20.29 – Tokyo, radiazioni killer. Il capo della Tepco piange

Il capo della Tokyo Electric PowerCompany responsabile della centrale di Fukushima è scoppiato in lacrime davanti ai giornalisti dopo che finalmente il governo giapponese ha ammesso che le radiazioni che fuoriescono dai suoi reattori sono potenti abbastanza per uccidere molti suoi concittadini. Il direttore della Tepco Akio Komiri, riporta oggi il britannico Daily Mail, ha lasciato una conferenza stampa singhiozzando dopo che la Nuclear and Industrial Safety Agency ha ammesso che il disastro di Fukushima ha raggiunto categoria 5, il livello che in base alla classificazione dell’Aiea può provocare “parecchie morti per radiazioni”. Per giorni esperti indipendenti avevano accusato il Giappone di aver minimizzato la portata del disastro che adesso è ufficialmente al livello dell’incidente di Three Mile Island in Pennsylvania nel 1979.

20.07 – Ministero della salute: “In 14 italiani rientrati tracce di iodio, ma no rischi per la salute”

Delle 14 persone di ritorno dal Giappone che si sono presentate a Careggi tra cui 10 componenti del Maggio Fiorentino, 11 hanno mostrato piccole tracce di iodio 131, quantità che, secondo gli esperti di Careggi, non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista clinico. “Le dosi rilevate – spiega il professor Giampaolo Biti direttore della radioterapia di Careggi – sono inferiori di un migliaio di volte a quella che viene somministrata giornalmente nelle migliaia di pazienti che in tutto il mondo sono sottoposti all’esame della tiroide con scintigrafia (30 microCurie) ed almeno centomila volte inferiore alle somministrazioni di iodio 131 effettuate a scopo terapeutico per ipertiroidismo (5 milliCurie). E la letteratura internazionale consolidata da oltre mezzo secolo non ha mai osservato in coloro che sono stati sottoposti a indagini sulla tiroide od a terapie per ipertiroidismo effetti collaterali gravi o tumori radio indotti. Queste quantità si riducono progressivamente, fino a sparire nel giro di 120 giorni”. 19.17 – Esperto nucleare: “Difficile seppellire Fukushima”

Chiudede i reattori in un sarcofago di cemento armato e seppellirli è “un’operazione abbastanza difficile che fu adottata nell’impianto di Chernobyl nel 1986 tamponando l’impatto negativo dell’incidente nucleare”: lo ha sottolineato ad AgiChina24 Nicola Pirrone, ingegnere nucleare e direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr. Nel caso di Fukushima, “la scarsa agibilità dell’impianto dettata dagli alti livelli di radioattività potrebbe compromettere l’operazione e mettere a repentaglio l’incolumità dei 150 operai giapponesi che hanno deciso di sacrificare le loro vite per alzare il livello dell’acqua nelle vasche dove viene conservato il combustile nucleare”, ha spiegato.

18.45 – Marcegaglia: 2Ragionare, ma senza panico”

Sul nucleare bisogna ragionare in maniera “razionale” e non in base al panico. Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine di un incontro sulle energie rinnovabili al ministero dello Sviluppo economico. “Bisogna capire cosa sta succedendo in Giappone e cosa si definirà a livello europeo – ha aggiunto conversando con i giornalisti -. Comprendiamo la preoccupazione dei cittadini e del governo ma l’importante è non prendere decisioni di politica energetica che valgono per il lungo periodo, in base al panico del momento. E’ giusto invece ragionare in modo razionale”.

19.00 – Idv, domani manifestazione in piazza Navona per lancio referendum

Si apre domani a piazza Navona la campagna referendaria dell’Italia dei Valori. A partire dalle 14.30 artisti, intellettuali, esponenti della cultura, dell’università, della ricerca e della società civile, politici parteciperanno alla manifestazione organizzata dall’IdV per promuovere i quesiti referendari contro il nucleare e il legittimo impedimento. “Scendiamo in piazza per difendere l’ambiente, l’acqua come bene comune e l’articolo 3 della Costituzione che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge”, ha spiegato il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che domani concluderà la kermesse. Alla manifestazione, condotta da Beatrice Luzzi, parteciperanno Bruno Tinti, ex magistrato e giornalista, il fisico Giorgio Parisi, il presidente del Wwf, Stefano Leoni, la scrittrice e giornalista Lidia Ravera, l’attrice Franca Valeri, Lucio Manisco, giornalista ed ex parlamentare, Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, il cantautore Enzo Avitabile, i cabarettisti Andrea Rivera e Francesco De Carlo, i gruppi Akuna Matata, Etoilengewel e Enrico Capuano. Alle 18 è previsto l’intervento di Antonio Di Pietro. Sono attesi, inoltre, i contributi video di Dario Fo, Marco Travaglio, Giobbe Covatta e Mario Tozzi. Oggi, intanto, a partire dalle 18, artisti e giovani dell’IdV animeranno le strade del centro storico di Roma con una serie di flash mob per promuovere l’evento di piazza Navona. Domani, invece, saranno allestiti mille banchetti in tutto il territorio nazionale che distribuiranno materiale informativo sui quesiti referendari. La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming da www.italiadeivalori.it e dal blog antoniodipietro.it. Per conoscere tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.sireferendum2011.it.

