Il premier non aspetta che un pretesto per attaccare i magistrati milanesi: “E’ uno schifo, una vergogna”. Appena una cronista durante al conferenza stampa di ieri al termine del Cdm pronuncia: “Presidente sul giudizio immediato…”, Silvio Berlusconi non le fa neanche finire la domanda: “Farò causa contro lo Stato”. Poco prima aveva annunciato che metterà mano alla norma sulle intercettazioni “perché uno al telefono non può essere spiato”. In ambienti del Pdl si arriva ad ipotizzare anche una accusa di attentato alla Costituzione contro i magistrati. Poi nella serata di ieri durante un Ufficio di presidenza del partito che si a Palazzo Grazioli, il Cavaliere rilancia con sprezzo verso la Procura milanese: “Un’avanguardia politica rivoluzionaria che agisce in sfregio al popolo sovrano” e ancora “un partito politico vero e proprio che calibra le sue iniziative in base al potenziale mediatico, che disprezza il parlamento e le istituzioni democratiche, disattende gravemente il principio di leale collaborazione” e conclude “da 17 anni tenta di sovvertire il verdetto democratico”.
Riprese di David Perluigi, montaggio Paolo Dimalio
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Ruby, Berlusconi: “Farò causa allo Stato”
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