No fly zone. Protezione dei civili, da subito, a Bengasi. Divieto di voli commerciali da e per la Libia. Rafforzamento dell’embargo d’armi. Sono questi gli elementi chiave contenuti nella risoluzione 1973 dell’Onu contro il regime di Gheddafi. Risoluzione che esclude esplicitamente una ”forza occupante” in Libia. Il testo chiede un immediato ”cessate-il-fuoco e la fine completa delle ostilità”.
No fly zone – La risoluzione vieta ”tutti i voli nello spazio aereo (…) con l’obiettivo di proteggere i civili”. Il divieto non si applica ”ai voli il cui unico obiettivo è umanitario”. Gli Stati, che ”potranno agire a livello nazionali o tramite organizzazioni regionali”, vengono autorizzati a mettere in atto la no fly zone. Le operazioni dei jet militari andranno intraprese ”dopo aver notificato la decisione al segretario generale (dell’Onu) e al segretario generale della Lega Araba”.
Protezione dei civili, ma no a “forza occupante” – Il testo autorizza l’uso di ”tutte le misure necessarie” per ”proteggere i civili e le aree civili popolate sotto minaccia di attacco in Libia, compresa Bengasi”, citata esplicitamente per permettere un intervento prima dell’arrivo delle forze di Muammar Gheddafi. Il Palazzo di Vetro dovrà essere ”informato immediatamente delle misure intraprese dagli Stati” a questo scopo. In questo passaggio un inciso esclude “una forza occupante” nel Paese africano.
Rafforzamento embargo e sanzioni – La bozza impone misure ancora più dure per fermare le armi che arrivano ai soldati di Gheddafi e ”al personale mercenario armato”, autorizzando ispezioni in ”porti e aeroporti, in alto mare, su navi e aerei”. Riguardo le sanzioni contro il regime, ci sono nuovi nomi rispetto a quelli contenuti nella precedente risoluzione 1970, approvata qualche giorno prima. In particolare, vengono inseriti l’ambasciatore della Libia in Ciad e il governato di Ghat (nella Libia del Sud), perché ”coinvolti nel reclutamento dei mercenari” da altri Paesi dell’Africa.
Banche bloccate e stop ai voli commerciali – Vengono bloccate una serie di entità finanziare libiche quali la Central Bank of Libya, la Libyan Investment Authority, la Libyan Foreign Bank, oltre che la Libyan National Oil Company. Tutti i voli di tipo commerciale da e per la Libia vengono vietati, esattamente come quelli militari, per fermare l’afflusso di denaro nelle casse del Colonnello o l’arrivo di nuovi mercenari.