Caro Beppe,
ci parli di energia pulita ormai da anni.
È da tempo il soggetto dei tuoi spettacoli ed è parte integrante del programma politico del Movimento 5 stelle.
Sei il primo a dirlo: siamo sull’orlo della catastrofe e non c’è più tempo da perdere.
Tu che sei un personaggio pubblico, popolare, incazzato, e credo per bene, potresti darci una mano pratica, molto concreta per aiutare questo Paese, noi e i nostri figli, ad uscire dal tunnel nucleare.
Oggi sei un opinion leader affermato e quello che voglio proporti qui credo che in Italia tu sia l’unico a poterlo fare.
Vogliamo in moltissimi l’energia pulita.
E saremo ancora più numerosi quando fra pochissimo si dovrà per forza spiegare cosa sono cesio e plutonio; e come mai Fukushima è arrivato in casa nostra nonostante si trovi dall’altra parte del pianeta; e che questo plutonio forse ci rimarrà in eredità per 24.000 anni (così dicono, visto che nessuno ha la possibilità di verificarlo davvero).
Siamo già in tanti a volere l’ecosostenibile.
Solo che nessuno sa come si fa, né quanto costa, chi chiamare, da chi farlo costruire, in quanto tempo. E che cosa cambierebbe fondamentalmente nelle nostra quotidianità; oltre alla possibilità di pagare di meno o di più, che siano bollette o costi di costruzione veri e propri.
Abbiamo bisogno di toccarla con mano l’energia pulita: dobbiamo costruire case prototipo e divulgare suggerimenti di risparmio. Subito, a livello nazionale, assieme.
In questo caso i 5 Stelle diventerebbero un mezzo; niente di più, niente di meno: siamo ben oltre la politica. Non è perché uno vuole un mondo ‘pulito’ che dovrebbe rinnegare le sue sensibilità.
L’Italia è vasta e lunga.
Come hai detto più volte – sostanzialmente – una casa pulita a Bolzano e un’altra a Gioiosa Ionica sicuramente non possono sfruttare gli stessi elementi per creare energia. Dunque ci vogliono più prototipi. Tra nord, sud, sole e vento, forse saranno tre, quattro, cinque? Io non lo so. Tu, penso di sì.
Ce la faresti ad individuare un pezzo di terreno per ogni prototipo?
Magari con l’aiuto di qualche Comune. Trovare quattro o cinque pezzettini di terra in Italia sicuramente è fattibile.
Non ti sto chiedendo di finanziare il progetto di tasca tua. Però sicuramente saresti la persona giusta per gestire una raccolta fondi nazionale che preveda un impegno da 1 a 5 euro a persona. Un cifra da raccogliere nelle piazze, nelle scuole, su Internet via paypal.
Coinvolgendo tutta la rete dei grillini – se c’è comunanza d’intenti – il progetto potrebbe funzionare alla grande.
Ogni casa ecosostenibile potrebbe diventare una specie di punto info, un museo vivo, costruita in diretta (piace molto la diretta…), con webcam – modello Grande Fratello. Facciamolo pure. Iniziative, risultati, vittoria.
Appuntamenti e volantini. Bisogna spiegare come fare, faccia a faccia, e illustrare le prospettive future. Magari formando qualche persona, mettendola a disposizione delle gente in piazza; esperti pronti a spiegare il perché e il come, per tutto il tempo che ci vorrà.
Io ho due bimbi, siamo in quattro: metto a disposizione i miei 4 euro. Un investimento per il futuro. Non solo per il loro, pure per il mio, e per quello dei figli che forse avranno un giorno. Magari.
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