Il Tg1 lascia in eredità al direttore de Il Foglio quasi sette milioni di utenti, ma l'Elefantino ne fa scappare un milione. Che poi tornano per vedere i pacchi
Se non è un flop quello di Ferrara gli somiglia parecchio. E sarà pure dovuto alla scelta del tema trattato, la paura sul nucleare, ma persino i pacchi di “Affari tuoi” che sono andati in onda dopo di lui hanno fatto meglio dell’Elefantino registrando il 21,4%. E in prime time, il Commissario Montalbano è stato seguito da quasi dieci milioni di spettatori (9 milioni 561 mila), il 32,60 per cento di share con punte del 38%. Quasi il doppio di Ferrara. Il direttore de Il Foglio ha tre anni di contratto per rifarsi. 200 puntate a 3mila euro l’una. A prescindere dai risultati.
Come sottolinea Loris Mazzetti, storico braccio destro di Enzo Biagi e autore de Il Fatto, “se la trasmissione di Ferrara sarà un flop la Rai sarà costretta a pagare lo stesso”, commenta. “Non sono in grado di dire ora se è giusto o sbagliato perché il guadagno dovrebbe essere commisurato agli ascolti e alla raccolta pubblicitaria del programma, in onda dal 14 marzo. Ferrara manca dalla tv da qualche anno e, se non vado errato, l’ultima stagione su La7, a Otto e mezzo, fu un mezzo disastro. Quindi è paradossale avergli fatto un contratto di due anni. Mi auguro non sia a scatola chiusa perché si parla di 200 puntate”, ha aggiunto il capostruttura della Rai. “Mi auguro che il suo contratto abbia una clausola che preveda la risoluzione automatica, in caso di ascolti non in linea con la media di rete. E, nel caso di successo, qualche soldo in più per lui. Sono convinto che in questo momento ci sia comunque uno che brinda: Antonio Ricci con Striscia la notizia”. Sì, il Gabibbo, infatti, ha battuto Ferrara registrando il 24,09 per cento.