E’ di nuovo allarme a Fukushima. Una colonna di fumo nero si è alzata dal reattore numero 3. I tecnici sono stati fatti allontanare subito dall’impianto nucleare. Poche ore prima era stato annunciato che grazie al fatto che quasi tutti i reattori della centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo, erano stati collegati a una linea elettrica esterna, nei prossimi giorni sarebbe potuto ripartire il sistema di raffreddamento. Intanto una nuova scossa di assestamento si è registrata vicino la centrale, ma senza nessun danno per l’impianto. Ma c’è un nuovo allarme: nella capitale giapponese sono stati riscontrati livelli di radioattività nell’acqua che sgorga dai rubinetti. Livelli troppo alti per il consumo dei neonati. Prosegue intanto il conteggio delle vittime: secondo l’ultimo bilancio della polizia, sono oltre 23mila fra morti accertati e dispersi. 9.301 i morti e 13.786 i dispersi. Gli sfollati superano il numero di 300mila. Intanto ci sono le prime stime dei danni economici dovuti al sisma. Potrebbe toccare i 25 mila miliardi di yen, quasi 220 miliardi di euro, il conto finale dei danni diretti e indiretti provocati dal terremoto dell’11 marzo. Cifre diffuse dal governo nipponico che ha valutato i costi della ricostruzione di abitazioni, fabbriche e infrastrutture e le conseguenze dei problemi energetici che hanno colpito il paese. Intanto la nube radioattiva oggi potrebbe arrivare sull’Europa. L’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”, avvisa che gli effetti della nube radioattiva dal Giappone sono attesi anche sull’Italia. La nube è attesa sul nord del Paese per questa sera, ma il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, rassicura: “Non si rilevano assolutamente rischi per le popolazioni”.

17.21 – Aiea: “Crisi nucleare ancora molto preoccupante”

Ci sono stati sviluppi positivi nella centrale nucleare di Fukushima rimasta danneggiata dal terremoto, ma la situazione rimane preoccupante. Lo ha detto l’Agenzia atomica internazionale (Aiea) oggi a Vienna. “Ci sono stati sviluppi positivi relativi alla disponibilità dell’energia elettrica…sebbene la situazione nel complesso rimane ancora preoccupante”, ha detto Graham Andrew, un alto funzionario dell’agenzia, in una conferenza stampa. Lo stesso ha poi riferito che le autorità giapponesi hanno detto alla Aiea che la quantità di percentuale radioattiva nell’impianto è in diminuzione.

15.56 – I pericoli per la salute arrivano dal cesio, ma è presto per fare previsioni

A preoccupare gli esperti per la salute delle persone, nel medio e lungo periodo, dopo l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima è il cesio-137 che ha una emivita (il tempo che caratterizza la stabilità di una sostanza) di 30 anni e può causare effetti nocivi. E’ quanto sostengono alcuni esperti che hanno provato a calcolare l’impatto sulla salute della popolazione, in un articolo su Nature online.
Per il cesio-137 “anche se ci sono bassi livelli di radiazioni nell’ambiente – afferma Steve Wing, epidemiologo della university of North Carolina – potrebbero essere significativi poichè le persone restano esposte per un lungo periodo”. Secondo gli esperti, però, “è troppo presto per dire quale sarà veramente l’impatto perché non possediamo stime di rischio per un evento come quello accaduto in Giappone”, aggiunge Jacquelyn Yanch, del dipartimento di scienze nucleari del Massachussetts Institute of Technology. Nei giorni successivi al terremoto e allo tsunami che hanno causato gli incidenti alla centrale, il rischio più alto proveniva dallo iodio-131, che può causare il cancro alla tiroide. Lo iodio-131, però ha un’emivita di 8 giorni e secondo gli esperti sarà sparito del tutto in pochi mesi.
Le preoccupazioni maggiori, inoltre, sono per i lavoratori che stanno ancora operando nelle centrali. Per proseguire le operazioni di emergenza, il governo ha fatto innalzare il limite ammesso di radiazioni da 100 millisievert a 250 millisievert all’anno, un valore considerato dal National Institutes of Health americano, come il valore più basso, a partire dal quale si presentano i primi sintomi di malattie da radiazioni.

