Le rivoluzioni in Tunisia, Egitto e Libia stanno causando un’invasione di immigrati in fuga dai loro paesi. La situazione peggiora particolarmente in un’Italia in prima linea, anche per il fatto che non siamo più in grado di delegare farisaicamente a Gheddafi i delittuosi respingimenti dei disperati. Nel frattempo il cosiddetto europarlamentare leghista Mario Borghezio vola a Lampedusa con Marine Le Pen per controllare la situazione.
La soluzione finale
Nell’eterna battaglia agli immigrati
ne hanno fatte i padan d’ogni colore,
da Fini e dal premiér ben aiutati
nel far leggi che al mondo fanno orrore.
Volevan travestirli da leprotti
nella Treviso dove Gentilini
le ronde dei padani nelle notti
invitava ala caccia ai clandestini.
“Li butteremo a mare a cannonate!”
gridavan nelle piazze i boss leghisti,
sapendo che con simili sparate
si conquistano i voti dei razzisti.
E, ahimé, ne han conquistati in quantità…
Fra il dire e il fare, poi, è risaputo,
il mare c’è di mezzo e l’altolà
da preti e cardinali è pervenuto.
Mani pulite ed anime dannate,
hanno i padan, con carità cristiana,
le stragi d’immigrati delegate
a Gheddafi, amico del Banana.
Adesso che con la rivoluzione
ha Gheddafi ben altro da pensare
per evitar la prossima invasione
van ricacciati i disperati in mare.
I migliori cervelli fra i padani
han trovato con Esteri e Difesa
la soluzion che salva gli italiani,
senza avere problemi con la Chiesa,
pur s’è un’arma di distruzion di massa,
all’Italia soltanto non preclusa:
far vedere Borghezio a chi oltrepassa,
incauto, l’arenil di Lampedusa.