La francese Sandrine Bélier: "Siete ancora in tempo". Il tedesco Jo Leinen, presidente della commissione Ambiente a Bruxelles: “L'Italia adotti una consultazione europea prima di lanciare il nucleare”
“Voi che siete ancora in tempo, dite NO al nucleare”. Sandrine Bélier, eurodeputata francese e Verde membro della commissione Ambiente, si appella agli italiani. “Voi avete ancora la possibilità di scegliere, fatelo, scegliete di non correre i rischi dell’energia atomica. Fate di tutto per rimanere senza nucleare. Noi francesi siamo condannati a vivere con questa paura”.
Mentre il Giappone rischia una catastrofe senza precedenti e l’Europa si interroga sul proprio futuro, Bélier, in un’intervista al fattoquotidiano.it, esprime la sua paura che i governi europei non riescano più a liberarsi degli stretti legami con l’industria dell’atomo. “Credo che certi politici siano deboli di fronte al nucleare perché in gioco ci sono multinazionali e interessi economici molto forti. Il presidente della repubblica francese Nicolas Sarkozy fa da anni la promozione del nucleare per l’azienda più grossa della Francia”. Per questo secondo la Bélier “c’è bisogno di un grande dibattito pubblico. Del nucleare si dicono solo i vantaggi ma si nascondono i rischi e gli svantaggi che la catastrofe giapponese ci ricorda, una catastrofe umana e naturale”
E sull’accordo tra Sarkozy e Berlusconi siglato nel 2009 per portare il nucleare in Italia, l’eurodeputata è molto critica: “Si tratta di un accordo che distrugge le energie pulite contro gli interessi di tutta Europa. C’è molto denaro investito sulla produzione del nucleare che potrebbe essere investito nelle energie pulite. Si potrebbero creare molti posti di lavoro con le energie verdi”. Per questo la Bélier invita gli italiani a dire NO al nucleare. “In Francia c’è preoccupazione, chi abita vicino alle centrali vive sempre nella paura”.
Jo Leinen, eurodeputato socialista tedesco e presidente della commissione Ambiente, chiede che “l’Italia adotti una consultazione europea prima di lanciare il nucleare all’interno dei suoi confini”. Secondo Leinen “ogni paese Ue dovrebbe aprire il dibattito con gli altri membri dell’Unione sui rischi connessi alle sue scelte”. Mentre la Germania ha già chiuso le centrali più datate, Leinen sottolinea l’importanza che “tutti i reattori europei siano sottoposti a stress test che ne verifichino la sicurezza, visto che molti sono vecchi di 25-30 anni”.
Un’altra annosa questione sono gli standard europei stabiliti dall’International Atomic Energy Agency (IAEA), validi ma non obbligatori in tutti gli Stati Ue. Il presidente della commissione Ambiente non ha dubbi: “Bisogna armonizzare gli standard in tutta l’Ue, se no si rischia il cortocircuito”. Anche per questo il commissario Ue all’Energia Günther Oettinger ha convocato per oggi un vertice straordinario tra i 27 ministri dell’Energia ed esperti del nucleare.
L’Unione europea prevede l’utilizzo del nucleare all’interno del mix energetico che la porterebbe entro il 2050 ad un’economia pulita al 100 per cento. Ma Leinen avverte: “In Europa ci sono reattori molto vecchi in tutti i paesi che non corrispondono più alle misure di sicurezza di oggi. Ci sono dei rischi che nessuno conosce”. La soluzione? Leinen si non si stanca di ripeterlo: “Rinnovabili e risparmio energetico”.