Il fiasco in discoteca di una delle ragazze del Bunga Bunga potrebbe spiegare una cosa, che a pochi interessa spiare dal buco della serratura la camera del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Le ragazze fanno audience e lettori quando le loro parole hanno un valore probatorio, nel ruolo di comparse nessuno se le fila. Era successo a Ruby il 29 gennaio, è accaduto ieri a Nadia Macrì, ospite in un locale vicino a Livorno. Attesa tanta, risultato scarso.
Eppure lei, Nadia, si concede alle telecamere, sorride a chi la saluta, parla ai giornalisti, sogna reality show e ritorna sulle notti di Arcore. Ma il risultato dell’ex escort di Reggio Emilia, ieri alla prima prova da guest star in una discoteca a Rosignano Marittimo, il Sopravento, a due passi dalla Castiglioncello che fu la culla estiva della dolce vita, segna un bilancio in rosso. Nessuna folla, giusto qualche curioso, “I soliti clienti del fine settimana”, diranno i gestori del locale a fine serata. Giovani e giovanissimi. Preoccupati più di variare il programma del loro sabato che non dell’aspetto delle ragazze che hanno affollato la vita sessuale del presidente del Consiglio.
Lei, Nadia, sorride ai flash, si intrattiene con i giornalisti. E parla a ruota libera, come ha sempre fatto dall’inizio dell’inchiesta sulle notti di Arcore che, oltre al premier, vede indagati il direttore del Tg4 Emilio Fede, il manager delle star Lele Mora e l’ex igienista dentale di Berlusconi e oggi consigliere regionale in Lombardia Nicole Minetti. Questa volta l’ex escort tira fuori dal cilindro anche il nome del figlio del ministro della Difesa Ignazio La Russa, Geronimo, che la ragazza lascia intendere aver avuto una storia con lei: “Ma non vi dirò mai se fu a pagamento. Abbiamo passato una serata insieme. Basta. Suo padre? L’ho visto una sera a San Siro, prima di una partita dell’Inter, me l’hanno presentato, ma è finito tutto lì. Non mi piace per niente”.
Insomma, anche per lei nessun sold out, ma neppure fischi, a differenza di quanto successo a Ruby il 29 gennaio, a Rimini, discoteca Paradiso. “A me”, dice Nadia, “non mi fischiano perché ho raccontato la verità, Ruby sono mesi che dice bugie. E sono contenta che la gente l’abbia capito, la reazione che hanno avuto i ragazzi in discoteca a Rimini per me può avere solo questa interpretazione”.
Sulla manifestazioni in programma oggi per le donne che vogliono riprendersi la dignità, Macrì aveva candidamente confessato al Fatto.it, poche ore prima di entrare nel locale di Rosignano, di non sapere niente. Ma una volta arrivata a destinazione non si è fatta cogliere impreparata: “Fanno bene le donne a manifestare, le capisco e sono dalla loro parte. Io mi sono prostituita per necessità, ma oggi la mia vita è cambiata. Sì, avete capito bene, sto dalla parte di chi scende in piazza. Per me, d’altronde, questo è un nuovo inizio, una nuova vita. Il 27 ho un’altra serata nel Lazio, sempre in una discoteca, e spero che funzioni anche per quella sera. Ma il mio sogno è che prima o poi mi chiamino per un reality show, quello sarebbe il mio punto d’arrivo. Un posticino in televisione. Come lo hanno avuto tante ragazze che forse meritavano meno di me”.
Se la cava bene davanti ai microfoni, e se aveva promesso di non parlare delle serate di Arcore, alle domande dei cronisti non resiste più di venti secondi: “E’ vero, sono vestita con un tubino scuro proprio come voleva il premier per noi ragazze quando organizzava i party nelle sue ville”.
La serata al Sopravento, dopo un ingresso di Nadia accolto da qualche sguardo curioso, scivola via come sempre. Se i proprietari speravano in un pubblico da grandi occasioni si sono dovuti ricredere. Duecento persone, non di più. Come la discoteca da tempo è abituata a fare. Tutti si aspettavano molta più gente, anche perché l’evento, oltre ai giornali, ha girato per settimane su internet, grazie al titolo della serata, Bunga Bunga party, una provocazione ovviamente, ma che poteva apparire un ottimo slogan pubblicitario. A conti fatti, quasi una rimessa.
