Duro scontro in Aula: il Pdl ha attaccato Fini che aveva fermato la seduta perché durante l'intervento di Di Pietro non era presente nessun esponente del Governo
Fiducia con incidente diplomatico alla Camera sul decreto Milleproroghe. L’assemblea di Montecitorio, con 300 voti favorevoli contro 277 no, ha dato il via libera al maxiemendamento. Ora il testo passa al Senato per l’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Una corsa contro il tempo per consentire l’approvazione definitiva entro domani anche da Palazzo Madama.
L’incidente è successo durante le dichiarazioni di voto, quando ha preso la parola Antonio Di Pietro per la dichiarazione sul voto finale del suo partito. Quando il leader dell’Italia dei valori ha preso la parola, sui banchi dell’emiciclo non era presente nessun esponente del governo. A quel punto è intervenuto il presidente Gianfranco Fini per fermare la seduta ed è iniziato il parapiglia. I parlamentari dell’opposizione hanno iniziato a gridare “vergogna” per l’atteggiamento del governo. La seduta è ripresa quando ha fatto il suo ingresso in Aula il sottosegretario per i rapporti con il Parlamento Laura Ravetto, ma, disinteressandosi di quanto stava accadendo, era impegnata in una conversazione telefonica. Un atteggiamento che il presidente della Camera non ha potuto non notare: “Onorevole Ravetto, la prego di non telefonare, lei rappresenta il governo, se non c’è lei la seduta non può iniziare”. Dopo il secondo richiamo a Fini sono saltati i nervi e ha rincarato la dose: “La prego di riferire al ministro per i rapporti col parlamento che è senza precedenti quello che sta accadendo quest’oggi”.
Le parole di Fini non sono andate giù a Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, che ha attaccato frontalmente il presidente della Camera: “Caro presidente – ha detto Cicchitto – con la sua presidenza della Camera siamo in una situazione istituzionalmente insostenibile. C’è un contrasto tra la sua figura e quella di leader di partito”. Fini ha subito replicato: “Ne convengo, la situazione è istituzionalmente insostenibile”. Dopo la votazione il leader di Futuro e libertà ha chiarito meglio il suo pensiero: “La situazione istituzionale si è fatta insostenibile a causa dei continui attacchi di Silvio Berlusconi ad altre istituzioni, come la Consulta”.
Al di là di questo spiacevole episodio, la strada dell’approvazione definitiva del maxiemendamento è in discesa. “È un provvedimento doveroso che interviene sulla necessità dei fondi per gli alluvionati, per gli enti lirici, per le quote latte”, ha detto Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega Nord. Un’analisi opposta quella che viene dai banchi dell’opposizione che parla di “provvedimento iniquo” che mette nuove tasse, “dai cinema, ai rifiuti, fino alla luce”, come ha detto il vicesegretario del Pd Enrico Letta.
Su una cosa sono tutti d’accordo però: non toccare le varie regalie alla politica. Dalla sanatoria per per le affissioni abusive e per i rimborsi elettorali fino alla reintroduzione del gettone di presenza per i consiglieri municipali delle città con più di 250mila abitanti, fra maggioranza e opposizione regna l’armonia più totale.
Ma ecco in sintesi i provvedimenti che diverranno legge se il provvedimento sarà approvato entro domani al Senato:
– SANATORIA MANIFESTO ‘SELVAGGIO’: Riguarda le violazioni compiute dai partiti con manifesti politici. Basterà versare 1000 euro entro il 31 maggio di quest’anno.
– SALTA CONSOB, CAMPIDOGLIO, CAMBIA INCROCI STAMPA-TV: Tagliola alla Camera. L’ultima modifica arrivata riguarda il divieto di incrocio stampa-tv: nella prima versione slittava al 31 dicembre 2012 ma il termine è stato riportato al 31 marzo prossimo. Salta anche la possibilità del Campidoglio di aumentare il numero di assessori. Stop all’assunzione per Provincia e la normativa per la riorganizzazione della Consob; via il ‘salvamento’ acquatico e la norma sugli immobili acquisti a seguito di esproprio per Roma. Salta la proroga della Presidenza dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e la proroga delle concessioni dei contratti nella zona dell’ Etna. Sull’anatocismo: si faranno salve le somme già versate.
– TERREMOTO ABRUZZO – VENETO: Si prevede la proroga della riscossione dei tributi al 31 dicembre 2011. Me è previsto anche lo slittamento della riscossione delle rate dei premi assicurativi al 31 ottobre 2011. La giornata della memoria per le vittime del sisma sarà il 6 aprile. Per il Veneto viene prorogata al 30 giugno la sospensione dei tributi. Inoltre le regioni colpite da calamità naturali potranno aumentare tributi e accise sui carburanti.
– FONDI PER ALLUVIONI: Sono previsti finanziamenti per Liguria (45 milioni), Veneto (30 milioni), Campania (20 milioni) e ai comuni della provincia di Messina (5 milioni).
– STOP TAGLIOLA PRECARI: Non si applica fino a fine 2011 la ‘tagliola’ per impugnare i licenziamenti dei contratti a termine.
– 5 x 1000: In tutto 400 milioni che comprendono anche gli interventi (fino a 100 milioni) per i malati di Sla.
– CINEMA PIU’ CARO: Dal primo luglio il biglietto costerà un euro in più. Escluse le sale parrocchiali.
– 3 MLN A SCALA E ARENA VERONA: Arrivano 3 milioni per la Scala e l’Arena di Verona.
– FONDI EDITORIA: Ripristinato in parte il taglio: 30 milioni per l’editoria e 15 milioni per radio e Tv locali.
– STOP A SFRATTI FINO A DICEMBRE: Riguarda le categorie disagiate. Stop fino al 31 dicembre 2011.
– CARTA D’IDENTITA’ CON L’IMPRONTA: L’impronta digitale dovrà essere inserita dal 31 marzo 2011.
– TORNA SOCIAL CARD: Ci sarà una fase sperimentale affidata agli enti caritativi. Fondo da 50 milioni.
– FOGLIO ROSA PER MOTO E MINICAR: Arriverà dal 31 marzo 2011 ma la norma potrà essere rinviata a fine anno.
– FONDO UNICO UNIVERSITA’: Arrivano le risorse per il Fondo unico.
– MULTE QUOTE LATTE: Slitta di sei mesi il pagamento.
– ECOBONUS AUTOTRASPORTO: Viene prorogato (30 milioni).
– PIU’ TEMPO A PROPRIETARI CASE FANTASMA: C’è tempo fino al 30 aprile per sanare la situazione.
– BANCHE E FONDAZIONI: Si prevede la proroga (2014) del termine entro il quale le fondazioni bancarie dovranno scendere sotto il tetto dello 0,5% nelle popolari. Inoltre Per rispondere meglio ai nuovi parametri di Basilea 3 le banche potranno usare in compensazione il credito d’imposta insieme alle attività immateriali e valori d’avviamento.
– FONDI INVESTIMENTO: Si passa alla tassazione del maturato in capo ai sottoscritti delle quote.
– AZIONISTI PARMALAT: Agli azionisti non potrà andare più del 50% degli utili.
– POSTE IN BANCA MEZZOGIORNO: Poste potrà acquistare partecipazioni nella Banca per il Mezzogiorno. Si scorpora l’attività di bancoposta.