Sos Lavoro & Imprese: cambiano la Costituzione!
Mentre tutti sono distratti da foto e festini, il governo zitto zitto sta cambiando nientemeno che la Costituzione. Ma come, non erano in crisi? Ora il soft-porno (categoria voyeur) che calamita l’attenzione serve a distrarre dallo scippo del mattone angolare che regge la Costituzione, l’articolo sull’economia e il lavoro. Sì, perchè l’art. 41 è il compromesso che sta alla base di tutta la Repubblica. Dice che l’impresa economica è libera, ma non può svolgersi in contrasto all’utilità sociale. Non può compromettere dignità, libertà e sicurezza. Dev’essere controllata, indirizzata e coordinata a fini sociali. Teorie? Forse. Idee superate? Mah… Disapplicate nella realtà, questo è certo.
Statalismo e controlli. Ma dove?
Il turbo-liberismo non accetta nemmeno le parole in mezzo ai c…, gli danno fastidio. La proposta è semplice: in economia vale tutto ciò che non è vietato (quasi nulla). Basta con questi “dirigismi” statali, tuona il Corsera; superare lo statalismo, impone il Sole 24 Ore. I tre morti al giorno sul lavoro non bastano a dimostrare l’assenza di controlli. Gli schiaffi alla dignità di milioni di precari non sono sufficienti a sbugiardare i “fini sociali delle imprese”.
Raccomandati per merito
Parassiti che smerciano raccomandazioni vogliono introdurre merito e produttività nell’art. 97, quello che parla di dipendenti pubblici. Concetti che dividono i lavoratori ma che uniscono (miracolo!) sindacati e partiti, commentatori ed economisti indaffarati a giustificare le privatizzazioni travestite da sussidiarietà. È l’art. 118, già stravolto nel 2001, che parla di “favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”. Nella pratica è diventato: creare finte cooperative e associazioni no profit, fondazioni e attività di pseudo-volontari(e) per accaparrarsi tutti i servizi e le risorse (ex) pubbliche.
La “spaghetti sussidiarietà”
Ovvero: far profitti sulla pelle di soci di cooperative fuffa e obbligati allo stage, lavoratori a progetto infinito e finte partite Iva. Barattando posti di lavoro con voti e consenso, in pura camorra style. Le parentopoli che coinvolgono tutte le ex aziende municipali da Roma a Ferrara, da Milano a Palermo e l’esplosione dei profitti del terzo settore, dimostrano cosa sia la sussidiarietà. L’occupazione sistematica di intere istituzioni operata da gruppi come Comunione e Liberazione e Compagnia delle Opere in Lombardia è la realtà che sta dietro alla “autonoma iniziativa dei cittadini”. Il pubblico deve diventare privato. Puoi trovare impiego/stage/collaborazioni solo con la spinta del tuo tutor/padrino. Di cosa ti lamenti se non trovi lavoro? Ma non conosci proprio nessuno?
Vignetta di Arnald – clicca qui per ingrandire
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