Cronaca
Nadia Macrì in discoteca, è un mezzo flop
“Adesso voglio un posticino in tv”
Niente sold out per il 'Bunga bunga party' alla discoteca Sopravento di Rosignano. Partecipano non più di 200 persone. Nessuna contestazione: "La gente non fischia perché ho detto la verità". E sulla manifestazione delle donne di oggi dice: "Sto dalla loro parte"
Eppure lei, Nadia, si concede alle telecamere, sorride a chi la saluta, parla ai giornalisti, sogna reality show e ritorna sulle notti di Arcore. Ma il risultato dell’ex escort di Reggio Emilia, ieri alla prima prova da guest star in una discoteca a Rosignano Marittimo, il Sopravento, a due passi dalla Castiglioncello che fu la culla estiva della dolce vita, segna un bilancio in rosso. Nessuna folla, giusto qualche curioso, “I soliti clienti del fine settimana”, diranno i gestori del locale a fine serata. Giovani e giovanissimi. Preoccupati più di variare il programma del loro sabato che non dell’aspetto delle ragazze che hanno affollato la vita sessuale del presidente del Consiglio.
Lei, Nadia, sorride ai flash, si intrattiene con i giornalisti. E parla a ruota libera, come ha sempre fatto dall’inizio dell’inchiesta sulle notti di Arcore che, oltre al premier, vede indagati il direttore del Tg4 Emilio Fede, il manager delle star Lele Mora e l’ex igienista dentale di Berlusconi e oggi consigliere regionale in Lombardia Nicole Minetti. Questa volta l’ex escort tira fuori dal cilindro anche il nome del figlio del ministro della Difesa Ignazio La Russa, Geronimo, che la ragazza lascia intendere aver avuto una storia con lei: “Ma non vi dirò mai se fu a pagamento. Abbiamo passato una serata insieme. Basta. Suo padre? L’ho visto una sera a San Siro, prima di una partita dell’Inter, me l’hanno presentato, ma è finito tutto lì. Non mi piace per niente”.
Insomma, anche per lei nessun sold out, ma neppure fischi, a differenza di quanto successo a Ruby il 29 gennaio, a Rimini, discoteca Paradiso. “A me”, dice Nadia, “non mi fischiano perché ho raccontato la verità, Ruby sono mesi che dice bugie. E sono contenta che la gente l’abbia capito, la reazione che hanno avuto i ragazzi in discoteca a Rimini per me può avere solo questa interpretazione”.
Sulla manifestazioni in programma oggi per le donne che vogliono riprendersi la dignità, Macrì aveva candidamente confessato al Fatto.it, poche ore prima di entrare nel locale di Rosignano, di non sapere niente. Ma una volta arrivata a destinazione non si è fatta cogliere impreparata: “Fanno bene le donne a manifestare, le capisco e sono dalla loro parte. Io mi sono prostituita per necessità, ma oggi la mia vita è cambiata. Sì, avete capito bene, sto dalla parte di chi scende in piazza. Per me, d’altronde, questo è un nuovo inizio, una nuova vita. Il 27 ho un’altra serata nel Lazio, sempre in una discoteca, e spero che funzioni anche per quella sera. Ma il mio sogno è che prima o poi mi chiamino per un reality show, quello sarebbe il mio punto d’arrivo. Un posticino in televisione. Come lo hanno avuto tante ragazze che forse meritavano meno di me”.
Se la cava bene davanti ai microfoni, e se aveva promesso di non parlare delle serate di Arcore, alle domande dei cronisti non resiste più di venti secondi: “E’ vero, sono vestita con un tubino scuro proprio come voleva il premier per noi ragazze quando organizzava i party nelle sue ville”.
La serata al Sopravento, dopo un ingresso di Nadia accolto da qualche sguardo curioso, scivola via come sempre. Se i proprietari speravano in un pubblico da grandi occasioni si sono dovuti ricredere. Duecento persone, non di più. Come la discoteca da tempo è abituata a fare. Tutti si aspettavano molta più gente, anche perché l’evento, oltre ai giornali, ha girato per settimane su internet, grazie al titolo della serata, Bunga Bunga party, una provocazione ovviamente, ma che poteva apparire un ottimo slogan pubblicitario. A conti fatti, quasi una rimessa.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".