“Ho appena ricevuto la comunicazione che l’onorevole Paniz ha appena ritirato l’emendamento sulla normativa transitoria sulla ragionevole durata dei processi”. Ad annunciarlo è il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a Milano dopo un incontro con il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. L’emendamento aveva già sollevato diverse polemiche. Perché se da una parte il Pdl aveva annunciato ieri che non avrebbe presentato alcun emendamento soppressivo della norma transitoria sul processo breve, “tanto il relatore e il governo faranno sempre in tempo a farlo”, aveva dichiarato Enrico Costa, capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia della Camera, dall’altra oggi era proprio atteso il fascicolo di emendamenti della maggioranza al testo sul processo breve. Tra questi anche quello del relatore di maggioranza, Maurizio Paniz (Pdl), che aveva annunciato: “L’emendamento lo presenterò io. L’ho detto già e mantengo gli impegni”. E così è stato stamane. ”L’avevo promesso e l’ho fatto – dichiara Paniz – ora nessuno può più dire che è una norma ad personam. Se le opposizioni collaboreranno potremo fare insieme una norma importante per i cittadini italiani, altrimenti proveremo a farla da soli”.
L’opposizione proprio sull’emendamento Paniz aveva criticato l’operato del ministro. ”Indipendentemente da quello che farà il relatore, c’è il dato politico del gruppo del Pdl che non segue il ministro Alfano”, secondo il capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti. “Alfano infatti – aggiunge la parlamentare – ha più volte annunciato in questi giorni l’intenzione di voler abbandonare la strategia delle leggi ad personam. E si era impegnato anche oggi a sopprimere la norma transitoria che consente l’applicazione del processo breve anche ai processi in corso. Cosa sta succedendo nel partito e nel gruppo?”.
Secondo Roberto Rao “questo ritardo (nella presentazione dell’emendamento, ndr) denuncia o grande confusione o ancora tattica”, ha detto il capogruppo Udc in Commissione Giustizia. “Aspettiamo di vedere se , almeno nella fase del voto degli emendamenti, saranno conseguenti con gli annunci di Alfano e di Berlusconi”, aggiunge. In realtà, spiega Fabrizio Cicchitto, non c’è alcun ritardo: “I tempi per gli emendamenti del governo non scadono oggi alle ore 18 ma sono sempre aperti e che la stessa regola vale per il relatore del provvedimento”, ha detto il capogruppo del Pd alla Camera.