Al fianco del corteo principale di Roma sono in programma decine di altre manifestazioni nelle città italiane ed europee
Come recita il comunicato l’iniziativa “è organizzata per difendere i valori della legalità repubblicana – troppo spesso impunemente violati – e della dignità costituzionale che non dev’essere calpestata”. A lanciare l’appello sono state l’Anpi, Articolo 21, Valigia Blu e il comitato Libertà e Giustizia. E’ stato subito raccolto da tantissime organizzazioni e semplici cittadini.
Il corteo principale è in programma nella Capitale, appuntamento oggi alle 14.00 a piazza Repubblica. Sul sito Internet del comitato promotore è pubblicato l’elenco di tutte le città. Non si sfilerà solo in Italia. Sono in programma manifestazioni anche a Madrid, Londra e Amsterdam, passando per Siviglia, Bruxelles e molte altre città europee.
La piazza romana sarà aperta da un gigantesco tricolore di 200 metri quadrati e da uno striscione su cui c’è scritto che la Carta costituzionale è viva. La manifestazione terminerà a piazza del Popolo dove sul palco montato per l’iniziativa saliranno musicisti, attori e costituzionalisti. Da Alessandro Pace ad Ascanio Celestini fino a Daniele Silvestri, solo per citarne alcuni.
Solo in Lombardia saranno dieci le manifestazioni in occasione del C Day. In prima fila Milano che convoca un presidio dalle 15 alle 19 in largo Cairoli, la stessa piazza che il 13 febbraio ha accolto la protesta di 200mila donne. Sul palco si alterneranno tra gli altri, Gioacchino Genchi, Nando dalla Chiesa, Salvatore Borsellino, Dario Fo, Vincenzo Consolo, Guido Scorza, Jorge Carazas, Daniele Biacchessi, Marilisa D’Amico, Mario Agostinelli. Sempre alle 15 inizieranno le manifestazioni di Brescia, Mantova e Pavia. In mattinata invece parte la protesta a Cinisello Balsamo, in piazza Gramsci alle 10. Chiuderanno Lodi alle 16,30 e Sondrio e Voghera alle 17,30.
Sul sito www.cday.it gli organizzatori hanno pubblicato il bilancio di previsione, cioè quanti soldi serviranno per organizzare il tutto, e hanno lanciato una campagna di sottoscrizioni online che si chiama “60 ore per 60mila euro”. Al momento la somma raccolta è di circa 43mila euro, che ovviamente è in costante aggiornamento.
Sempre sul portale è disponibile un vademecum per scendere in piazza nel migliore dei modi: senza simboli di partito o di organizzazioni politiche e sindacali perché l’iniziativa “vuole essere trasversale ed aperta a chiunque vi si riconosca”. L’invito è a sfilare con in mano un tricolore e una copia della Costituzione con cui “urleremo ‘basta’ a chi continua ad anteporre interessi privati al bene comune del nostro paese”.