14.52 – Ue: “In Europa non rilevati livelli più alti di radioattività”

Nell’Unione europea non sonostati rilevati livelli di radiazioni più elevati in seguito a quanto accaduto in Giappone. Lo ha precisato una portavoce della Commissione europea alle domande dei giornalisti sulle eventuali misure di precauzione da prendere, qualora dovesse arrivare anche in Europa una nube radioattiva. “In circostanze normali la misurazione avviene una volta al giorno e in questi tempi c’è l’obbligo di misurare ogni ora. Non ho alcuna indicazione che siano stati misurati livelli di radiazioni più elevati in Europa”, ha affermato la portavoce Marlene Holzner. Quanto ai prodotti alimentari importati dal Giappone nell’Ue, il portavoce del commissario Ue alla Salute John Dalli ha ribadito che la Commissione ha attivato una settimana fa il sistema di allerta rapida con la raccomandazione agli Stati membri di fare test sui generi provenienti dal Giappone. “C’è un regolamento del 1987, approvato dopo Cernobyl, che fissa tenori massimi autorizzati di fronte ad una crisi nucleare. Dunque, la base giuridica esiste”, ha ricordato Frederic Vincent precisando che se uno Stato membro rileva generi alimentari contaminati deve subito attivare il meccanismo Ue di allerta rapida.

13.30 – Difetto di costruzione in gabbia di contenimento del reattore 4

Uno dei reattori dell’impianto di Fukushima Daiichi aveva un difetto di costruzione nella gabbia di contenimento. A rivelarlo è un ingegnere che lavorò alla messa a punto della struttura in acciaio quattro decenni fa e che racconta di aver contribuito a tenere nascosto il difetto nel 1974 quando lavorava con un’unità di Hitachi. Il reattore, che Mitsuhiko Tanaka definisce “una bomba ad orologeria” era chiuso per manutenzione l’11 marzo scorso. “Chi sa cosa sarebbe potuto succedere se quel reattore fosse stato in funzione?”, ha dichiarato Tanaka che ha lasciato l’industria nucleare dopo il disastro di Chernobyl. “Non ho idea se avrebbe potuto resistere ad un terremoto come questo. Ha un reattore difettoso dentro”. Le denunce di Tanaka, che dice di aver portato all’attenzione del ministero del Commercio giapponese nel 1988 e raccontato in un libro due anni più tardi intitolato: “Perché il potere nucleare è pericoloso” sono riemerse dopo l’incidente a Fukushima. Il reattore numero 4 è stato investito dalle esplosioni e dall’incendio che ha avuto origine dalle unità vicine. Il portavoce di Hitachi, Yuichi Izumisawa ha detto che la società ebbe un incontro con Tanaka nel 1988 per discutere del lavoro fatto dall’ingegnere, chiamato a riparare il difetto nella gabbia, e concluse che non vi erano problemi per la sicurezza. “Da allora non abbiamo rivisto la nostra posizione”.

12.38 – Fazio: “Nessuna nube radioattiva sull’Italia”

Il rischio legato all’arrivo delle radiazioni dal Giappone “è zero”, perché “nessuna nube tossica sta raggiungendo l’Italia”. Lo ha assicurato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine del suo intervento agli Stati generali della tubercolosi. “Si tratta – ha ribadito il ministro – solo di correnti d’aria che contengono minime quantità di radioattività assolutamente non tossiche e non pericolose. Questo – ha aggiunto – è quello che pensano tutti gli esperti nazionali e internazionali che possono essere interessati dal passaggio di queste correnti d’aria. Quindi – ha ribadito – il rischio è zero”. Quanto alle importazioni di cibo dal Giappone, Fazio ha ricordato che “a ieri non c’erano state importazioni di cibo da quel paese successive all’11 marzo. In ogni caso, la situazione è sotto controllo e la sicurezza alimentare nel nostro paese è garantita”. Riguardo infine alla possibile produzione di ulteriori scorte di pasticche di iodio, il ministro ha affermato che “attualmente abbiamo in stock un milione di pasticche di iodio e – ha concluso – non prevediamo di produrne di più”.

