Chi lo ha detto che il Tg1 non è sensibile alla questione morale? Di tanto in tanto il sor Augusto e i suoi fedeli impugnano la falce della giustizia e a chi tocca, tocca. Questa volta quei giustizialisti impenitenti hanno beccato Flavio Del Bono, già sindaco di Bologna, e condannato per aver usato in modo improprio la carta di credito del Comune.
Per la verità il sindaco, pur tra molte contraddizioni, quando emersero le prime irregolarità e qualche bugia di troppo decise, a differenza di tanti altri, di lasciar perdere e di dimettersi. Ora il tribunale gli ha dato torto, ha rilevato gravi irregolarità nell’uso dei benefici aziendali e lo ha condannato. In particolare gli è stato contestato l’essere stato fuori sede per 12 fine settimana, di averlo fatto con la sua segretaria compagna, e di aver speso quasi ventimila euro per fini diversi da quelli istituzionali.
Il Tg1, legittimamente, si è buttato sulla notizia, non ci ha risparmiato i dettagli e ha deciso di dare un grande rilievo a questa condanna, e noi ne siamo felici perché il fatto c’era, perché cose simili non si possono e non si debbono nascondere, perché i cittadini hanno il diritto di sapere per poter scegliere in modo libero e consapevole. Lode dunque al Tg1 che, contrariamente alle aspettative, ha deciso di inaugurare una vera e propria campagna contro i comportamenti illeciti delle caste…
Bene, benissimo, ora ci aspettiamo che i riflettori si accendano sull’avvocato Mills che non è mai stato assolto, che finalmente si dia la parola anche ai giudici che stanno indagando sui quartierini a luci rosse di Milano, che si racconti in modo comprensibile la storiella di un premier che invece di chiamare l’Ambasciata egiziana telefona in Questura e fa consegnare una minorenne ad una igienista mentale che, a sua volta, la consegna ad una prostituta.
Questi ed altri temi sono stati molto trascurati dal Tg1 ed ora è giunto il momento di darci dentro senza pietà, senza risparmiare nè i Del Bono, nè i Berlusconi.
A proposito, infine, di carte di credito, ci fa ancora più piacere rilevare come il Tg del sor Augusto non abbia voluto nascondere nulla. Siamo certi che lo farà anche se e quando la Corte dei conti dovesse mai decidere di rilevare qualcosa di irregolare anche nell’utilizzo di una carta Rai per decine di fine settimana e per un esborso di oltre 80 mila euro, una cifra che non è stata spesa da tutti gli altri direttori messi insieme.
“Il caso è ormai chiuso, non c’è nulla da aggiungere..” aveva detto il direttore generale, quello che disturba i programmi con le sue telefonate. Purtroppo la Corte dei conti non si è convinta e ha chiesto gli incartamenti. Dal momento che a differenza loro non siamo forcaioli, ci auguriamo che la Corte archivi tutto e subito, e magari con tanto di scuse per il disturbo arrecato, ma se non dovesse accadere non abbiamo dubbi che il Tg1 riserverà anche a questa vicenda lo stesso spazio e lo stesso rilievo che ha voluto doverosamente dedicare all’ex sindaco di Bologna.
O no?
Beppe Giulietti
Giornalista
Media & Regime - 19 Febbraio 2011
Quei giustizialisti del Tg1
Chi lo ha detto che il Tg1 non è sensibile alla questione morale? Di tanto in tanto il sor Augusto e i suoi fedeli impugnano la falce della giustizia e a chi tocca, tocca. Questa volta quei giustizialisti impenitenti hanno beccato Flavio Del Bono, già sindaco di Bologna, e condannato per aver usato in modo improprio la carta di credito del Comune.
Per la verità il sindaco, pur tra molte contraddizioni, quando emersero le prime irregolarità e qualche bugia di troppo decise, a differenza di tanti altri, di lasciar perdere e di dimettersi. Ora il tribunale gli ha dato torto, ha rilevato gravi irregolarità nell’uso dei benefici aziendali e lo ha condannato. In particolare gli è stato contestato l’essere stato fuori sede per 12 fine settimana, di averlo fatto con la sua segretaria compagna, e di aver speso quasi ventimila euro per fini diversi da quelli istituzionali.
Il Tg1, legittimamente, si è buttato sulla notizia, non ci ha risparmiato i dettagli e ha deciso di dare un grande rilievo a questa condanna, e noi ne siamo felici perché il fatto c’era, perché cose simili non si possono e non si debbono nascondere, perché i cittadini hanno il diritto di sapere per poter scegliere in modo libero e consapevole. Lode dunque al Tg1 che, contrariamente alle aspettative, ha deciso di inaugurare una vera e propria campagna contro i comportamenti illeciti delle caste…
Bene, benissimo, ora ci aspettiamo che i riflettori si accendano sull’avvocato Mills che non è mai stato assolto, che finalmente si dia la parola anche ai giudici che stanno indagando sui quartierini a luci rosse di Milano, che si racconti in modo comprensibile la storiella di un premier che invece di chiamare l’Ambasciata egiziana telefona in Questura e fa consegnare una minorenne ad una igienista mentale che, a sua volta, la consegna ad una prostituta.
Questi ed altri temi sono stati molto trascurati dal Tg1 ed ora è giunto il momento di darci dentro senza pietà, senza risparmiare nè i Del Bono, nè i Berlusconi.
A proposito, infine, di carte di credito, ci fa ancora più piacere rilevare come il Tg del sor Augusto non abbia voluto nascondere nulla. Siamo certi che lo farà anche se e quando la Corte dei conti dovesse mai decidere di rilevare qualcosa di irregolare anche nell’utilizzo di una carta Rai per decine di fine settimana e per un esborso di oltre 80 mila euro, una cifra che non è stata spesa da tutti gli altri direttori messi insieme.
“Il caso è ormai chiuso, non c’è nulla da aggiungere..” aveva detto il direttore generale, quello che disturba i programmi con le sue telefonate. Purtroppo la Corte dei conti non si è convinta e ha chiesto gli incartamenti. Dal momento che a differenza loro non siamo forcaioli, ci auguriamo che la Corte archivi tutto e subito, e magari con tanto di scuse per il disturbo arrecato, ma se non dovesse accadere non abbiamo dubbi che il Tg1 riserverà anche a questa vicenda lo stesso spazio e lo stesso rilievo che ha voluto doverosamente dedicare all’ex sindaco di Bologna.
O no?
B.COME BASTA!
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.