La storia del mondo raccontata attraverso 100 oggetti è un vero e proprio viaggio nel tempo crossmediale realizzato unendo in modo sinergico radio, web e mostre fisiche in loco; ma soprattutto rappresenta un sublime esempio di servizio pubblico. Bbc Radio (sostenuta dal canone) e il British Museum (grazie ad un finanziamento statale) nel corso del 2010 hanno infatti dato vita a un progetto culturale enorme, ambizioso ma dall’incredibile successo di pubblico: History of the World in 100 Objects.
Il cuore del progetto è stata la BBC Radio 4 con la realizzazione di un centinaio di programmi di 15 minuti, ciascuno incentrato su un oggetto della collezione del British Museum, scritto e narrato da Neil MacGregor, direttore del British Museum. I programmi raccontano una storia di due milioni di anni di umanità attraverso gli oggetti che abbiamo fatto, a partire dai primi oggetti della collezione del museo.
Con la trasmissione radiofonica è stato pubblicato il sito, con la funzione di nodo digitale per approfondire i vari episodi, guardare in dettaglio i singoli reperti, scaricare i vari episodi e organizzarsi così privatamente l’ascolto della narrazione con la visione degli oggetti. Inoltre è stato creato un blog in cui discutere delle varie puntate, commentare e condividere idee e consigli.
Oltre alla Radio e al Web si è unita una forte componente “fisica”: i 100 oggetti narrati in trasmissione sono esposti al British Museum (fino al 2012) non in una “rassegna” dedicata, ma evidenziati con una grafica particolare all’interno delle singole collezioni permanenti. Per molti degli oggetti è stato richiesto un certo grado di intervento per migliorarne la visibilità all’interno delle collezioni.
Il rapporto tra radio, web e collezioni ha funzionato al meglio, ma l’elemento intrigante è rappresentato dalla Rete e dall’opportunità che questa offre nel conferire maggior respiro ai progetti. Il sito infatti è diventato la piattaforma per l’estensione del progetto verso altri attori, includendo così oggetti presentati dai musei di tutto il Regno Unito, nonché dagli utenti, mentre la partecipazione è stata incoraggiata attraverso blog e la pagina Facebook del progetto. Ovviamente per quanto riguarda la call to action (l’invito ad agire) del pubblico, sono state create precise linee guida da seguire nel caricamento delle immagini: gli oggetti dovevano avere un contenuto narrativo simile a quello evocato dai contenuti provenienti dai musei.
A dicembre 2010 erano 1.500 gli oggetti caricati sul sito da 551 musei/istituzioni storiche del Regno Unito, mentre il numero totale di oggetti caricati dal pubblico durante il corso del progetto è stato di circa 4.000. Per tutto il corso del 2010, all’esperienza digitale si è affiancata un’intesa attività in loco diffusa con circa 120 eventi organizzati mostrando gli oggetti protagonisti dell’iniziativa.
Tornando all’esperienza online, non perdete la splendida linea del tempo interattiva che consente un’immersione grafica negli oggetti e nella storia.
History of the World in 100 Objects è uno splendido progetto con diversi meriti oltre alla creazione e diffusione di cultura e sapere:
– L’utilizzo della radio (un media spesso dimenticato) per raccontare la nostra storia;
– Una sinergia tra media che esalta ancora di più le singole specificità di web e radio;
– Un ponte concreto tra online, offline e diretta radiofonica;
– La natura diffusa del progetto;
– Conferire nuovo lustro agli oggetti delle collezioni;
– Un coinvolgimento concreto e tangibile degli utenti.
Il progetto concorrerà, con molti altri, alla prossima edizione della conferenza Museums and the web di Filadelfia.