Nel 2007 Forza Italia sosteneva di aver raccolto 5 milioni di firme per spingere alle dimissioni Romano Prodi. Tra le altre anche Cetto la Qualunque, Hitler, Marx e Indro Montanelli. Ma Il Giornale va all'attacco di Bersani: "Il Pd ha toccato il fondo"
Bersani è stato infatti attaccato dal giornale diretto da Alessandro Sallusti. E anche Maurizio Belpietro non ci è andato per il sottile: su Libero il titolo “Questo signore è un pataccaro” sopra la foto in prima pagina del segretario del Pd. Che giovedì scorso ha annunciato “obiettivo raggiunto”, in riferimento all’iniziativa ‘Berlusconi dimettiti’: “L’8 marzo presenteremo le prime milionate di firme che stiamo raccogliendo – ha spiegato Bersani – Continuano ad arrivare moduli, i banchetti li teniamo ancora aperti”. Ma i due quotidiani hanno contestato i risultati: “Peccato che i sottoscrittori siano al massimo un milione. I loro nomi? Lenin, Mao, Hitler, Wojtila, Pippo, Paperino e persino lo stesso Cav”, ha scritto Libero. Pronta la replica dei democratici: “Le firme ci sono. Che online ci sia sempre qualche falso purtroppo è inevitabile – commenta Matteo Orfini, responsabile Cultura e Informazione del Pd -. Ma l’8 marzo le firme le vedrete. Un dato di massima? 10 milioni”.