18.11 – Tsunami, l’onda misurava 23 metri

Lo tsunami che ha devastato le coste del nord est del Giappone dopo il violento sisma dell’11 marzo, ha raggiunto un’altezza di almeno 23 metri, secondo uno studio citato dal quotidiano Yomiuri Shimbun. L’Istituto di ricerca su porti e aeroporti giapponese ha misurato a Ofunato, nella prefettura di Iwate, l’onda che ha cancellato dalla carte geografiche interi paesi con il sistema Gps e altri strumenti. Il giornale ricorda che nel 1986 il più forte tsunami mai scatenatosi in seguito ad un terremoto in Giappone è stato misurato in 38,2 metri. L’11 marzo sono stati inghiottiti dalle acque almeno 400 km quadrati, ma tale cifra potrebbe essere rivista al rialzo dopo l’esame delle rimanenti foto aeree delle zone disastrate.

17.50 – Aiea: “Situazione a Fukushima sempre grave, ma stabile”

La situazione alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone continua a essere grave ma è stabile, secondo quanto indicato dall’Aiea a Vienna. Le maggiori preoccupazioni le destano i reattori dall’1 al 4, mentre di positivo va riscontrato il fatto che i soccorritori sono riusciti a pompare acqua nei contenitori dei reattori.

17.04 – Vigili del fuoco spruzzano liquido refrigerante su reattore

Al via un nuovo tentativo per contenere la crisi alla centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi. I vigili del fuoco hanno iniziato a spruzzare liquido refrigerante su uno dei reattori dell’impianto, rende noto l’agenzia di stampa Kyodo News.

16.28 – Aiea, lunedì si riunisce board agenzia

Il board dell’Aiea, il consiglio dei 35 governatori dell’Agenzia atomica internazionale, si riunirà in seduta straordinaria lunedì prossimo per ascoltare il rapporto del direttore generale Yukiya Amano sulla sua visita in questi giorni in Giappone a seguito della crisi provocata dal terremoto e lo tsunami alla centrale nucleare di Fukushima. In un comunicato, l’Aiea informa che il consiglio “si riunirà nella sua sede a Vienna” lunedì mattina e che Amano informerà gli stati membri sull’emergenza nucleare in Giappone, al rientro dalla sua visita nel Paese (17-19 marzo).

16.09 – Sondaggio Panel Data, solo il 22% degli italiani è favorevole al nucleare

Dopo il terremoto in Giappone cala sensibilmente in Italia la percentuale di favorevoli al nucleare: i consensi, infatti, scendono dal 40,5% del 2010 al 22% degli ultimi giorni. La quota di favorevoli, poi, scende al 16% di fronte alla prospettiva che una centrale nucleare possa sorgere nelle vicinanze della propria abitazione. Il referendum indetto per giugno potrebbe fermare il percorso verso l’utilizzo dell’energia nucleare anche nel nostro Paese intrapreso dal Governo: ad oggi, il 58% degli intervistati, sostanzialmente tutti contrari al nucleare, dichiara che andrà a votare. Sono questi gli elementi principali emersi da una indagine di Panel Data di Padova su un campione di 800 cittadini italiani.

15.42 – Galan: “Dramma Giappone induce a riflessione”

”Un’amministrazione seria decide con razionalità, ma non può non tenere conto dei sentimenti e dell’emotività dei cittadini. Certamente la drammatica vicenda del Giappone ci induce a riflettere”. Lo afferma il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan entrando al ministero dello Sviluppo economico per l’incontro con banche e imprese sulla revisione degli incentivi alle fonti rinnovabili.

15.19 Oms: “Non necessarie restrizioni ai voli aerei”

Non è necessario imporre alcuna restrizione ai voli aerei per il Giappone per proteggere la sanità pubblica, a parte l’area con raggio di 30 chilometri intorno alla centrale nucleare di Fukushima. Secondo Herbet Puempel, dell’Organizzazione mondiale della Sanità, a meno di cambiamenti nella situazione di emissione di radiazioni dall’impianto, non ci sono ragioni per vietare voli aerei. Una posizione confermata anche dal portavoce dell’Oms, Gregory Hartl, che ha precisato come a Tokyo “la radioattività sia leggermente aumentata, ma resta al di sotto del livello di rischio per la salute”. Al momento è considerato “piccolo” il livello di rischio per la salute oltre un raggio di 30 chilometri intorno alla centrale.

15.14 – Intervento Bce per indebolire yen stimato in 5 miliardi

L’intervento odierno della Bce per indebolire lo yen, nell’ambito dell’azione congiunta del G7, è stimato in 5 miliardi di euro. Lo sostiene James Pearson, numero uno del trading valutario di Nomura Securities International a Londra. L’intervento della Bce sarebbe avvenuto attraverso l’acquisto di euro in yen. Anche per questo la moneta europea, che attualmente è valutata 114,47 yen, in mattinata è schizzata fino a un massimo di giornata di 115,50 yen.

15.12 – Aiea, riunione straordinaria a Vienna lunedì

L’Aiea, l’agenzia atomica internazionale, terrà una riunione di emergenza sulla tragedia in Giappone lunedì prossimo a Vienna. Il direttore generale Yukiya Amano, partito ieri per il paese asiatico e di ritorno domani, relazionerà in quell’occasione gli altri membri dell’organizzazione. La riunione inizierà alle 11.00 e durerà un solo giorno.

