“La prossima è la regione del Kansai”, “arriva la pioggia radioattiva”. Del terremoto che ha sconvolto il Giappone orientale mancano ancora informazioni certe e i dati sono in continuo aggiornamento. Ma la paura e il panico dovuti alle immagini che si vedono dalle televisioni giapponesi moltiplicano e rendono sempre più allarmanti le informazioni che girano su internet. Nei siti di microblogging come Twitter in molti chiedono alle autorità di pensare alla zona centro-meridionale del Paese, il Kansai, la cui placca tettonica potrebbe risentire nei prossimi giorni della scossa di venerdì.
Ma una delle preoccupazione più grandi per gli abitanti di Tokyo, ricorda il Sankei Shimbun, quotidiano nazionale di economia, rimane la raffineria di petrolio Cosmo a Ichikawa nella prefettura di Chiba, poco a nord di Tokyo. Danneggiata pesantemente dal sisma, la centrale è ancora in fiamme. “State attenti” si legge negli avvisi postati su Mixi, il principale social network del Giappone, “cade una pioggia di sostanze tossiche”. Sulla stessa pagina arrivano anche le smentite e le informazioni diventano confuse. Certo è, come riporta il quotidiano Yomiuri Shimbun, che alle 21.30 di oggi le fiamme della Cosmo non sono ancora sotto controllo e il dipartimento dei vigili del fuoco della prefettura parla di un uomo di 30 anni completamente carbonizzato dagli incendi e di cinque feriti gravi. Nella stessa area ai 1240 abitanti della zona è stato dato l’ordine di rifugiarsi negli edifici scolastici nelle vicinanze. Ma l’emergenza sembrerebbe già essere già stato revocata e il portavoce del governo giapponese Yukio Edano invita alla calma e a interrompere la catena di email con informazioni imprecise.
di Alessia Cerantola