Giuliano Ferrara prende il posto di Enzo Biagi. E’ ufficiale e con contratto lampo: subito dopo il tg di Minzolini chi ha avuto stomaco di vederselo fino alla fine può fare anche indigestione completa con Ferarra che così, a servizio completo del suo padrone, cerca di risalire la china dell’oscuramento mediatico e della politica. Ha voglia di menare le mani e per sconfiggere l’oscuramento in cui è precipitato con le sue avventuricchie politico-religiose (molto pseude), ricorre all’oscurantismo.
Non so più come si accende Rai1 e tanto meno il Tg1 da quando il Minzolingua (copyright di Travaglio) ha iniziato il suo servizio al suo padrone e signore, Silvio Berlusconi. L’insulto più grande che si poteva fare a Biagi è dare quello che fu il suo spazio a Ferrara che tutto è tranne che un giornalista. Tutto tranne che Biagi. Si sa, oggi è il tempo dei quaquaraquà e dei vuoti gonfiati di elio per stare in aria. L’insulto è anche agli utenti di Rai1 ai quali chi comanda manda a dire come disse il marchese Del Grillo: «Io so’ io e voi non siete un c…o».
Invito tutti gli uomini e le donne di buona educazione a non accedere al tg di Minzolingua e a non seguire Ferrara. Nemmeno per curiosità, nemmeno per sbaglio. Lasciamoli nel loro oscurantismo senza nemmeno la parvenza di un segnale. Loro contano sulla curiosità per l’audience e per poter dire numeri a caso. Non diamogli la soddisfazione di illudersi che li ascoltiamo. Facciamo nostre le parole del Poeta: «non ragioniam di lor, ma guarda e passa» (Danne, Inferno III, 51)