“Basta con i processi in tv, questa volta Santoro ha passato il segno, ci vogliono regole precise, è ora di finirla…” Queste e altre urla hanno sempre accompagnato le puntate di Annozero dedicate alla giustizia o alle inchieste sui potenti, peccato che in tutte quelle trasmissioni ci fosse sempre tanto di contraddittorio, garantito persino dai deputati avvocati al servizio di Berlusconi.
Le stesse urla, e persino i richiami delle cosiddette Autorità di garanzia, non si sono sentiti e non si sentono quando accade il contrario, per esempio quando l’imputato Berlusconi processa in diretta tv o a colpi di videocassette i suoi giudici o addirittura interferisce sui processi in corso.
A dargli man forte c’è ora Giuliano Ferrara che, anche nella puntata di ieri sera, ha picchiato sulla testa dei magistrati, è intervenuto su processi in corso, ha pronunciato le sue sentenze, ha puntato il dito contro i gruppi editoriali ostili, e naturalmente a nessuno è venuto in mente di chiedere il contraddittorio, così come a nessuno è ancora venuto in mente di rispondere al giudice Ingroia che, in modo garbato, ha chiesto di sapere dove e come potrà mai rispondere ai suoi accusatori che lo hanno già condannato alla gogna perchè si è permesso di indagare su troppi delitti di mafia.
Il presidente di garanzia della Rai dirà qualcosa anche sui controprocessi in tv di Ferrara? La Commissione di vigilanza proporrà le conduzioni alternate anche per Ferrara? L’Autorità di garanzia ci ricorderà le regole sui processi in tv o quelle regole sono state scritte solo e soltanto per le trasmissioni che non piacciono al Cavaliere di Arcore?
Forse bisognerà prendere esempio dal direttore generale della Rai Masi che ha” eroicamente” deciso di querelare il Fatto per diffamazione e per stalking, sì proprio così, perchè questo giornale continua a criticarlo, anzi a infastidirlo, distraendolo dai suo compiti di istituto che, per altro, coincide quasi sempre con i voleri del suo editore unico di riferimento: il presidente del Consiglio del quale è stato anche il segretario generale a Palazzo Chigi.
Dal momento che Masi ha denunciato il Fatto per stalking perchè non presentiamo una controdenuncia contro quelli che interrompono le trasmissione con le loro telefonate? Contro i molestatori che vorrebbero sopprimere le trasmissioni amate da milioni di italiani?
Contro quelli, per fare un altro esempio, che hanno donato un milione di euro della Rai alla signora Michelle Bonev e non hanno mai ritenuto di fornire una spiegazione credibile?
In realtà questi signori vogliono oscurare tutto quello che non piace al capo supremo perchè il loro obiettivo è quello di oscurare la pubblica opinione, colpire i poteri di controllo per realizzare finalmente una repubblica presidenziale di segno autoritario a telecomando unificato.
Non dovremo dargli e darci tregua sino a quando i molestatori della pubblica quiete e della legalità repubblicana non saranno stati messi in condizione di non nuocere e di non infastidire più quanti ancora cercano di fare con dignità il mestiere del giudice o del cronista, due professioni ormai incompatibili con lo squallido spirito dei tempi.