Incontro al ministero con i rappresentanti degli enti locali. Il presidente della Regione Emilia Romagna Errani: "Il nodo sono i 425 milioni per il trasporto pubblico locale e la revisione dei tagli". Bossi: "I soldi ci sono"
Si è svolto questo pomeriggio, al ministero per i Rapporti con le regioni il tavolo tra autonomie locali e governo sul federalismo. Al vertice hanno partecipato il ministro per le Riforme Umberto Bossi, il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli, il ministro per i Rapporti con le regioni Raffaele Fitto e i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni.
Dopo un primo confronto sul federalismo demaniale, è iniziata la riunione con la sola delegazione della Conferenza delle Regioni per affrontare il nodo delle risorse sul trasporto pubblico locale e il decreto del federalismo sul fisco regionale. Secondo quanto dichiarato al termine della riunione dal governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, che è anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, l’accordo non ci sarebbe. “Senza atti concreti non può esserci l’accordo”, ha detto.
Per poi aggiungere: ”Quella di oggi e’ stata una prima discussione con il governo nella quale abbiamo ribadito le nostre richieste poste la settimana scorsa. Ma dal governo – ha sottolineato Errani – non è arrivata nessuna risposta. Nei prossimi giorni aspettiamo da parte dell’esecutivo una ripresa del dialogo, soprattutto alla luce del fatto che oggi i ministri presenti al tavolo hanno ribadito che il governo intende rispettare l’intesa di dicembre. Ora – ha puntualizzato Errani – vediamo cosa ci risponderanno, ma mi piace ricordare che per l’ennesima volta abbiamo motivato e chiarito le nostre posizioni. Il governo sta negoziando ma ora servono atti concreti, anche se – ha concluso Errani – la situazione è chiarissima e aspettiamo una risposta chiara già entro una settimana”.
L’intesa del 16 dicembre riguarda il trasporto pubblico locale, con una dotazione di 425 milioni di euro, la fiscalizzazione del trasporto pubblico locale a partire dal 2012, la revisione dei tagli e dei trasferimenti cancellati alle Regioni in sede di manovra e la possibilità di spesa da parte degli enti territoriali al di fuori del patto di stabilità. “Sto chiedendo atti concreti in relazione a questo, al trasporto pubblico locale”, ha detto Errani ai giornalisti.
Meno drastico Francesco Boccia, coordinatore delle commissione Economiche del Gruppo del Pd, e relatore di minoranza del decreto sul federalismo regionale.
”Abbiamo due settimane per migliorare il decreto sul fisco regionale e sulla sanità: noi abbiamo intenzione di non perdere neanche un minuto pur di incidere positivamente su perequazione territoriale, garanzie sui livelli essenziali per istruzione, assistenza e trasporto pubblico locale e semplificazione fiscale. Abbiamo tutti il dovere di modernizzare il paese e renderlo, di fronte alle sfide sociali, sempre più solidale. Sono convinto che in commissione Bicamerale si possa fare un buon lavoro, con l’aiuto di tutti i gruppi, per ottenere una reale e proficua convergenza e trasformare il decreto attuale in un testo condiviso ed utile al paese”.
“E’ passato il milleproroghe e abbiamo chiesto in quali strumenti normativi il governo intende inserire le risorse dell’accordo. La preoccupazione è soprattutto sul trasporto pubblico locale perchè ci servono risorse disponibili e non vincolate dal patto di stabilità: su questo attendiamo che ci sia un’offerta concreta rispetto a come e con quali mezzi inserire le risorse”. E’ quanto invece ha affermato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, al termine dell’incontro.
Immediata la replica di Bossi: “Le risorse ci sono e rispetteremo gli impegni. Su questo Berlusconi ha dato la sua parola”.