Al Senato il governo pone la fiducia sul decreto milleproroghe, che è in prima lettura e scade il 27 febbraio. Gli emendamenti al provvedimento sono oltre 1.100 e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, alla fine della discussione generale sul decreto, ha chiesto il ricorso alla fiducia su un maximendamento presentato dal governo. Il voto di fiducia, dapprima fissato per ieri sera alle 20, è slittato a questa mattina: le dichiarazioni di voto sono cominciate alle 9 e le due chiamate dei senatori per esprimere la fiducia sono cominciate alle ore 10. Il risultato del voto dovrebbe esserci dopo le 11.
“Ma quale milleproroghe questo è un milleprovvedimenti”, attacca il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. Tra questi, come scrive oggi Il Messaggero, un emendamento bipartisan sull’affissione di manifesti politici abusivi. Basteranno mille euro per chiudere ogni contenzioso.
“E’ evidente che su argomenti totalmente estranei eserciteremo la nostra vigilanza”, ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, dopo l’annuncio del governo del ricorso al voto di fiducia su un maxiemendamento che sostituisce interamente il testo.
Schifani ha precisato che le nuove disposizioni sulle banche che sono contenute nel maxiemendamento sono state prima esaminate dalla Commissione bilancio. In mattinata, l’Aula, infatti, è stata sospesa più volte per consentire alla commissione di valutare il nuovo testo. Il presidente del Senato, inoltre, accogliendo una esigenza manifestata dal senatore del Pd Enrico Morando, ha auspicato che sul maxiemendamento venga presentata la relazione tecnica.
Nel decreto Milleproroghe è stata introdotta anche una disposizione sulla Parmalat. Si tratta di una norma interpretativa che sancisce l’inefficacia di eventuali modifiche della clausola concordataria di Parmalat. Tale clausola prevede l’obbligo di distribuzione degli utili agli azionisti per una percentuale non superiore al 50%. L’inefficacia è conseguente anche se la modifica interviene sullo statuto della società. La relazione spiega che l’obiettivo è quello di mantenere una equa distribuzione degli utili a garanzia dell’interesse dei soci e dell’interesse dell’impresa all’autofinanziamento.
Per il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Anna Finocchiaro, la fiducia posta dall’esecutivo è sintomo che “questo governo è sempre a parlare di decreti, maxiemendamenti o voti di fiducia e stavolta su un provvedimento che è una specie di armata, c’è dentro di tutto. Non è un milleproroghe, ma un milleprovvedimenti”, ha detto. “Molte parti sono state introdotte ex novo nel testo e questo è un sintomo dello smarrimento e della frenesia che contraddistinguono l’agire del governo in queste ultime settimane. Ma è anche ‘un sintomo che il governo sente che la fine è vicina”.
Politica
Milleproroghe, il governo
pone la fiducia al Senato
Il voto, dapprima fissato per ieri sera alle 20, è stato poi posticipato a questa mattina
Al Senato il governo pone la fiducia sul decreto milleproroghe, che è in prima lettura e scade il 27 febbraio. Gli emendamenti al provvedimento sono oltre 1.100 e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, alla fine della discussione generale sul decreto, ha chiesto il ricorso alla fiducia su un maximendamento presentato dal governo. Il voto di fiducia, dapprima fissato per ieri sera alle 20, è slittato a questa mattina: le dichiarazioni di voto sono cominciate alle 9 e le due chiamate dei senatori per esprimere la fiducia sono cominciate alle ore 10. Il risultato del voto dovrebbe esserci dopo le 11.
“Ma quale milleproroghe questo è un milleprovvedimenti”, attacca il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. Tra questi, come scrive oggi Il Messaggero, un emendamento bipartisan sull’affissione di manifesti politici abusivi. Basteranno mille euro per chiudere ogni contenzioso.
“E’ evidente che su argomenti totalmente estranei eserciteremo la nostra vigilanza”, ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, dopo l’annuncio del governo del ricorso al voto di fiducia su un maxiemendamento che sostituisce interamente il testo.
Schifani ha precisato che le nuove disposizioni sulle banche che sono contenute nel maxiemendamento sono state prima esaminate dalla Commissione bilancio. In mattinata, l’Aula, infatti, è stata sospesa più volte per consentire alla commissione di valutare il nuovo testo. Il presidente del Senato, inoltre, accogliendo una esigenza manifestata dal senatore del Pd Enrico Morando, ha auspicato che sul maxiemendamento venga presentata la relazione tecnica.
Nel decreto Milleproroghe è stata introdotta anche una disposizione sulla Parmalat. Si tratta di una norma interpretativa che sancisce l’inefficacia di eventuali modifiche della clausola concordataria di Parmalat. Tale clausola prevede l’obbligo di distribuzione degli utili agli azionisti per una percentuale non superiore al 50%. L’inefficacia è conseguente anche se la modifica interviene sullo statuto della società. La relazione spiega che l’obiettivo è quello di mantenere una equa distribuzione degli utili a garanzia dell’interesse dei soci e dell’interesse dell’impresa all’autofinanziamento.
