gli abbonati agli elenchi telefonici pubblici che non vogliono più ricevere chiamate dagli operatori di telemarketing per le varie attività (vendita, attività promozionali, ricerche di mercato) possono opporsi iscrivendosi in un apposito albo, il Registro pubblico delle opposizioni a cui è possibile iscriversi gratuitamente su internet. Le modalità di registrazione sono varie, tutte indicate nel sito.
Servirà davvero o, fatta la legge, troveranno l’inganno? Vedremo.
Qualche dubbio, però, mi viene sin d’ora. Il decreto si applicherà, a logica, solo a coloro il cui numero è negli elenchi pubblici. Molte persone però, per evitare scocciature, non hanno mai avuto il numero negli elenchi pubblici. Anche io rientro in tale ultima categoria, per ragioni di sicurezza legate al lavoro. Il mio numero quindi non è su nessun elenco telefonico (con grande disappunto, peraltro, dei miei numerosi amici che periodicamente smarriscono il telefonino con l’intera rubrica…).
Eppure, ogni tanto, ricevo (oltre alle solite telefonate mute) anche le telefonate dei vari call center che mi propongono prodotti di ogni tipo. Quando chiedo ai gentili interlocutori come abbiano reperito il mio recapito, mi attaccano sempre il telefono in faccia. E’ comunque evidente che la loro fonte non è un elenco pubblico. Allora, mi chiedo, a che servirà iscriversi ad un albo… correlato agli elenchi telefonici pubblici, visto che non è quella la fonte di informazioni dei nostri scocciatori telefonici?
Peraltro, per tutti coloro che hanno scelto di non risultare negli elenchi pubblici (o sono stati costretti a farlo), ovviamente, non è nemmeno possibile, né logico iscriversi nel Registro pubblico delle opposizioni. E quindi … ci salveremo davvero dalle pubblicità telefoniche indesiderate?
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Caro Severgnini,
non la seguo
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.