In una recente intervista l’Innominabile tenta di accreditarsi il ruolo di “Caritas quotidiana…”
Certamente per ragioni di delicata riservatezza, paga le cure e le necessità dei suoi beneficiati rigorosamente in contanti, prelevati con assegni intestati al suo contabile. Nel 2010, a fronte di prelevamenti medi mensili di un milione di euro, a dicembre, il mese della fiducia conquistata grazie ai voltagabbana, si rileva una punta di 2,5 milioni di euro. A pensar male si fa peccato, ma…
Il San Francesco della Brianza
“La Caritas io sono, quotidiana!
Pago le tasse all’Università,
il dentista per una bocca sana,
le cure per chi è in difficoltà.
Visa e bonifici non fan per me…,
preferisco gli assegni al ragioniere
che li trasforma in banca nei dané
che in contanti ai protetti faccio avere,
come benefattor son riservato.
Io non ho mai pagato le ragazze
come nel tribunal con l’avvocato
dimostrerò a quelle toghe pazze.
Non esiste battona che mi munga,
me la cavo con spille e farfalline
per far con le fanciulle il bunga bunga,
un passatempo ingenuo e molto fine.
Un quarto di milion per nove volte
ha in dicembre il mio servo prelevato?
Verso Natale sono state molte
le persone indigenti che ho aiutato.
Se qualcun dice con malignità
che la fiducia allora mi comprai
è un campion di assoluta falsità:
nessun parlamentare mai pagai,
nessun quattrino né per le signore,
che vengono con me sol per passione
né per il deputato e il senatore,
che lo fan per il ben della Nazione”.
E’ il solito bugiardo patentato
e ad ogni istante il naso gli si allunga,
visto che pur di Camera e Senato
con le zoccole ha fatto il bunga bunga.