12.02 – Nube sul nord Italia in arrivo stasera. Nessun rischio

Alcune masse d’aria debolmente contaminate da materiale radioattivo rilasciato a Fukushima dovrebbero passare oggi sulla Francia e proseguire per l’Italia, che dovrebbe essere sorvolata fra oggi e domani.
Lo afferma il bollettino quotidiano dell’agenzia francese per la sicurezza nucleare (Asn), che precisa che il livello di radiazioni potrebbe essere addirittura più basso del limite registrato dagli strumenti. “Non ci sono rischi per la salute – si legge in un comunicato dell’Asn – la radioattività potrebbe non essere nemmeno rilevabile dagli strumenti. Nessuna precauzione è consigliata, neppure per i soggetti più fragili”. L’istituto francese ha fornito una simulazione dell’andamento della ‘nubè basata sui dati meteorologici, secondo cui, dopo aver raggiunto la Francia, le tracce di radiazioni dovrebbero raggiungere il nostro paese fra oggi e domani, per diffondersi in tutto l’emisfero nord, sempre in concentrazioni minime, entro il 26 marzo.

11.45 – Gli Usa bloccano l’importazione di latte e verdure dal Giappone

Mentre le radiazioni dell’impianto nucleare di Fukushima incombono ancora sul Giappone, gli Stati Uniti decidono di bloccare l’importazione di alimenti dalle quattro prefetture nipponiche raggiunge dalle radiazioni, nel Nord-est del Paese. In particolare, la Food and Drug Administration ha annunciato lo stop all’import di latte fresco, verdura e frutta prodotti o lavorati nelle prefetture di Fukushima, Ibaraki, Tochigi e Gunma. La Corea del Sud potrebbe essere la prossima a prendere una decisione simile, bloccando l’arrivo degli alimenti ad alto rischio contaminazione, mentre la Francia ha chiesto alla Commissione europea di armonizzare i controlli sulla radioattività nei prodotti che provengono dal Giappone. Il Paese colpito dal peggior disastro nucleare dai tempi di Chernobyl nel 1986, dal canto suo, ammette di aver trovato radiazioni sopra la soglia di sicurezza in 11 tipi di vegetali nell’area colpita, oltre che nel latte e nell’acqua, ma assicura che non ci sono gravi pericoli e sollecita il resto del mondo a non reagire in modo ingiustificato.

11.37 – Radiazioni invariate dopo la colonna di fumo dal reattore 3

L’Agenzia per la sicurezza nucleare in Giappone ha chiarito che i livelli radioattivi sono invariati dopo la fuoriuscita di fumo nero dal reattore n.3 della centrale di Fukushima. Lo riferiscono i media nipponici.

11.22 – Scossa di assestamento vicino la centrale, nessun danno

Una scossa di assestamento di magnitudo si è verificata oggi nei pressi della centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Secondo l’agenzia Kyodo, che ha diffuso la notizia, non sono stati constatati ulteriori danni alla centrale, dove si sta cercando di riprendere sotto controllo sei reattori surriscaldati.

10.50 – Radioattività, a Tokyo sono 25 le ambasciate chiuse

Sono 25 i Paesi che hanno chiuso temporaneamente le ambasciate a Tokyo, per evitare che il personale rimanesse esposto a eventuali radiazioni dalla centrale di Fukushima. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, precisando che “otto rappresentanze si sono trasferite fuori Tokyo”, per lo più a Osaka, oppure si sono appoggiate ad altre sedi diplomatiche all’estero. “Le restanti”, ha continuato Matsumoto, “hanno lasciato a casa i dipendenti”. Il ministro ha precisato che il suo dicastero rimane comunque in contatto con tutte le rappresentanze e “fornisce accurate informazioni all’intero corpo diplomatico”. Tra gli Stati che hanno disposto la chiusura delle proprie ambasciate, limitandocisi a quelli europei, ci sono Germania, Svizzera, Finlandia, Croazia e Kosovo; altrettanto hanno fatto per esempio Bahrein, Libia, Kenya, Nigeria, Panama ed Ecuador. Gli Stati Uniti dal canto loro hanno autorizzato la “partenza volontaria” dei familiari dei diplomatici americani, con eventuale trasferimento in altre zone del Giappone. L’ambasciata italiana è invece rimasta regolarmente aperta, e anzi è stato rafforzato il personale nel consolato generale di Osaka.

