Chiederò ai miei lettori di questo blog, spesso, se sanno chi è l’autore delle citazioni e dei brani che proporrò alla loro attenzione. E, naturalmente, di commentarli.
Quella di oggi, iniziale, é:
“I mass media disprezzano a tal punto la gente da ritenerla più stupida di quanto siano i mass media”.
Lo faccio perché il tema dei media e del loro influsso sulla mente umana è il tallone d’Achille dell’Italia democratica e di quasi tutta la sua intelligencija progressista. Dopo Pasolini, che aveva capito tutto, e contro Pasolini, perché aveva capito tutto con largo anticipo, proprio la sinistra, e tutta la coorte degl’intellettuali “progressisti”, spararono le loro pallottoline razionalistiche e “illuminate”, escludendo che quel povero schermetto catodico – ma figuriamoci, signora marchesa! – potesse produrre modificazioni diverse da quelle che loro stessi ritenevano di poter produrre sull’inclito e l’inclita.
Sfortunatamente non capirono che gli stessi, identici effetti, quello schermetto li stava producendo anche sul colto e sulla colta.
Adesso qualcuno di questi geni (che non cito per carità di patria) comincia a vedere qualche cosa. Ma quanto poca cosa sia lo dice, clamorosamente, il fatto che a sinistra la cosa più “intelligente” che abbiamo sentito dire è “privatizzare” quel poco di pubblico che rimane.
Qualcuno gli spiegherà che questa è la via maestra per ripetere, in forma di farsa, la tragedia che già stiamo vivendo? E adesso ditemi chi ha detto le alate parole di cui sopra. Per aiutarvi vi dirò che non è un italiano.