15.11 – Madrid invia aereo per evacuare spagnoli

Il governo di Madrid ha deciso l’invio di un aereo in Giappone per evacuare i cittadini spagnoli che vogliono lasciare il paese, ha indicato il vicepremier Alfredo Rubalcaba. L’aereo, “un jumbo con 450 posti” lascerà la Spagna “nelle prossime ore”, e rientrerà dal Giappone domenica, ha precisato il ‘numero 2’ del governo del premier Josè Luis Zapatero. Circa 2mila spagnoli vivono in Giappone: circa 300 per ora hanno manifestato il desiderio di lasciare il paese, ha aggiunto il vicepremier.

15.09 – Oms: “Viaggi senza restrizioni”

L’Organiazzione mondiale della sanità (Oms) non intende per ora emettere avvisi di restrizioni ai viaggi in Giappone.Fatta eccezione per la zona intorno alla centrale nucleare di Fukushima, “da un punto di vista di sanità pubblica, non vi è motivo di non viaggiare” verso Tokyo o in Giappone, ha detto un portavoce dell’Oms oggi a Ginevra. Ma ogni individuo valuterà la situazione come ritiene meglio e in base ai suoi criteri, ha aggiunto il portavoce Gregory Hartl facendo riferimento alla crisi alla centrale nucleare di Fushima Daiichi.

14.59 – Omm: “Radioattività solo zone bassa atmosfera”

L’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ha affermato di non aver osservato radioattività nelle zone alte dell’atmosfera in seguito all’incidente nucleare in Giappone, ma solo nelle zone molto basse. “E’ una situazione totalmente diversa da quello che è successo in Ucraina, a Cernobyl, quando ci fu un grande incendio sul sito che ha trasportato il materiale radioattivo nelle zone alte del’atmosfera, che ha consentito un’ampia distribuzione della radioattività”, ha detto Herbert Puempel, capo della divisione capo della divisione meteorologica aeronautica dell’Omm. Sull’attuale situazione in Giappone, invece, “tutte le informazione in nostro possesso indicano che il rilascio è limitato alle zone molto base dell’atmosfera”, ha detto Puempel. Per l’esperto, nell’attuale situazione non vi è motivo di temere per i viaggi aerei internazionali.

14.22 – Agenzie tagliano rating Tepco

Le agenzie internazionali Moody’s e Standard and Poor’s annunciano il taglio di due note del rating a lungo termine della Tepco, la compagnia nipponica che gestisce l’impianto nucleare di Fukushima. La mossa, spiega Moody’s, riflette il grave impatto legato al terremoto e allo tsunami e  “potenziali massicci costi” ad esso legati, nonché l'”impatto negativo sulle condizioni finanziarie e sul profilo del credito” della società. Il rating di Moody’s passa da ‘Aa2’ ad ‘A1’ e resta sotto osservazione per un possibile downgrading. Standard and Poor’s ha preso un’iniziativa analoga, riducendo il rating di Tepco da ‘A+’ ad ‘A-1′. L’agenzia ritiene che le “prestazioni operative continueranno a deteriorarsi e che ci vorrà molto tempo prima di una ripresa”. Inoltre stima una riduzione del 25% della capacita’ di generare energia di Tepco, a causa dei numerosi impianti finiti fuori uso nei pressi di Fukushima.

14.21 – No rischi immediati di contaminazione, ma in Cina è panico

L’aria e le acque marittime cinesi “non corrono rischi immediati di contaminazione” in seguito alle esplosioni della centrale nucleare giapponese di Fukushima, ma nelle ultime ore si sono registrati episodi di panico in diverse zone del paese, e ieri la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Jiang Yu ha chiesto alle autorità nipponiche di condividere le informazioni sulla crisi “in maniera tempestiva e precisa”. Come si legge su AgiChina24, la Cina, frattanto, ha deciso di sospendere i piani per la costruzione di nuove centrali nucleari e le autorità i Pechino hanno ordinato di verificare le misure di sicurezza dei 13 reattori esistenti e dei 27 in fase di costruzione. Gli ultimi bollettini risalgono alla tarda giornata di giovedì e non mostrano alcun segnale di livelli di radioattività oltre i normali livelli nell’aria di 41 diverse città cinesi. “Nei prossimi tre giorni il fallout radioattivo interesserà principalmente le acque al largo di Fukushima – si legge in un comunicato del Centro nazionale per le Previsioni ambientali marittime di Pechino – e gli agenti contaminanti, che precedentemente avevano raggiunto la costa a nordest di Tokyo, si sono mossi verso est con le correnti”. I supermercati di numerose città cinesi, tuttavia, hanno esaurito ieri le scorte di sale in seguito all’onda di panico che si è diffusa dalla provincia costiera dello Zhejiang in altre zone, quali la ricca provincia industriale del Guangdong, e persino nella capitale Pechino e nella città di Chongqing, che dista migliaia di chilometri dalla costa. La corsa agli acquisti è motivata dalla voce, peraltro infondata, secondo la quale il sale addizionato di iodio sarebbe utile per prevenire le radiazioni.  Si sono registrati anche acquisti record di generi di prima necessità. La Commissione Nazionale per le Riforme e lo sviluppo ha diffuso ieri d’urgenza una nota con la quale invita le autorità locali a contrastarle voci sulla scarsità di generi alimentari e sulla necessità di rifornirsi di scorte di generi di prima necessità. La Commissione ha reso noto che sta lavorando con tutte le autorità competenti per mantenere stabile il livello dei prezzi.

