16.32 – “Probabili 20mila dispersi”
Sono probabilmente almeno 20mila le persone disperse nella prefettura nord-orientale di Miyagi in seguito al sisma e allo tsunami che hanno devastato il Giappone venerdì. Lo riferiscono le autorità locali citate dalla Kyodo.

16.14 – Ue lancia allerta importazioni cibo dal Giappone

La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri “di effettuare delle analisi sul livello di radioattività nei prodotti alimentari per l’uomo e per gli animali, importati dal Giappone”. Lo ha detto all’Ansa Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, precisando che Bruxelles ha notificato già da ieri la raccomandazione alle autorità responsabili nei 27 Stati membri, tramite il sistema rapido di allerta comunitario per alimenti e mangimi (Rasff).

15.10 – Save the children: “Centomila bambini sfollati”

A cinque giorni dal sisma seguito dallo tsunami che ha colpito la parte nord orientale del Giappone, Save the Children ha allestito e iniziato le attività nella prima area sicura a misura di bambino a Sendai, una delle città maggiormente devastate. La città si trova nella prefettura di Miyagi, la cui popolazione è composta per quasi il 20% da minori, circa 460mila bambini e ragazzi da 0 a 18 anni che stanno facendo i conti con il trauma subito. In tutto il Giappone, Save the Children ha calcolato che ci siano almeno 100mila i bambini sfollati. Secondo i dati ufficiali fino ad oggi sono 9 i bambini morti, 57 quelli feriti. L’area sicura a misura di bambino è all’interno di una scuola elementare che attualmente ospita un centro di evacuazione e oggi ha già accolto i primi bambini dai 5 ai 12 anni. Supportati dal personale specializzato di Save the Children, i bambini potranno svolgere attività ludico-ricreative per cercare di recuperare quel senso di normalità che consentirà loro di affrontare e, col tempo, superare la paura e l’insicurezza derivante dal trauma subito. “Molti dei bambini con cui ho parlato sono veramente terrorizzati e la notte non chiudono occhio o hanno continui incubi. Continuano a dire che hanno paura di un altro tsunami e l’ansia si percepisce nella loro voce e nei loro occhi. Ho visto pezzi dilaniati delle loro vite e della loro quotidianità tra le macerie: giocattoli, libri, vestiti sparsi ovunque – afferma Ian Wolvertoon, portavoce di Save the Children da Sendai -. Mi ha colpito fortemente quello che mi hanno detto Natsumi, di soli 10 anni, e Nao, 11 anni appena compiuti. Avevano una paura folle dell’acqua e volevano ad ogni costo tornare a scuola per stare insieme ai loro compagni che non avevano più visto dopo la catastrofe”.

14.03 – “A Ishinomaki non sappiamo dove mettere i morti. Scuole adibite a obitori”

Ishinomaki, prefettura di Sendai, una delle città più devastate dal terremoto e dallo tsunami di venerdì scorso: su una popolazione di 160mila persone le autorità locali temono un bilancio di 10mila morti e il problema ora, oltre ai soccorsi da assicurare ai sopravvissuti, è dove mettere i morti. In Giappone, per i defunti, è pratica diffusa la cremazione. Ma le strutture, in una situazione di emergenza totale, sono carenti. “La nostra città – spiega il vice sindaco Etsuro Kitamura secondo quanto riportato dal Guardian – dispone di un solo crematorio, che può trattare fino a 18 corpi al giorno. Se i morti sono effettivamente 10mila, ci vorranno 500 giorni per cremarli tutti”. Per far fronte alla prima emergenza, le scuole locali sono state adibite a obitori. Ma nonostante le basse temperature, i corpi non potranno essere conservati lì ancora a lungo e le autorità locali stanno prendendo in considerazione la possibilità di sepolture comuni. La preoccupazione immediata, tuttavia, è per i vivi, che sono disperatamente a corto di cibo e carburante. Il governo centrale ha inviato truppe e si è impegnato ad inviare altri volontari e provviste alimentari. Ma le operazioni di soccorso non sembrano bastare. “Quello che ci è stato dato finora non è abbastanza”, ha detto Kitamura. “I nostri bisogni sono enormi. Le persone hanno perso le loro case, hanno bisogno di tutto…”.

13.07 – Nuovo bilancio vittime: 4.164 morti e 7.843 dispersi

Il bilancio ancora provvisorio delle vittime del sisma di venerdì 11 marzo e del conseguente tsunami è stato aggiornato dalla polizia nipponica a 4.164 morti e 7.843 dispersi. Stando ai media locali, sono inoltre 430 mila gli sfollati accolti nei campi di accoglienza di otto prefetture colpite dal disastro, tra le quali Miyagi, Iwate e Fukushima.

8.50 – L’imperatore Akihito esprime “grande tristezza”

L’imperatore giapponese Akihito ha rivolto un messaggio alla nazione trasmesso in tv in cui esprime “grande tristezza” per il sisma e lo tsunami di venerdì scorso, auspicando che sia “salvato il maggior numero di persone”. ”Provo grande tristezza per le vittime di sisma e tsunami: non si sa quanti saranno, ma spero che ne venga salvato anche uno solo in più”, ha detto Akihito, in un raro messaggio alla Nazione trasmesso in tv, a cinque giorni dal potentissimo terremoto che ha innescato un grave incidente alla centrale nucleare di Fukushima, ancora irrisolto. “Adesso, il problema è il nucleare e spero si risolva. I soccorsi vanno avanti, nel freddo. Mancano cibo e carburante e tutti sono in condizioni d’emergenza”, ha aggiunto l’imperatore. “Prego per loro e perché si esca dalla catastrofe: sono commosso da chi cerca di resistere e vivere – ha detto Akihito -. Un grazie agli stranieri, alla gente del Giappone e a tutti quelli che continuano a impegnarsi nelle operazioni di soccorso. Sono arrivati messaggi da tutto il mondo: mai rinunciare alla speranza”.

7.04 – Borsa Tokyo rimbalza, Nikkei a +5,68%

La Borsa di Tokyo trova la forza per il rimbalzo, in una giornata ancora difficile per la messa in sicurezza della centrale nucleare di Fukushima, e chiude gli scambi con un recupero del 5,68%.

5.57 – Francia organizza evacuazione suoi cittadini

La Francia ha invitato i suoi cittadini in Giappone a lasciare il Paese o a muoversi verso il sud. Due aerei dell’Air France sono in viaggio per il Giappone per l’evacuazione. Lo annuncia l’Ambasciata di Francia a Tokyo sul suo sito web.

5.02 – Nuova forte scossa su costa orientale

Una scossa di terremoto di grado 6 della scala Richter si è verificata sulla costa orientale del Giappone, nella prefettura di Chiba alla periferia est di Tokyo. Lo afferma le televisione pubblica Nhk.

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Giappone, l’imperatore appare in tv. Scuole adibite a obitori. Miyagi, 20mila dispersi

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