L’attivista per i diritti umani Chen Guangcheng accusa di nuovo il governo cinese. In un video di un’ora girato segretamente dalla moglie, Yuan Weijing, e rilasciato dall’associazione americana China Aid, l’avvocato non vedente Guangcheng afferma di essere stato messo agli arresti domiciliari senza esplicite imputazioni e senza essere stato regolarmente processato. Le linee telefoniche, continua, gli sono state tagliate e né lui né sua moglie possono mettere piede fuori casa. Solo a sua madre è permesso di andare a fare la spesa. Guardie e macchine governative bloccano l’accesso all’abitazione e viene minacciato chiunque cerchi di mettersi in contatto con loro.
Tutto questo da settembre, quando Guangcheng era stato rilasciato dopo aver subito quattro anni di prigione. Da allora la sua casa, nella provincia di Shandong, è stata messa sotto sorveglianza 24 ore su 24 con tre turni di ventidue guardie ognuno. Il video mostra anche una guardia mentre controlla attraverso i vetri, probabilmente tramite l’ausilio di una scala, nonostante le foglie di mais messe davanti alle finestre dall’attivista per tutelare la privacy.
Il governo della Cina non ha confermato gli arresti domiciliari, dato che questa detenzione è illegale. La colpa di Guangcheng è quella di aver investigato sugli abusi commessi dal governo nella Prefettura di Linyi, nella provincia di Shandong, per imporre la pianificazione familiare, la legge nazionale per cui a ogni famiglia è concesso avere un solo figlio. Nel 2005 l’attivista ha accusato le autorità di aver praticato oltre 7mila fra sterilizzazioni e aborti forzati e ha offerto aiuto legale alle vittime. Nello stesso tempo ha pubblicato le sue ricerche su Internet e sul Time.
Agli inizi la polizia ha circondato la sua casa per un anno e lo ha minacciato che avrebbe subito delle conseguenze se non avesse interrotto subito la sua attività di controinformazione. Quando Guangcheng si è rifiutato, è stato severamente malmenato. Poi è scomparso. Solo dopo tre mesi le autorità hanno ammesso di averlo chiuso in prigione, dove è rimasto quattro anni e dove ha subito minacce e maltrattamenti. L’accusa formale del governo di Pechino contro Guangcheng è stata però quella di danni contro la proprietà e assembramento illegale per interrompere il traffico, un abile modo per non affrontare il problema sollevato dall’attivista. Il suo legale, Li Jinsong, è stato interrogato e molestato diverse volte dalla polizia dopo aver tentato di andare a fare visita al suo assistito e alcuni abitanti del villaggio dove vive sono stati arrestati per averlo sostenuto con dimostrazioni pacifiche.
Il mese scorso il Segretario di stato statunitense Hillary Clinton ha invocato la libertà per Guangcheng e per il premio Nobel Liu Xiaobo e l’avvocato Gao Zhisheng, detenuti in prigione.
La Cina ha adottato la “politica del figlio unico” nel 1978 perché il suo territorio, benché immenso, è comunque uno dei più densamente popolati del mondo e il numero degli abitanti è in rapida crescita. Agli inizi del 2010 ne contava infatti oltre un miliardo e trecentomila. Il problema maggiore sono le risorse: il territorio cinese è grande all’incirca quanto quello degli Stati Uniti ma l’area coltivabile è molto minore e la terra effettivamente coltivata pro capite è circa 1/8 di quella coltivata pro capite in Usa. Un’altra risorsa primaria che scarseggia è l’acqua di lago o di fiume.
La pianificazione familiare obbligatoria è stata incentivata non solo per ridurre la crescita a dismisura della popolazione, ma anche, ufficialmente, per diminuire i difetti di nascita tramite controlli prenatali. In pratica questa politica si traduce in matrimoni più tardivi, con la nascita dell’unico figlio ritardata quanto più possibile. Solo nelle aree rurali è permesso avere un secondo figlio, ma ad almeno 4-5 anni di distanza dal primo.
Tradizionalmente i cinesi si sposano quando sono ancora molto giovani, vogliono cinque o sei figli e preferiscono la famiglia allargata, quella in cui i genitori anziani, e spesso gli zii o i cugini, vivono sotto lo stesso tetto. “Più figli significa grande felicità”, dice un proverbio cinese. La politica adottata dal governo di Pechino sconvolge quindi i valori e il sistema di vita tradizionali. Il governo ammette che la gente ha il diritto di prendere le sue decisioni in libertà, ma ha soprattutto il dovere della responsabilità sociale. Si appella all’insegnamento del confucianesimo, per il quale i bisogni della comunità e del proprio paese sono messi al primo posto rispetto ai bisogni e i desideri del singolo e della famiglia.
