L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay ha chiesto oggi una “inchiesta internazionale indipendente” sulle violenze in Libia ed ha chiesto lo “stop immediato delle gravi violazioni dei diritti dell’uomo compiuti dalle autorità libiche”.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà in seduta di emergenza a porte chiuse alle 15 ora italiana di oggi, le 21 a New York, per discutere della crisi in Libia: lo ha reso noto il segretario generale, Ban Ki-moon, a margine di una breve visita a Los Angeles. La riunione dell’organo decisionale dell’Onu è stata sollecitata dall’ambasciatore libico aggiunto presso il Palazzo di Vetro, Ibrahim Dabbashi, che al pari di molti altri diplomatici del Paese nord-africano ha preso le distanze dal regime di Muammar Gheddafi. Dabbashi ha anzi sollecitato Gheddafi a “lasciare il potere il prima possibile” e ha chiesto alla comunità internazionale che si attivi per impedire che il leader libico “si rifugi in un Paese terzo”. Ban poco prima aveva avuto con lo stesso Gheddafi una conversazione di circa 40 minuti, nel corso della quale gli aveva intimato di porre fine alla durissima repressione delle proteste di piazza, da cui si era definito “oltraggiato” in prima persona.