13.43 – Ehp: “Ancora alto il rischio tumori in superstiti Chernobyl”

Non sono bastati 25 anni per far diminuire il rischio di tumore nelle persone che abitavano vicino alla centrale di Chernobyl al momento dell’incidente. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Environmental Health Perspectives la probabilità che si contragga il cancro della tiroide è ancora uguale ai giorni successivi al disastro. Lo studio, condotto dal National Institute of Health americano, ha esaminato 12.500 persone che avevano meno di 18 anni al momento dell’incidente, misurando due mesi dopo i livelli di Iodio-131 nella loro tiroide. Nei 22 anni successivi 65 persone hanno avuto una diagnosi di cancro alla tiroide, e la probabilità è risultata doppia per ogni gray (unità di radiazione assorbita) misurato nei pazienti. “Non abbiamo trovato nessuna evidenza nel corso dello studio che indicasse una decrescita nel tempo del rischio di tumore – hanno scritto i ricercatori – quello che abbiamo osservato è che l’assorbimento delle radiazioni da Iodio-131 è proporzionale al rischio del cancro, che non sembra abbassarsi con il tempo”. Secondo gli esperti la prima diminuzione del rischio di verifica dopo 30 anni dall’esposizione, ma a 40 anni questo è ancora più alto del normale.

13.32 – Ue pronta a dare assistenza tecnica per centrali

L’Unione europea è pronta a fornire assistenza tecnica, “se il Giappone lo richiederà”, per le operazioni di raffreddamento dei reattori nucleari. Lo ha detto la portavoce del commissario Ue all’energia Gunther Oettinger. La portavoce ha spiegato che ci sarà bisogno di circa un anno di lavoro, dato che è stabilito in 357 giorni il tempo di raffreddamento. “Vogliamo essere pronti nel caso ci sia richiesto aiuto e se necessario forniremo personale”, ha aggiunto Marlene Holzner. Lunedì prossimo, in occasione della riunione dei ministri Ue dell’energia, ha riferito ancora la portavoce, il commissario Oettinger proporrà ai ministri di fornire al Giappone “assistenza in maniera coordinata, se verrà richiesta”, non solo con personale ma anche con macchinari.

13.23 – Università francesi richiamano studenti

Le università francesi richiamano gli studenti, i docenti ed i ricercatori, circa 350 persone, che si trovano ancora in Giappone. A “raccomandare vivamente” il  rientro in patria è la Conferenza dei presidenti delle università (CPU), che rappresenta gli 83 atenei del Paese. Il CPU consiglia agli studenti e al personale universitario di utilizzare “tutti i mezzi logistici messi a loro  disposizione” per lasciare il Giappone, a causa del rischio  nucleare. Il ministero dell’Insegnamento superiore ha già fatto sapere che “agevolerà”’ il rientro degli universitari ed il  loro reinserimento negli atenei.

13.21 – Finlandia sposta ambasciata da Tokyo a Hiroshima

Di fronte alla minaccia nucleare, il governo finlandese ha deciso di spostare l’ambasciata dalla capitale giapponese a Hiroshima. Si tratta, ha sottolineato il ministero degli Esteri di Helsinki, di una misura precauzionale dovuta all’incertezza delle condizioni di sicurezza nella capitale. Sulla stessa linea si sono mosse ieri anche le rappresentanze di Germania e Austria, che sono state trasferite a Osaka. Restano invece aperte a Tokyo le ambasciate di Francia, Gran Bretagna e Svizzera e quella italiana.

13.20 – Puppin, politecnico di Milano. “Sarcofago unica soluzione, ma praticamente impossibile”

Al punto in cui è la situazione nella centrale nucleare di Fukushima, un sarcofago di cemento armato che ricopra tutto come fu fatto a Chernobyl è a questo punto l’unica soluzione, ma “è una soluzione quasi impossibile”. E’ il parere di Ezio Puppin, ingegnere nucleare al Politecnico di Milano. “A Chernobyl”, ricorda Puppin, “misero un sarcofago che pesa 100.000 tonnellate e che ha gia’ fessure e crepe. Inoltre visto il peso sta sprofondando nel terreno. Insomma, e’ instabile e li’ dovevano ricoprire solo un reattore, mentre a Fukushima sono almeno quattro”. Si tratterebbe, dal punto di vista ingegneristico, “di un’operazione senza precedenti per quantita’ di cemento impiegato e di metri quadri da ricoprire, un lavoro ciclopico al confronto del quale la piramide di Cheope e’ uno scherzetto. Le uniche opere paragonabili sono le grandi dighe, e ci vogliono degli anni”.