E la nazione cinese ha bisogno che la sua popolazione non aumenti a dismisura. Gli analisti infatti hanno fissato la capacità di sostentamento della Cina a un miliardo e 600mila persone e anche i medici hanno la responsabilità legale di vigilare sul raggiungimento del target nazionale della “politica del figlio unico”, anche se studi autorevoli hanno dimostrato che ha favorito l’infanticidio, l’abbandono negli orfanotrofi di bimbi “in surplus” e l’aborto selettivo delle bambine, il cosiddetto “femicidio”.
Guarda il video con la testimonianza di Chen Guangcheng
di Enrica Garzilli
Diritti
Cina, l’attivista Guangcheng da mesi ai domiciliari dopo l’impegno per i diritti umani
Aveva accusato le autorità di Pechino di perseguire la "politica del figlio unico" con sterilizzazioni e aborti forzati. Ora, dopo quattro anni di prigione, è sorvegliato 24 ore su 24 e non può uscire dalla sua abitazione. Il suo è un altro caso di detenzione illegale, dopo quello del premio Nobel Liu Xiaobo
Tutto questo da settembre, quando Guangcheng era stato rilasciato dopo aver subito quattro anni di prigione. Da allora la sua casa, nella provincia di Shandong, è stata messa sotto sorveglianza 24 ore su 24 con tre turni di ventidue guardie ognuno. Il video mostra anche una guardia mentre controlla attraverso i vetri, probabilmente tramite l’ausilio di una scala, nonostante le foglie di mais messe davanti alle finestre dall’attivista per tutelare la privacy.
Il governo della Cina non ha confermato gli arresti domiciliari, dato che questa detenzione è illegale. La colpa di Guangcheng è quella di aver investigato sugli abusi commessi dal governo nella Prefettura di Linyi, nella provincia di Shandong, per imporre la pianificazione familiare, la legge nazionale per cui a ogni famiglia è concesso avere un solo figlio. Nel 2005 l’attivista ha accusato le autorità di aver praticato oltre 7mila fra sterilizzazioni e aborti forzati e ha offerto aiuto legale alle vittime. Nello stesso tempo ha pubblicato le sue ricerche su Internet e sul Time.
Agli inizi la polizia ha circondato la sua casa per un anno e lo ha minacciato che avrebbe subito delle conseguenze se non avesse interrotto subito la sua attività di controinformazione. Quando Guangcheng si è rifiutato, è stato severamente malmenato. Poi è scomparso. Solo dopo tre mesi le autorità hanno ammesso di averlo chiuso in prigione, dove è rimasto quattro anni e dove ha subito minacce e maltrattamenti. L’accusa formale del governo di Pechino contro Guangcheng è stata però quella di danni contro la proprietà e assembramento illegale per interrompere il traffico, un abile modo per non affrontare il problema sollevato dall’attivista. Il suo legale, Li Jinsong, è stato interrogato e molestato diverse volte dalla polizia dopo aver tentato di andare a fare visita al suo assistito e alcuni abitanti del villaggio dove vive sono stati arrestati per averlo sostenuto con dimostrazioni pacifiche.
Il mese scorso il Segretario di stato statunitense Hillary Clinton ha invocato la libertà per Guangcheng e per il premio Nobel Liu Xiaobo e l’avvocato Gao Zhisheng, detenuti in prigione.
La Cina ha adottato la “politica del figlio unico” nel 1978 perché il suo territorio, benché immenso, è comunque uno dei più densamente popolati del mondo e il numero degli abitanti è in rapida crescita. Agli inizi del 2010 ne contava infatti oltre un miliardo e trecentomila. Il problema maggiore sono le risorse: il territorio cinese è grande all’incirca quanto quello degli Stati Uniti ma l’area coltivabile è molto minore e la terra effettivamente coltivata pro capite è circa 1/8 di quella coltivata pro capite in Usa. Un’altra risorsa primaria che scarseggia è l’acqua di lago o di fiume.
La pianificazione familiare obbligatoria è stata incentivata non solo per ridurre la crescita a dismisura della popolazione, ma anche, ufficialmente, per diminuire i difetti di nascita tramite controlli prenatali. In pratica questa politica si traduce in matrimoni più tardivi, con la nascita dell’unico figlio ritardata quanto più possibile. Solo nelle aree rurali è permesso avere un secondo figlio, ma ad almeno 4-5 anni di distanza dal primo.
