Il Pil italiano è cresciuto dell’1,1 per cento nel 2010. Ma, secondo i dati dell’Istat, l’anno si è chiuso con un deficit record nella bilancia commerciale, con un rosso di 27,3 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il prodotto interno lordo, nel quarto trimestre del 2010 è aumentato dello 0,1 per cento rispetto al trimestre precedente. L’Istat valuta per l’intero anno l’aumento del Pil all’1,1 per cento mentre per il 2011 la crescita acquisita è pari allo 0,3 per cento. L’aumento congiunturale del Pil, si legge nella nota dell’istituto, è il risultato di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria. Nel quarto trimestre il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,8 per cento negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,5 per cento nel Regno Unito. In termini tendenziali, il Pil è aumentato del 2,8 per cento negli Stati Uniti e dell’1,7 per cento nel Regno Unito. Nell’intero 2010 il Pil dell’Eurozona e della Ue a 27 è cresciuto dell’1,7 per cento.

Male invece i dati sulla bilancia commerciale. Il deficit si è attestato a 27,3 miliardi di euro, in forte aumento rispetto ai 5,9 miliardi del 2009. Nel solo mese di dicembre il disavanzo è risultato pari a 2,723 miliardi a fronte dei 138 milioni registrati nello stesso mese dell’anno scorso. Il dato deriva da esportazioni in crescita del 21,2 per cento su base annua a 29,970 miliardi e importazioni in aumento del 31,5 per cento a 32,693 miliardi. Nei confronti dei soli Paesi Ue il deficit è pari a 1,394 miliardi, in calo rispetto agli 1,525 miliardi del 2009.

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