13.13 – Ecco i centri di controllo per chi rientra dal Giappone

Per gli italiani al rientro dal Giappone dopo il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo, ecco l’elenco dei centri di riferimento individuati dalle Regioni, in grado di prestare ove necessario assistenza ai cittadini italiani o stranieri che, provenienti dal Giappone, volessero sottoporsi a controlli a seguito dell’emergenza radiazioni. La lista, che verrà aggiornata non appena perverranno ulteriori individuazioni da parte di altre Regioni, è stata pubblicata sul sito del ministero della Salute.
Emilia Romagna: Ospedali Riuniti di Parma; Ospedale S. Orsola-Malpighi di Bologna, Ospedale Bufalini di Cesena.
Lazio: Azienda ospedaliera San Camillo di Roma; Policlinico universitario A. Gemelli di Roma; Azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma; Policlinico Umberto I di Roma; Istituti fisioterapici ospitalieri (Ifo) di Roma.
Liguria: Azienda ospedaliera universitaria S. Martino di Genova; Ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova.
Lombardia: Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano; Ospedale di Circolo Macchi di Varese; Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (Varese); Ospedali Riuniti di Bergamo; Spedali Civili di Brescia; Istituti ospitalieri di Cremona.
Toscana: Azienda ospedaliera di Careggi di Firenze; Azienda ospedaliera universitaria Pisana – Presidio ospedaliero Santa Chiara di Pisa.
Valle d’Aosta: Ospedale regionale Umberto Parini – Servizio Radiologia, viale Ginevra, 3.

12.59 – Ponte aereo per aiuti umanitari

Prende il via da oggi un ponte aereo di aiuti umanitari dall’Unione europea verso il Giappone. Lo ha riferito il portavoce della commissaria Ue agli aiuti umanitari Kristalina Georgieva. Sempre oggi, ha aggiunto il portavoce Raphael Brigandi, si recheranno in Giappone 15 esperti europei della protezione civile per organizzare l’aiuto con i partner locali e con la Croce rossa internazionale. Gli Stati membri hanno mostrato una grande disponibilità e sono arrivate diverse offerte, ha spiegato il portavoce. In Giappone verranno inviate tende, sacchi a pelo e gruppi elettrogeni.

12.34 – Aiea: “Anche generatore diesel per raffreddare”

Accanto agli idranti e aglielicotteri, per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima, viene impiegato ora anche un generatore diesel, secondo quanto reso noto dall’Aiea a Vienna nel suo ultimo aggiornamento, stamane, sull’impianto giapponese accidentato. Un generatore di emergenza nel reattore 6 pompa acqua nelle vasche di raffreddamento del combustibile usato dei reattori 5 e 6, dove la temperatura è in aumento. Secondo l’Aiea, i tentativi ieri di abbassare la temperatura nelle vasche hanno dato scarsi risultati: in quella del reattore 5 era salita da 64,2 gradi a 65,5, mentre in quella del reattore 6 era leggermente scesa da 62,5 gradi a 62. La temperatura normale nelle vasche di raffreddamento dovrebbe essere di 25 gradi celsius.

12.30 – Tepco: “Domani forse corrente in reattori 1, 2 e 4”

I tecnici potrebbero riuscire a ripristinare la corrente elettrica nel reattori 4 della centrale di Fukushima n 1 domani mattina. Lo ha detto Tepco, la società che gestisce la centrale danneggiata. In precedenza, l’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare aveva parlato della possibilità di ripristinare la corrente nei reattori 1 e 2 domani mattina.

12.25 – Naoto Kan: “Ci riprenderemo”

La crisi nucleare in Giappone“rimane molto grave” ma “il Giappone si riprenderà”. Lo ha affermato oggi il primo ministro Naoto Kan. ”Ricostruiremo il Paese dalle rovine”, ha proseguito, aggiungendo che lui stesso “come cittadino”, “lavorerà duro” per la rinascita del Giappone. “Dopo la Seconda Guerra Mondiale abbiamo avuto una miracolosa crescita economica grazie agli sforzi del popolo giapponese. Ed è così che la nazione giapponese è stata ricostruita”, ha detto il premier Kan. Il primo ministro ha sottolineato che tutti i cittadini devono “essere uniti, lavorare mano nella mano e cercare di capire cosa ognuno possa fare per il Paese”. Rivolgendosi ai quasi 600mila sfollati sistemati in rifugi di fortuna senza energia, cibo e medicine, Kan ha detto di sapere che soffrono, che la situazione è difficile, e ha promesso che il governo fornirà loro tutto il necessario per riprendere una vita normale. “Dobbiamo essere forti e convinti che ci riprenderemo, non ci possiamo permettere di essere pessimisti”, ha proseguito il premier.

12.22 – Tsunami ha inondato 400 chilometri quadrati

Sono in tutto almeno 400 i chilometri quadrati di terreno inondati dallo tsunami di venerdì scorso, generato dal disastroso terremoto di magnitudo 9,0: lo ha reso noto l’Autorità Geo-spaziale giapponese, sulla base dell’analisi delle fotografie aeree e satellitari realizzate nel nord-est del Paese. Tuttavia mancano ancora analoghi rilevamenti su una superficie pari al 20 per cento di quella investita dall’onda anomala, per cui il dato è destinato a crescere ulteriormente. Anche così, ha fatto comunque notare l’istituto specializzato, si tratta del più vasto impatto mai avuto in Giappone da uno tsunami.