Tradizionalmente i cinesi si sposano quando sono ancora molto giovani, vogliono cinque o sei figli e preferiscono la famiglia allargata, quella in cui i genitori anziani, e spesso gli zii o i cugini, vivono sotto lo stesso tetto. “Più figli significa grande felicità”, dice un proverbio cinese. La politica adottata dal governo di Pechino sconvolge quindi i valori e il sistema di vita tradizionali. Il governo ammette che la gente ha il diritto di prendere le sue decisioni in libertà, ma ha soprattutto il dovere della responsabilità sociale. Si appella all’insegnamento del confucianesimo, per il quale i bisogni della comunità e del proprio paese sono messi al primo posto rispetto ai bisogni e i desideri del singolo e della famiglia.
E la nazione cinese ha bisogno che la sua popolazione non aumenti a dismisura. Gli analisti infatti hanno fissato la capacità di sostentamento della Cina a un miliardo e 600mila persone e anche i medici hanno la responsabilità legale di vigilare sul raggiungimento del target nazionale della “politica del figlio unico”, anche se studi autorevoli hanno dimostrato che ha favorito l’infanticidio, l’abbandono negli orfanotrofi di bimbi “in surplus” e l’aborto selettivo delle bambine, il cosiddetto “femicidio”.
Guarda il video con la testimonianza di Chen Guangcheng
di Enrica Garzilli
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Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Il manifesto di Ventotene è stato scritto da chi era stato e sarà poi vittima del fascismo. Dai banchi del governo la presidente del Consiglio ha attaccato le radici della nostra democrazia. Da chi è stato sindaco di Marzabotto vorrei ricordarle che quando è stato scritto il Manifesto di Ventotene in Italia c'era il regime fascista. E che senza il sacrificio di chi ha combattuto il fascismo la stessa presidente del Consiglio non sarebbe libera di parlare oggi in un libero Parlamento". Così Andrea De Maria, deputato Pd.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Un atto persecutorio con accuse prive di qualsiasi fondamento costruite soltanto per colpire un competitivo e popolare avversario politico. Un'ulteriore prova del carattere autocratico e illiberale del regime imposto da Erdogan alla Turchia". Così Piero Fassino, presidente della commissione Medio Oriente dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, stigmatizza l'arresto del sindaco Istanbul, Ekrem Imamoglu, uno dei leader dell'opposizione democratica turca.
"Chiunque conosca Imamoglu e la sua correttezza politica e istituzionale -ha aggiunto- non può credere neanche per un istante ad accuse capziose volte soltanto ad impedire a Imamoglu una possibile candidatura alle elezioni presidenziali. Il Governo italiano assuma, sia sul piano bilaterale, sia in sede europea, tutte le iniziative utili a ottenere la immediata liberazione di Imamoglu".
Palermo, 19 mar. (Adnkronos) - Sono riprese all'alba di oggi le ricerche, con le motovedette della Guardia costiera e Guardia di Finanza, delle decine di dispersi del naufragio avvenuto ieri nel Canale di Sicilia. Si parla di circa 40 persone. Martedì sera le motovedette hanno portato a Lampedusa i 10 superstiti e i sei cadaveri recuperati al largo dell'isolotto di Lampione.
Sono stati i naufraghi a raccontare che erano partiti in 56 dalla Tunisia, da Sfax, a bordo di un gommone. Ma mentre erano in acque internazionali decine di loro sarebbero caduti in acqua a causa del maltermpo.
I 10 superstiti in queste ore vengono sentiti dalla Polizia. Si tratta di uomini, tutti giovanissimi. Sono stati portati all'hotspot di Lampedusa.
Oggi, a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse, le operazioni di ricerca proseguono con il supporto di mezzi aerei, tra cui l'aereo Manta della Guardia costiera e velivoli di Frontex, di forze armate e polizia. Sono stati inoltre allertati i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di Malta e della Tunisia per le ricerche nelle rispettive aree Sar di competenza.
"Ieri abbiamo accolto in hotspot i 10 superstiti del naufragio. L'imbarcazione era partita dalla Tunisia e si tratta di persone provenienti dall'Africa subsahariana. Hanno riposato tutta la notte, sono tutti in buone condizioni di salute e dopo le procedure di identificazione forniremo loro un ulteriore supporto psicologico con la nostra equipe multidisciplinare". A dirlo è Cristina Palma, vice direttore dell'hotspot di Lampedusa gestito dalla Croce Rossa italiana.
