Nell'estratto di uno dei conti bancari del premier la prova dei versamenti alle giovani starlette che frequentavano le feste di Arcore. Alla rossa del Grande Fratello, Angela Sozio, sono andati 100mila euro. Nell'elenco anche i pagamenti agli avvocati del Cavaliere, come quello da 441mila euro per Nicolò Ghedini
E ancora: 31mila euro ad Astrid Konstanze Girth, 30mila ad Albertina Carraro, 30mila a Erminia Salmieri, 20mila alla mamma di Noemi Letizia, Anna Palumbo, 19mila a Beatrice Concas, 17mila a Eleonora Gaggioli, 6mila a Monica Cheorleu, 5mila a Valentina Frascaroli. L’elenco salta fuori da un unico conto corrente intestato al premier: il numero 129 del Monte dei Paschi di Siena. Ed è quindi presumibile che per il bunga bunga Berlusconi abbia speso ancora di più.
Il conto di cui oggi il Corriere della Sera ha rivelato alcune uscite era gestito direttamente dal cassiere del premier, quel ragionier Giuseppe Spinelli a cui le ragazze di via Olgettina si rivolgevano con insistenza per ottenere regali e pagamenti. Ora l’estratto conto è stato allegato agli atti dell’inchiesta sul caso Ruby ed è così saltato fuori un anno di spese del Cavaliere. Non ci sono solo i versamenti alle giovani e belle starlette che frequentavano Arcore. Centomila euro, ad esempio, vanno al pianista-dj delle feste di di villa San Martino, Danilo Mariani.
Diversi bonifici sono poi per gli avvocati che assistono il premier nelle sue vicende giudiziarie. Il fedele Nicolò Ghedini ha ricevuto da questo conto 441mila euro. 300mila euro sono andati a Cristina Rossello, che cura gli interessi di Berlusconi nella causa per il divorzio da Veronica Lario. Allo studio Vassalli sono stati versati 140mila euro, 103 mila a Fabio Lepri, legale del premier in una causa fatta contro l’Unità per ottenere un risarcimento di 3 milioni di euro.
C’è anche una cifra che, scrive il quotidiano di via Solferino, “di primo acchito incuriosisce, sebbene piccola rispetto alle altre”: i 24.960 euro bonificati a Nicolò Zanon il 24 marzo 2010. Docente di diritto costituzionale all’università di Milano e a luglio eletto componente del Consiglio superiore della magistratura su candidatura della maggioranza, Zanon ha spiegato che quei soldi sono il pagamento di una consulenza ai legali del premier regolarmente fatturata.