Anche per l’Italia è venuto il momento di una donna alla guida del governo, come per la Germania. Romano Prodi non ha dubbi. Lui punta tutto su Rosy Bindi. Pensieri e riflessioni che l’ex premier mette nero su bianco in una intervista a Famiglia Cristiana. A una precisa domanda se sono maturi i tempi per una donna a Palazzo Chigi, Prodi risponde: “Da tempo. Anzi direi che è proprio strano che questo momento non sia ancora venuto. Abbiamo una presidente di Confindustria donna, il segretario della Cgil donna, abbiamo avuto più di un presidente della Camera donna. Prima o poi arriveraà. Pensi a quanto era lontana la Germania dall’avere un cancelliere donna!”
Prodi prosegue e ammette “la gente mi ferma per strada e mi dice torna”. Qualche particolare: “Ieri mattina ero a Mantova e sono andato alla messa del mattino, per evitare di essere avvicinato. Ma in quel caso un gruppo di fedeli anziani mi ha circondato e mi ha chiesto di tornare a guidare questo Paese”.
Stuzzicato sulla questione Ruby che sta travolgendo Silvio Berlusconi, l’ex leader democratico. “L’uomo politico deve essere giudicato dai fatti. Ma tra i fatti – dice Prodi – c’è prima di tutto l’esempio. L’esempio di un politico incide sui comportamenti quotidiani di tutti. Profondamente. Ancora più oggi, anche in virtù dei mezzi di comunicazione, il comportamento personale è sempre più un comportamento pubblico”. Prodi, pur senza nominarlo, ironizza con mons. Rino Fisichella, che dopo la Bestemmia da parte di Berlusconi aveva detto che andava “contestualizzata”. “Fin da ragazzo, mi e’ stato insegnato da autorevoli uomini della Chiesa che non si puo’ agire con la morale a seconda delle situazioni. Quando sento dire che certi atti dipendono dal contesto mi chiedo: cos’e’ cambiato dall’insegnamento che ho avuto a oggi? Conservo ancora gli appunti di quegli insegnamenti”.