Diciamoci la verità. Siamo tutti un po’ sfiniti. Seguire l’estenuante tira e molla delle “bombe mediatiche” è qualcosa che logora i nervi. Hai appena finito di raccattare un po’ d’entusiasmo per qualche exploit che sembra accorciare i tempi dell’agonia di questa indecente politica, ed ecco che ti ritrovi depresso per la contromossa che arriva fulminante e che fa sembrare già vecchia quella piccola ebbrezza provata per l’insperato passo avanti.
Ci vuole un fisico bestiale. Nervi d’acciaio per non farsi prendere dallo sconforto. Leggi e ascolti di tutto. Da anni, ormai. Sai che ci saranno rivelazioni choc sulle bombe del ’94, roba che solo a nominarla fa tremare le vene e i polsi. E non succede nulla. Sfogli video hard di pseudo-orge nelle ville di Sardegna, con tanto di leader internazionali arrapati in posa. E non succede nulla. Sai che in Parlamento e al Governo arrivano batterie di “favorite”. E non succede nulla. Sai, leggi i testi delle telefonate, che c’è una cricca di malfattori che ha in pugno il Paese e che se la ride sui terremotati de L’Aquila. E, in fondo, non succede nulla.
Poi, forse, è la volta buona. C’è qualcuno che vuota il sacco sul lettone di Putin a luci rosse. Qualche sussulto e dissolvenza. Un giorno Roma va in fiamme, sembra la guerra. E in poche ore l’oblio avvolge tutto. Saltano come birilli lodi, scudi e quant’altro. Cambia poco. Ti rivolti ascoltando intercettazioni da suburra. La vita continua in questo meraviglioso mondo. Attenzione. Arriva il colpo di grazia, pensi. Minorenni a gogo avvistate nei sacri palazzi precedono la cannonata Ruby. Sembra il the end di un film horror.
Ma non è finita. Come a Berlino, c’è un giudice a Milano, per fortuna. L’ora X della giustizia è suonata. Cos’altro può accadere? Suspence. Un tremolio nei sondaggi. Ma può anche accadere che non accada nulla. Nell’attesa frenetica che non solo la Giustizia, ma il vecchio, caro buon senso, il filo semplice degli eventi, abbattano il muro di gomma, aspettiamo, confusi e sgomenti, la bomba del giorno dopo. Ci vuole un fisico bestiale. Alleniamolo, insieme al cervello. Per essere pronti a usarlo (il cervello).