12.07 – Cappellacci vs Hack: “Sardegna dice no al nucleare, ha già dato” (v. 10.13)

I fautori del nucleare propongono sempre che le centrali siano realizzate molto lontano da casa loro. Nessuno di loro chiede di farlo a pochi chilometri dal proprio cortile. Questo è un fatto sintomatico e rivelatore, che ci convince ancora di più della nostra contrarietà”. Così il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha commentato le dichiarazioni dell’astrofisica Margherita Hack, favorevole al nucleare, per la quale è necessario scegliere zone sicure, come la Sardegna. “La Sardegna non vuole le centrali nucleari. E’ una scelta consapevole, fondata su motivazioni forti e profonde, non certo sull’emozione suscitata dagli eventi avvenuti in Giappone. La nostra Isola – ha sottolineato Cappellacci – ha imboccato con decisione un’altra strada: quella della green-economy, delle energie rinnovabili, di un modello di sviluppo compatibile con il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico. Inoltre la Sardegna ha già pagato un forte tributo alla ragion di Stato, sacrificando ad essa alcuni dei suoi angoli più suggestivi. Abbiamo già dato e non intendiamo sopportare ulteriori privazioni. Anzi, poiché sono mutate le condizioni che in passato hanno permesso di far aggravare sulla nostra terra servitù militari e pesi di altro tipo, la Sardegna chiede un ridimensionamento delle stesse. In terzo luogo non è accettabile che col pretesto di una presunta maggiore sicurezza, si pensi di rifilare ad altri le centrali nucleari. L’unica sicurezza che verrebbe maggiormente garantita in questo modo, infatti, sarebbe quella di chi si trova dall’altra parte del mare. La professoressa Hack potrà spendere le sue argomentazioni scientifiche con i suoi vicini di casa. In Sardegna abbiamo già scelto”.

11.47 – Governo giapponese: “Enormità disastro ha rallentato reazione”

Il governo giapponese è stato travolto dall’enormità del disastro che ha colpito il Giappone la settimana scorsa e per questo la reazione al terremoto e allo tsunami è stata rallentata. Lo ha detto il portavoce dell’esecutivo Yukioi Edano, secondo quanto riportato dalla Bbc.

11.36 – A Fiumicino controlli su cibi importati

Sono in corso anche all’aeroporto diFiumicino i controlli sui prodotti di origine animale e vegetale in arrivo dal Giappone, colpito dal terremoto che ha provocato una grave fuga radioattiva nella centrale atomica di Kukushima. Nello scalo romano le ispezioni, in base alle nuove disposizioni del ministero della Salute, vengono effettuate all’interno della Cargo City – la città delle merci aeroportuale. Sotto osservazione tutti i carichi di alimenti dal Giappone (prodotti ittici, caviale, soia, alghe, tè verde), confezionati dopo l’11 marzo, giorno del sisma e dello tsunami. Le importazioni di tali merci a Fiumicino – fanno notare negli uffici di sanità aerea  – sono peraltro alquanto limitate. Il blocco della merce, secondo le disposizioni previste dal decreto ministeriale, può durare uno, al massimo due giorni, per consentire agli esperti di analizzare i prodotti a rischio. I campioni prelevati per le analisi, infatti, vengono inviati ai laboratori, nel caso di Fiumicino all’istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana con sede a Roma.  Non esiste, invece, nessun limite di importazione per quanto riguarda i prodotti per i quali esiste la certificazione di confezionamento prima dell’11 marzo.

11.13 – Aiea misurerà radioattività a Tokio

L’Aiea, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, intraprendera’ in giornata la misurazione dei livelli di radioattività a Tokyo, allo scopo di rassicurare la popolazione della capitale nipponica: lo ha annunciato il direttore generale dell’agenzia Onu, Yukiya Amano, in visita nel natio Giappone. “Auspichiamo che questa iniziativa contribuirà a rassicurare l’opinione pubblica giapponese”, ha dichiarato Amano, citato dall’agenzia di stampa ‘Jiji’, “trattandosi di un’autorità internazionale che effettuerà i propri rilevamenti parallelamente a quelli condotti dal governo del Giappone”

11.08 – Ambasciata Italia a Tokio rimane aperta

Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha dato istruzione di mantenere comunque aperta l’Ambasciata d’Italia a Tokyo.
Con tale decisione politica il governo italiano intende inviare un segnale di profonda amicizia nei confronti del Giappone, paese amico e membro del G8, cui l’Italia augura di superare con l’abituale coraggio e determinazione il difficile momento attuale e per la cui ripresa l’Italia offre fin da ora il proprio sostegno. Tale scelta è motivata, inoltre, dalla necessità di continuare a garantire la massima efficacia nell’assistenza ai connazionali presenti nella regione metropolitana della capitale giapponese. L’Ambasciatore d’Italia, Vincenzo Petrone, rimane a Tokyo. Rimane operativo anche il presidio della cellula di crisi che l’Ambasciata ha istituito all’aeroporto di Tokyo Narita per favorire il deflusso degli italiani che dovessero lasciare il Giappone con compagnie diverse da Alitalia e che volano ancora da quell’aeroporto. Stesso presidio è in funzione presso l’aeroporto internazionale di Osaka.

