Siamo governati da irresponsabili. La vicenda nucleare, all’indomani della tragedia giapponese, è il paradigma del profondo disprezzo per il bene comune da parte di Berlusconi e dei suoi fedeli seguaci. Solo poche ore fa i ministri Romani, Sacconi e lo stesso ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, difendevano a spada tratta la scelta di riportare il nucleare nel nostro Paese. Senza neanche le prudenze a cui pure richiamavano gli altri governi europei. Non sono bastate le parole del commissario Ue per l’ambiente, o la chiusura di sette centrali in Germania, né il dibattito che si è aperto a livello mondiale sull’esigenza di una pausa di riflessione. Sembrava che l’Italia avesse delle certezze che mancavano in altri Paesi. Era evidente il peso che la cricca del nucleare esercitava sui nostro governanti.
Ma quello che non è riuscito a fare il senso di responsabilità, o il principio di precauzione che dovrebbe sempre ispirare chi è chiamato al Governo di un Paese, è riuscito a farlo la paura di perdere le prossimi elezioni amministrative.
Il ministro per l’Ambiente in un clamoroso fuorionda, catturato dall’agenzia Dire, nel colloquio con il portavoce Buonaiuti e il ministro Tremonti, si è tradita e ha fatto comprendere come la pensa. “Basta, non possiamo perdere le elezioni per il nucleare. E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese“.
E’ evidente che non siamo davanti a un repentino cambiamento di opinione ma alla preoccupazione di compromettere il voto del prossimo maggio che vedrà oltre 11 milioni chiamati al voto, grandi città che dovranno eleggere nuovi sindaci e soprattutto la preoccupazione che, tenendo alta la tensione sul tema del nucleare, rischierebbero di perdere il Referendum di giugno.
Aspettiamoci nei prossimi giorni una nuova campagna mediatica per dimostrare la bontà del nucleare con metodi molto più soft.