“Lo scenario è completamente cambiato e i paragoni con la storia o con esperienze passate non sono più sufficienti… Il fatto è che si è ribaltato il tavolo su cui stava la scacchiera… Ci stiamo avvicinando al caos e con esso a dimensioni cosmiche a cui non c’è Clausewitz che abbia pensato”.
“Delle circa 40.000 generazioni della specie umana, solo le ultime 400 (1%) hanno vissuto in comunità organizzate a carattere espansivo. Queste 400 generazioni hanno prodotto l’immane trasformazione della superficie terrestre che è sotto gli occhi di tutti (…) l’espansione del sistema comunità umana sta entrando in rotta di collisione con l’ecosistema.”
“Abbiamo riscontrato che coloro che più sanno sono i più pessimisti (…) gli uomini stentano a rendersi conto che il pericolo è per loro, per i loro figli, e i loro nipoti e non solo per una generica e vaga umanità. E’ difficile far sì che che gli uomini si rendano conto che sono loro, individualmente, e i loro cari, in pericolo imminente.”
“Nel XXI secolo la sopravvivenza dell’umanità è meno probabile di quanto non sia mai stata.”
“Prima che una situazione peggiori, temporaneamente migliora.” (Ndr: quasi sempre)
(Nota per il lettore curioso. La prima citazione è da Ernst Jünger, I prossimi titani; la seconda è da Guido Cosenza, Il nemico insidioso; la terza è un brano della Lettera ai governanti del mondo, firmata da Russel-Einstein e da altri nove premi Nobel e illustri scienziati, tra cui Max Born, Leopold Infeld, Hideki Yukawa; la quarta da Martin Rees, Club di Roma; la quinta è una battuta di Jurij Luzhkov, ex sindaco di Mosca.)