10.48 – Testa: “Incidente Giappone molto grave”

Sarebbe davvero “sciocco far finta di niente” dopo l’incidente nucleare in Giappone, un incidente “molto, molto grave” ed il “governo italiano sta facendo quello che sta facendo tutta l’Europa, una riflessione per capire bene cosa sta succedendo”. Lo ha affermato il presidente del Forum Nucleare Italiano, Chicco Testa, parlando ai microfoni de “La telefonata”, la rubrica di Maurizio Belpietro in onda all’interno di Mattino Cinque, su Canale 5. Testa ha aggiunto che l’Europa deve trovare le soluzioni perché non possiamo rinunciare all’energia atomica. E, guardando all’Italia, l’ex ad di Enel ha sottolineato che davanti al mondo, se non riusciamo a gestire i rifiuti a Napoli non siamo credibili nel gestire il nucleare. Il problema, ha affermato ancora Testa, è della credibilità bipartisan della nostra classe dirigente politica e istituzionale.

10.47 – Altri 3mila miliardi di yen per stabilizzare mercati

La Bank of Japan (BoJ) ha decisoun’ulteriore iniezione di liquidità di 3.000 miliardi di yen (37 miliardi di dollari) nel sistema finanziario del Paese per calmare il mercato. Sale così a 37.000 miliardi di yen la liquidità totale pompato dalla Boj nel sistema finanziario giapponese, secondo quanto riferisce la Bbc online.

10.29 – Governo giapponese: “Riuscito versamentoacqua in reattore 3”

Sembra riuscita l’operazione di versamento di acqua, attraverso il ricorso a camion-cisterna e autopompe, nel reattore tre della centrale atomica di Fukushima 1: lo ha affermato in conferenza stampa il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, secondo cui sono state 64 in tutto le tonnellate di liquido immesse finora all’interno del reattore, che desta particolare preoccupazione perché impiega barre di combustibile nucleare contenenti, oltre all’uranio, anche plutonio. Edano ha ammesso che non si dispone di “informazioni definitive” sulla situazione nel reattore tre, ma ha aggiunto che l’acqua parrebbe aver raggiunto la vasca di contenimento del combustibile esaurito, comunque pericoloso, perché dalla struttura si è levata una nuova, grande nube di vapore. Sul sito della centrale le Forze di Auto-Difesa nipponiche, cioè l’Esercito, hanno mobilitato sette veicoli speciali, che in giornata dovrebbero riversare sul reattore tre ulteriori 50 tonnellate d’acqua.

10.18 – Avvenire: “Ragionevole pausa di riflessione”

Le centrali nucleari “non sono bombe innescate e vengono progettate e costruite con criteri e sistemi di generazione in generazione sempre più sofisticati”. Ma una pausa di riflessione è necessaria, se “proprio là dove non sarebbe mai dovuto accadere, è bastato che la natura facesse il suo corso” e “ora il mondo ha paura, ora abbiamo paura”. E’ quanto si legge in un editoriale di Avvenire dedicato a una riflessione sull’opzione nucleare in Italia alla luce di quanto sta accadendo in Giappone. Una situazione, si legge nell’articolo pubblicato sul giornale dei vescovi italiani, che “va troppo oltre la contrapposizione ideologica tra nuclearisti e antinuclearisti apocalittici”. “Abbiamo bisogno di energia, per sopravvivere, per crescere o per gestire uno sviluppo più o meno consolidato. Ma abbiamo bisogno proprio di quella energia?”, si chiede Avvenire, ricordando “il sole, il vento, l’acqua, i rifiuti, magari ancora il carbone e i suoi fumi. E il petrolio, il gas”. Per questo “un semplice richiamo alla calma, alla riflessione, alla razionalità “ appare “ragionevole ma persino sorprendente”, sottolinea Avvenire, auspicando che “da domani la diatriba politica” non si rimangi “gli incerti margini concessi ieri”.

10.13 – Hack: “Centrali necessarie, ora referendum inutile” (v. 12.07)

“Se non si fosse mai rischiato non avremmo nemmeno il fuoco, saremmo ancora all’età della pietra”, ecco perché l’astrofisica Margherita Hack si dichiara a favore del nucleare. “Il nucleare – afferma in un’intervista a Il Giornale – comporta pericoli e va affrontato con grande serietà, che spesso in Italia manca, e razionalmente”. La creazione di nuove centrali, dice la scienziata, è necessaria anche se “esiste il problema della conformazione dell’Italia che è un Paese sismico. Quindi è necessario scegliere con grande attenzione zone sicure, come la Sardegna”. Ora, aggiunge, con la tragedia giapponese “è perfettamente inutile fare il referendum, il risultato è scontato: ci sarà una valanga di no”.

10.03 – Aiea innalza livello di rischio da 4 a 5, su una scala di 7

Il Giappone ha alzato il livello d’allarme alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi (Fukushima n1) da 4 a 5. Lo riferisce l’Aiea, l’agenzia dell’Onu per l’energia nucleare. La scala internazionaledegli eventi nucleari e radiologici (Ines) arriva ad un massimo di sette. L’incidente di Cernobyl nell’86 era stato classificato al livello sette, quello di Three Mile Island nel ’79 al cinque. Tre giorni fa, il presidente dell’Autorità francese di sicurezza nucleare Andrè-Claude Lacoste, aveva dichiarato che l’incidente a Fukushima era già al livello 6. Intanto, il direttore generale dell’Aiea, Yukiya Amano, arrivato in Giappone, ha detto che i tecnici sono impegnati in una “corso contro il tempo” per raffreddare i reattori della centrale nucleare.

