Alla convention sul lavoro delle donne del Pdl si strilla ma non si registra il pieno di pubblico, anzi. Il piccolo auditorium della Tecnica nella sede romana di Confindustria all’Eur non si riesce neanche a riempire. L’attacco delle ministre e delle deputate Pdl dal palco, pur deluse dallo scarso riscontro di gente, è comunque tutto contro le donne di sinistra, quelle che della manifestazione del “Se non ora quando?” del 13 febbraio. Quelle che hanno portato un milione di persone in strada a gridare in difesa della dignità delle donne. “Non fatevi più strumentalizzare dalla sinistra che vi porta in piazza” dichiara dal palco il ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla. “Dove sono le ‘Indignate‘?” invoca la deputata Beatrice Lorenzin. “Dalle donne di sinistra sono arrivati solo insulti verso noi donne del governo del ‘fare'”, afferma Mara Carfagna, ministro delle Pari opportunità. “Ci hanno chiamato oche, ci hanno chiamato cagne o le gallinelle del potere, come ci ha definito quello che viene chiamato ‘un intellettuale’, Giorgio Bocca, ma noi siamo delle guerriere…” rintuzza il ministro della Gioventù Giorgia Meloni. E in platea? Stessa musica ma con un obiettivo più definito sul quale sparare a zero: Ruby, colpevole di aver inguaiato il premier Silvio Berlusconi.
Servizio di David Perluigi, riprese e montaggio Paolo Dimalio

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