Marystell Garcia Polanco, una delle Papi Girls

Una Marystelle Polanco disinvolta e sorridente si apre la gonna in una stanza di Arcore. Cinque ragazze in bikini ballano su un palchetto a Villa Certosa. Sono due delle immagini scattate dalle ragazze del bunga bunga nelle residenze di Silvio Berlusconi agli atti dell’inchiesta sul caso Ruby. Le foto ci sono, quindi. E danno un’idea di quello che erano quei festini che il premier continua a definire “cene eleganti”.

Tra le immagini pubblicate oggi da Repubblica, c’è anche una fotografia della Polanco insieme a Elena Morali all’interno di villa San Martino. E poi Elisa Toti al rientro da un soggiorno a Villa Certosa: sorride seduta sul sedile di un aereo privato. 32 anni, modella di buona famiglia, è lei che il 9 gennaio scorso confida alla madre che il Cavaliere, “quando ci siamo noi, fa le quattro tutte le notti, non dorme, sta tutta la notte con noi, una e un’altra”. La foto delle cinque ragazze in bikini è stata fatta con il cellulare della Toti. Così come altri due scatti che i tecnici informatici hanno recuperato nel suo portatile, nonostante lei li avesse già cancellati: due immagini del 7 gennaio 2009 a Villa Certosa con gruppi di ragazze, vestite di nero, che ballano.

E non ci sono solo fotografie nei telefonini delle ospiti di Berlusconi. Da quello di Imma, una delle gemelline De Vivo, spuntano due filmati. In uno, della durata di un secondo, “viene ripreso un atto sessuale completo, risultando impossibile identificare i soggetti interessati”, scrivono gli investigatori. Il secondo video, di cinque secondi, mostra una scena a carattere sessuale in cui si vede il volto della De Vivo e un uomo “non meglio identificato”. Non è chiaro se questi filati siano stati ripresi ad Arcore, ma “questa traccia video segna un punto cruciale – scrive Repubblica -. C’è la possibilità che davvero qualcuno abbia fatto filmati ad Arcore”.

Delle loro visite a casa del premier le ragazze parlavano spesso al telefono. Dalle intercettazioni vengono fuori gelosie, invidie. Il desiderio di partecipare a trasmissioni televisive. Il bisogno di essere tranquillizzate. Ecco cosa dice Lele Mora alla ex meteorina Barbara Guerra, che vuole partecipare all’Isola dei Famosi: “Ho parlato sia con Marano (ex presidente di Rai 2), perché stamattina mi ha chiamato anche Antonio e poi lui. Martedì vado giù, magari ti porto anche con me”.

Le ragazze del bunga bunga desiderano diventare star della tv. E poi ricevere dal premier soldi. Regali. Il Cavaliere le accontenta. Con le buste che dentro hanno fino a 20mila euro in contanti. Con le 100 collane costate 240mila euro. Con i bonifici che sul conto corrente di Berlusconi arrivano a 562mila euro. E con automobili. Sinora si sapeva di 13 vetture che sembrano essere costate 280mila euro. Adesso, secondo il Corriere della Sera, un rapporto della polizia giudiziaria depositato agli atti dell’indagine riguarda gli accertamenti su altre otto auto, per un valore di 160mila euro. Due sono di sicuro regali del Cavaliere, perché pagate con bonifici fatti nel 2008 dal suo conto: uno da 24mila euro per comprare una Mini Mini a una ragazza russa di nome Raissa e uno da 37mila per un’altra Mini Mini che va all’ucraina Marianna. Poi ci sono due Mercedes 180, una Mercedes classe A, una Toyota IQ, una Renault Megan e una Nissan Micra. Tutte pagate in contanti, per un totale di 100mila euro.

Intanto oggi è stato iscritto nel registro degli indagati il nome di Luca Risso, compagno Ruby e proprietario del locale notturno genovese ‘Fellini’ dove la ragazza si è esibita ancora minorenne in spettacolini hard. Pornografia minorile è il reato rubricato dalla procura di Genova nel fascicolo stralcio dell’indagine milanese su Nicole Minetti, Lele Mora e Emilio Fede. Il filone d’inchiesta riguarda due spettacoli organizzati al ‘Fellini’ che vedono protagonista una Ruby ancora minorenne.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

B.COME BASTA!

di Marco Travaglio 14€ Acquista
Articolo Precedente

Dopo Triggiano, Modugno. Il Pd pugliese
e la passione per i candidati indagati

next
Articolo Successivo

Riforma della giustizia, la protesta
dell’Anm. subito la mobilitazione

next