09.58 – Sale temperatura combustibile esaurito in 5 e 6

Se restano le condizioni del reattore numero quattro, quelle che secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica “destano le maggiori preoccupazioni”, un nuovo motivo di allarme nella centrale atomica giapponese di Fukushima è l’aumento della temperatura anche nelle vasche di contenimento delle barre di combustibile esaurito nei reattori numero 5 e 6. E’ l’opinione di Andrew Graham, consigliere scientifico di Yukiya Amano, direttore generale dell’agenzia Onu di controllo. Le barre esaurite in realtà conservano alti livelli di radioattività e, dunque, sono esposte al rischio di surriscaldamento, per cui debbono essere mantenute a una temperatura non superiore ai 25 gradi centigradi: nel reattore 5 però la temperatura stessa risulta cresciuta fino a 65,5 gradi, con un incremento di 2,8 rispetto al precedente rilevamento. Nel reattore 6 è invece di 62 gradi, con un aumento di 2 se rapportata all’altroieri. Quanto al reattore 4, stando sempre all’Aiea, in realtà non se conosce la situazione aggiornata: l’ultima misurazione del calore risale al 15 marzo, quando la temperatura risultò addirittura di 84 gradi centigradi, oltre il triplo del valore massimo consentito. Mentre al momento i reattori 1, 2 e 3 rimangono “relativamente stabili”, Graham ha avvertito che nel 5 e 6, proprio a causa del surriscaldamento, “si è abbassato il livello dell’acqua” di copertura delle barre nelle vasche di contenimento. Entrambi i reattori al momento del terremoto di magnitudo 9,0 di venerdì scorso non erano operativi, ma il combustibile esaurito che contengono li rende comunque potenzialmente pericolosi.

9.35 – Tepco pensa a soluzione Chernobyl: “Colata di cemento”

I tecnici giapponesi hanno esplicitamente ammesso che, per evitare la catastrofe atomica a Fukushima, l’unica soluzione potrebbe essere quella di seppellire l’impianto nucleare con una colata di sabbia e calcestruzzo, lo stesso metodo utilizzato a Chernobyl, per contenere il disastro nucleare, nel 1986. A Fukushima si lotta da giorni per raffreddare i reattori: stamane e’ ripreso lo scarico d’acqua sul reattore n.3, quello che preoccupa di piu’ perche’ utilizza anche plutonio (un isotopo altamente pericoloso per la salute umana); e i tecnici stanno anche cercando di riavviare l’erogazione di energia elettrica per rimettere in modo le pompe d’acqua necessarie per frenare il surriscaldamento del combustibile nucleare. Ma per la prima volta stamane la societa’ che gestisce la struttura ha riconosciuto che seppellire sotto una colata di cemento l’enorme complesso possa essere un’opzione, e la notizia e’ un segnale che le frammentarie azioni per raffreddare i stanno avendo poco successo. “Non e’ impossibile racchiudere i reattori sotto il cemento. Ma la nostra priorita’ adesso e’ quella di raffreddarli prima”, ha detto un funzionario della Tepco, la Tokyo Electric Power, nel corso di una conferenza stampa.

8.39 – Riaperto per voli di emergenza l’aeroporto di Sendai

L’aeroporto di Sendai, inondato dallo tsunami che ha colpito il nordest del Giappone dopo il sisma di venerdì scorso, è stato riaperto per gli aerei e gli elicotteri dell’emergenza. Anche alcuni porti danneggiati dallo tsunami sono stati riaperti al traffico marittimo, come l’autostrada di Tohoku, tra le principali vie di comunicazione. Ripartito anche il collegamento ferroviario tra Morioka, capitale della prefettura di Iwate e Akita. Al momento, però, la scarsità di carburante continua a incidere sulle operazioni di soccorso e l’arrivo degli aiuti umanitari.

8.26 – Il capo dell’Agenzia atomica Onu è arrivato a Tokyo

Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Yukiyo Amano è arrivato in Giappone per verificare personalmente l’aggravarsi della crisi nucleare a Fukushima, mentre continua a salire il bilancio delle vittime del potente terremoto seguito da uno tsunami dello scorso 11 marzo. Amano ha detto di voler raccogliere informazioni dettagliate dalle autorità giapponesi per decidere quale sia l’aiuto migliore da parte dell’Aiea. Sarà una visita breve quella del giapponese Amano che rientrerà presto a Vienna per discutere della situazione in consiglio Aiea.

7.26 – Oltre 6.500 vittime accertate. Ma potrebbero arrivare a 20mila

Il numero delle vittime confermatedel terremoto della scorsa settimana – 6.539 – ha superato quello delle vittime del sisma di Kobe del 1995, nel quale persero la vita 6.434 persone, secondo gli ultimi dati diffusi dalla polizia giapponese. I dispersi sono più di 10.000 e si teme che il bilancio finale possa superare le 20.000 vittime.

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