Su Internet l’hanno visto tutti. Ma, fuori dalla rete, sembra che niente sia successo: solo i blogger chiedono le dimissioni di La Russa. Ricapitoliamo. Milano, Teatro Del Verme, sabato scorso. A margine della manifestazione degli ‘smutandati’ solidali al premier e guidati da Giuliano Ferrara, il ministro della Difesa Ignazio La Russa si intrattiene con alcuni giornalisti.

Tra questi, si fa avanti l’inviato di Annozero Corrado Formigli. “Siete passati dalla difesa del Family Day alla difesa del Bunga Bunga?” chiede. “Sto facendo un’intervista seria – replica La Russa –. Vi risponderò quando lascerete che alla vostra trasmissione partecipi anche chi non la pensa come voi”. Formigli replica (“è venuto da noi molte volte”) e parte con un’altra domanda: “Ma se si dimostrasse che ci sono state delle prostitute minorenni ad Arcore, cosa dovrebbe fare il presidente del Consiglio?”. “Non so, forse lo sai tu, magari era tua sorella”. “Come mia sorella?”, “Ho la libertà di non rispondere?”. “Sì ma non di chiamare in causa mia sorella”.

Già sprofondato nella volgarità, l’attacco del titolare della Difesa sembra essere finito. Ma di lì a breve, mentre La Russa parla con altri giornalisti e Formigli è alle sue spalle ad ascoltare, il ministro digrigna i denti e scalcia con i tacchi colpendo l’inviato di Annozero: “Mi ha pestato il piede” sottolinea, incredulo. “Scusi” risponde La Russa d’istinto. Ma subito dopo, inizia ad urlare: “Si levi da dietro, mi dà pedate da dietro. Ma la smetta, si vergogni”. Formigli è basito, e a nulla valgono le sue proteste nei confronti degli agenti della Digos che, appena partiti i calci, lo spingono e lo allontanano.

La dinamica dei fatti emersa dai video è inequivocabile (compreso La Russa che poi chiosa: “Voglio essere intervistato solo dal Tg1”). Stasera le immagini verrano trasmesse in prima serata durante la trasmissione di Santoro. Ma intanto centinaia di migliaia di utenti Internet hanno guardato sgomenti la violenza ministeriale segnalandola ad amici e parenti: con oltre mezzo milione di visualizzazioni, il video (qua sopra) realizzato per il sito del nostro giornale da Lorenzo Galeazzi, è diventato in tre giorni il più visto in assoluto sul nostro canale YouTube.

Ora, mentre Formigli fa sapere che sta pensando di tutelarsi legalmente nei confronti di La Russa, l’Ordine dei giornalisti ha aspettato alcuni giorni per denunciare “la crescente intolleranza nei confronti dei colleghi”. La politica, invece, non ha proferito parola. Solo dalla rete arriva una richiesta perentoria: “Il ministro della Difesa Ignazio La Russa – scrive il blog nonleggerlo.blogspot.comdeve immediatamente rassegnare le proprie dimissioni da ogni incarico pubblico. E poi, se ne avrà la dignità, scusarsi con il Paese”. Lo segue a ruota il blogger Daniele Sensi: “Mi associo a Non Leggerlo: La Russa si dimetta. Le opposizioni pretendano le sue dimissioni”. Decine di blog si stanno aggiungendo in queste ore.

In un paese guidato da una classe politica interessata a tutelare la propria reputazione, sarebbe stato lo stesso partito del ministro a dimissionarlo d’ufficio. In Italia, invece, anche le opposizioni tacciono.

Dal Fatto Quotidiano del 16 febbraio

Ps: Per dovere di cronaca, bisogna ricordare anche  l’aggressione di La Russa a Rocco Carlomagno e quando diede del “pedofilo” ad un attivista di “Qui New York libera” che lo contestava durante la parata del Columbus Day.

Pss: e ora anche un gruppo Facebook si associa alla richiesta di dimissioni

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