Una commissione d’inchiesta sulle “truffe elettorali”. E’ quello che hanno chiesto i radicali Mario Staderini e Marco Cappato, protagonisti di un’incursione nell’aula del Consiglio regionale Lombardo per avere chiarezza sulle presunte irregolarità nella raccolta delle firme per presentare il listino di Roberto Formigoni alle ultime regionali. “Presidente Boni – ha gridato Cappato dalla balconata riservata al pubblico – lo scandalo non è Minetti, ma ‘Firmigoni’. Si dimetta”. Allontanati dal personale d’aula, i radicali hanno continuato la protesta con un presidio di fronte alla sede della Regione. “Sono cose che abbiamo denunciato un anno fa – spiega ancora Cappato – queste lungaggini dimostrano quanto sia grande il potere di Formigoni in Lombardia”. Presenti al presidio anche i consiglieri Giulio Cavalli dell’Italia dei valori e Giuseppe Civati del Pd  di Franz Baraggino

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