Il naufragio è avvenuto ieri sera a largo dell'isola. Secondo i primi racconti sull'imbarcazione ci sarebbero state 56 persone: 10 sono sopravvissute, sei i corpi senza vita portati a Lampedusa e sono ancora in corso le ricerche di 40 dispersi. I migranti erano partiti da Sfax, in Tunisia.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La compattezza del Governo non è data dalla presenza dei ministri in Aula, ho detto spesso ai ministri che quando sono impegnati in altre vicende fanno bene a fare il loro lavoro, penso che la possibilità per loro di dare risposta agli italiani sia molto più importante che fare compagnia a me mentre sono nell'Aula, me la posso grandemente cavare da sola". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua replica alla Camera sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Parigi, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - La ripresa degli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza costituisce "un passo estremamente pericoloso" che aggiunge "nuova desolazione a una situazione umanitaria già disastrosa". Lo ha detto re Abdallah II di Giordania al suo arrivo all'Eliseo.
Il re giordano ha invitato la comunità internazionale ad agire “immediatamente” per “un ritorno al cessate il fuoco” e la ripresa degli aiuti internazionali, denunciando “il blocco” da parte di Israele della fornitura di acqua ed elettricità che “mette in pericolo la vita di una popolazione estremamente vulnerabile”.
Roma, 19 mar. (Adnkronos Salute) - E' ai nastri di partenza il terzo Congresso nazionale 'Infermiere³ - innovazione, sfide e soluzioni' della Fnopi, Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche. Dal dal 20 al 22 marzo sono attesi al Palacongressi di Rimini 5mila infermieri provenienti da tutta Italia.
Il 20 marzo a inaugurare il Congresso saranno i saluti istituzionali del ministro della Salute Orazio Schillaci, del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, del presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. Le conclusioni della prima giornata saranno affidate al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. Per tutta la durata del congresso interverranno i rappresentanti del Governo, i presidenti delle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato, Ugo Cappellacci e Francesco Zaffini, e molti esperti. La seconda giornata sarà aperta dal vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. A seguire, lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio terrà uno speech sul valore delle professioni di cura. Nella stessa giornata, alle 14, l'attore comico Paolo Cevoli si esibirà nello spettacolo 'I fatti mi cosano', e dalle 18.30 alle 20 la cantante Tosca terrà il suo in 'Conversa-Concerto'. Il 22 marzo, prima della cerimonia di chiusura, con la proclamazione della mozione congressuale, uno spazio sarà dedicato all'intervento a cura della Fondazione Gimbe e a un approfondimento sulla dimensione internazionale della professione, grazie alla partecipazione dellìEuropean Nursing Council che riunisce gli organismi di regolamentazione europei della professione infermieristica. Nella stessa mattinata verrà presentato l'aggiornamento del Codice deontologico delle professioni infermieristiche con una lettura a cura dell'attore Paolo Romano.
Per tutta la durata del congresso, al programma della sala plenaria si affiancheranno numerose attività a disposizione dei congressisti: il Villaggio della formazione in simulazione, allestito al primo piano del Palacongressi, con 10 simulation room a disposizione dei congressisti dalle 12.30 del 20 marzo alle 13.30 del 22 marzo; 'evento formativo Simmed; la Giornata della libera professione e l'evento formativo Cives. Al piano terra del Palacongressi sarà attiva una experience area, dove sarà possibile navigare in esclusiva il sito del progetto 'Infermieri oggi e domani', visitare alcune sezioni del Museo internazionale dell'arte filatelica infermieristica e del Mosai, Mostra storica dell'assistenza infermieristica. Una sala sarà invece dedicata ai professionisti e ai ricercatori che hanno presentato lavori incentrati sul tema dell'innovazione in sanità e dell'uso della tecnologia. Inoltre, grazie a una convenzione con il Comune di Rimini, tutti gli infermieri iscritti al congresso avranno la possibilità di visitare gratuitamente 3 poli museali della città: Museo della Città, Domus del Chirurgo e Fellini Museum.
Gaza, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - Il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che un dipendente straniero delle Nazioni Unite è stato ucciso e altri cinque sono rimasti gravemente feriti in un attacco israeliano al loro quartier generale. I feriti sono stati trasportati nell'ospedale dei martiri di Al Aqsa.