10.27 – Nube sulla Russia, nessun aumento della radioattività

Nell’estremo oriente russo illivello di radioattività, anche sui prodotti importati dal Giappone, è ancora nella norma, ma sono state aumentate le centraline di controllo sui possibili effetti della nube radioattiva creata dall’incidente della centrale atomica giapponese di Fukushima. Lo hanno riferito fonti ufficiali russe citate da agenzie. Con un dato pubblicato stamattina e riferito all’1:00 ora italiana, l’Unità di crisi regionale per l’Estremo oriente russo ha segnalato valori tra “13 e 16 micro-roentgens l’ora” a fronte di livelli di radioattività naturale che “in questa zona sono di 30 micro-roentgen l’ora”. E’ stato annunciato anche un aumento da 610 a 630 dei punti mobili e fissi di rilevamento della radiottività, che viene misurata anche da aerei e navi. Le coste della Russia orientale, ad esempio nel caso della città portuale di Vladivostok o del sud della grande isola di Sakhalin, distano meno di mille chilometri da Fukushima. Il Capo medico sanitario russo Ghennadi Onishenko ha dichiarato che “per ora” non è stato registrato alcun caso di aumento di radioattività neanche in prodotti, merci e automezzi provenienti dal Giappone su navi che attraccano in sei porti e aerei che atterrano in sei scali.

09.41 – Diminuisce il fumo che esce dal reattore 3

Il fumo nero nero in uscita dal reattore numero 3 dell’impianto di Fukushima Daiichi sta diminuendo.

Del fumo nero si sta alzando dal reattore n.3 della centrale di Fukushima. I tecnici al lavoro nella zona sono stati evacuati. Lo ha riferito la Tepco, la società che gestisce l’impianto che aggiunge che non si conoscono al momento i dettagli di quanto accaduto. “Non sappiamo se la fumata proviene dall’edificio che ospita la turbina o dalla struttura di contenimento del reattore”, ha precisato un portavoce della Tepco. I dipendenti che sono stati evacuati dalla sala di controllo del reattore numero 3, dove proprio nelle ultime ore era stata riportata parzialmente l’elettricità. Per qualche ora la corrente elettrica e l’illuminazione è tornata in tutti e sei i reattori minacciati dalle conseguenze del sisma dell’11 marzo. Il rettore numero 3 è stato gravemente danneggiato da un’esplosione: è caricato con combustibile Mox, che è una miscela di combustibili riciclati e per questo ha un punto di fusione più basso.

07.03 – Nei prossimi giorni ripristino del raffreddamento a Fukushima

I sistemi di raffreddamento dei reattori nucleari giapponesi danneggiati l’11 marzo dal terremoto e dallo tsunami saranno rimessi in funzione “nei prossimi” giorni. Lo afferma l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare. I sei reattori della centrale di Fukushima che stanno immettendo nell’atmosfera particelle radioattive sono stati tutti collegati ad una fonte di energia esterna. I loro sistemi interni ancora non sono però stati rimessi in funzione per ragioni di sicurezza. L’Agenzia ha aggiunto che il sistema di raffreddamento del reattore n.3, ritenuto il più pericoloso perchè alimentato da un combustibile altamente radioattivo chiamato ‘mox’, potrebbe essere messo in funzione entro domani, giovedì. Il sistema più danneggiato è quello del reattore n.1. Attualmente, i reattori continuano ad essere raffreddati dall’ esterno, con idranti e pompe. Il portavoce dell’Agenzia Hidehiko Nishiyama ha detto in una conferenza stampa che l’ equipaggiamento elettrico interno alla centrale è stato trovato in condizioni “relativamente” buone.

06.59 – Radioattività nell’acqua di Tokyo, troppo alta per i bambini

Un portavoce del governo municipale di Tokyo ha detto all’agenzia che il livello di iodio radioattivo trovato nell’acqua della capitale, un enorme agglomerato urbano di 35 milioni di abitanti, eccede i limiti legali fissati per il consumo dei bebè. L’annuncio viene dopo che valori notevolmente alti di radioattività sono stati riscontrati in 11 vegetali prodotti nei pressi della centrale, che sorge 240 km a nord di Tokyo.

I tecnici della Tepco chiedono scusa agli abitanti evacuati dalla zona di Fukushima

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