Guardo avvilita quello che resta del mio rametto di mimosa, rinsecchito e anche vagamente fetente: la mimosa, si sa è come l’ospite, dopo tre giorni puzza. Un altro otto marzo è passato. “Le donne sono migliori – ci hanno ripetuto fino alla nausea – più brave, più belle, più intelligenti”. In effetti le laureate battono di netto i laureati maschi, non si capisce allora perché le donne nei consigli di amministrazione delle società quotate italiane sono il 6%. Ripeto se non avete capito bene: il sei per cento. In parlamento la presenza femminile ammonta al 21,3 %. Sapete dove invece arriva al 56%? In Ruanda! Le donne al potere in Italia sono una percentuale ridicola, in questo paese abbiamo lo stesso potere decisionale di un fungo porcino. Al massimo ci usano per fare i risotti.
Allargare la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione? In politica? “Niente quote rosa – hanno detto – se proprio ci tenete, visto che ci piacciono quelle con le tette grosse, al massimo avrete le quote latte!”
Proseguiamo con le statistiche: le donne avvocato sono il 50% , ma guadagnano il 58% in meno rispetto agli uomini. E quante sono le avvocate al Consiglio Nazionale Forense? Zero. Forse perché le donne avvocato avvelenano i sogni del premier: tutte le notti Lui fa un incubo in cui Ilda Boccassini vestita da bambola assassina lo pugnala alle spalle. E non è nemmeno una bambola gonfiabile!
Consoliamoci care amiche, secondo il Wall Street Journal negli studi legali americani si otterrà la parità tra uomo e donna nel 2146! E sicuramente io quel giorno avrò le mie cose!
Non ci resta che continuare la battaglia care amiche e amici solidali. Io, bigotta o mignotta, continuo nella lotta!