Per il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Anna Finocchiaro, la fiducia posta dall’esecutivo è sintomo che “questo governo è sempre a parlare di decreti, maxiemendamenti o voti di fiducia e stavolta su un provvedimento che è una specie di armata, c’è dentro di tutto. Non è un milleproroghe, ma un milleprovvedimenti”, ha detto. “Molte parti sono state introdotte ex novo nel testo e questo è un sintomo dello smarrimento e della frenesia che contraddistinguono l’agire del governo in queste ultime settimane. Ma è anche ‘un sintomo che il governo sente che la fine è vicina”.
Articolo Precedente
Ruby, Bersani: “Berlusconi si dimetta e andiamo a elezioni”. Il Pdl fa quadrato
Articolo Successivo
La sindrome della Bicamerale
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica
“Non ci sono le condizioni per l’estradizione”, Nordio revoca l’arresto di Abedini: il 38enne iraniano è libero. Teheran: “Risolto il malinteso, è rientrato in patria”
Mondo
Pakhshan Azizi, l’Iran conferma la condanna a morte: l’attivista è nel carcere di Evin. Rischia esecuzione
Cronaca
Travolti da una valanga sulle Alpi: tre escursionisti morti al confine tra Piemonte e Svizzera | Chi erano
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - "Credo che siamo vicini" all'elezione dei giudici costituzionali di nomina parlamentare, "in settimana dovremmo chiudere, perchè non se ne può più". Lo ha affermato il segretario di Azione Carlo Calenda, ospite di 'In altre parole' su La7.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - Con la liberazione Abedininajafabadi Mohammad "credo che il Governo abbia fatto una scelta giusta: quello che eviterei da parte del Governo è dire che non c'è stato lo scambio", per la liberazione di Cecilia Sala, "perchè questo prende tutti per idioti. Ha fatto bene il Governo a farlo, secondo me la Meloni ha fatto un buon lavoro, ma non ci dicano che non c'è nessuno scambio". Lo ha affermato il segretario di Azione, Carlo Calenda, ospite di 'In altre parole' su La7. Inoltre "una coincidenza abbastanza fortunata" è che negli Stati Uniti "c'è un Presidente che è uscente ma uno che non è ancora entrato, quindi c'è un vuoto".
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - "Buon lavoro al rieletto presidente Zoran Milanovic, che avrà ancora il compito di rappresentare con equilibrio tutta la Croazia in patria e all'estero. La Croazia è un elemento fondamentale per la stabilità dei Balcani e un tassello importante nell'ambito della Nato, soprattutto dopo l'aggressione russa all'Ucraina. Il Paese di Milanovic potrà anche collaborare alla piena integrazione di Bulgaria e Romania nell'area Schengen e alla gestione di fenomeni epocali come le migrazioni". Così la capogruppo del Pd nella commissione Politiche europee del Senato Tatjana Rojc, dopo che Zoran Milanović è stato confermato Presidente della Repubblica di Croazia.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - “Soddisfazione per la determinazione con cui le autorità preposte stanno sanzionando i gravi fatti accaduti a Busto Arsizio, prendendo i provvedimenti auspicati. Sono stati firmati infatti i decreti d'espulsione per due cittadini marocchini responsabili dei reati commessi in piazza Garibaldi a Busto Arsizio nei giorni scorsi. I due delinquenti stranieri vengono ora accompagnati al Cpr di Gradisca d'Isonzo per l’espulsione". Lo afferma il deputato della Lega Stefano Candiani.
"Domani -aggiunge- proseguiranno le indagini sugli altri responsabili con supporto delle immagini e dei video delle telecamere. Ancora una volta, come Lega, siamo dalla parte di chi si spende per la sicurezza dei cittadini: non siamo disposti a tollerare comportamenti violenti e prevaricatori che portano illegalità sui nostri territori, minacciano i residenti, o attaccano le Forze dell’Ordine”.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - “Massima solidarietà agli agenti delle Forze dell’Ordine aggrediti e rimasti feriti negli scontri a Bologna. Preoccupa l’aumento dell’antisemitismo, reso evidente anche dall’attacco alla Sinagoga di Bologna. Ormai non sono più segnali, ma il segno che c’è un movimento ampio e profondo contro la Comunità ebraica anche nel nostro Paese”. Lo scrive su X Ettore Rosato, vicesegretario di Azione.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - "Le violenze contro le Forze dell’Ordine, l’aggressione alla Sinagoga di Bologna e gli atti vandalici sono da condannare fermamente. Non può esserci alcuna giustificazione per chi ha usato la morte di Ramy per compiere violenze e gesti antisemiti”. Lo afferma la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi.
“Piena solidarietà agli agenti feriti, ai sindaci, e soprattutto alla comunità ebraica che, ancora una volta, diviene bersaglio di oltraggi e violenza, dimostrazione dell’esistenza di un antisemitismo strisciante sempre pronto a riemergere. Ora sia unanime la condanna -conclude Boschi- così come il rispetto per la famiglia di Ramy Elgaml che, con grande dignità, nel pretendere verità e giustizia ha chiesto che il suo nome non venga utilizzato per atti di violenza o per fini politici”.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - “Realpolitik efficace ma nessun capolavoro da manuale di politica estera. A Giorgia Meloni dico che ha ancora molto, troppo da imparare da quel protagonismo italiano e quel coraggio che dimostrò invece Craxi, non solo con Sigonella. È così evidente che lo riconosce anche chi ha una storia diversa dalla nostra, a sinistra, come oggi l’amico Bonelli". Lo afferma il segretario del Psi, Enzo Maraio.