Sull’immigrazione Roberto Maroni incassa l’approvazione del Capo dello Stato. A Varese, con al fianco il ministro dell’Interno, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha fatto un pubblico riconoscimento dichiarando di apprezzare e condividere la sua linea rispetto alla gestione dei flussi migratori che si stanno riversando sulle nostre coste in seguito alla crisi libica. “Dobbiamo concorrere insieme – ha detto – alla massima coesione sociale e politica anche a dinamiche complesse e problematiche come queste”. In questa ottica, ha spiegato Napolitano, va affrontata la questione “dei flussi migratori, dell’accoglienza di chi arriva, della vigilanza rispetto a tutto quello che si può mescolare di torbido negli sbarchi verso le nostre coste. Ho apprezzato in questo frangente – ha aggiunto – l’impegno del ministro Maroni. Lavoriamo in piena sintonia, per quanto le mie responsabilità non sono quelle di governo. Nei giorni scorsi, in quanto presidente del Consiglio Supremo di Difesa, ho dato il mio doveroso contributo ad una linea di condotta che credo sia corretta, e sia la sola che possiamo tenere in questo momento”.

Sulla crisi libica, inoltre, Napolitano ha detto che l’Italia non può sottrarsi alle proprie responsabilità. “Qualsiasi preoccupazione è pienamente legittima e va rispettata, ma non potevamo e non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità rispetto alla crisi libica”, ha detto il presidente della Repubblica. “L’Italia – ha spiegato – è un paese importante, un membro importante della comunità internazionale e dell’Alleanza Atlantica e non può non dare il suo contributo alla soluzione della crisi libica e alla riaffermazione del diritto di questi popoli, in questa fase storica, di veder riconosciuta la loro sete di libertà e di giustizia”.

Napolitano si è soffermato sull’inquadramento storico di questa crisi. Ha ricordato che alcuni, che poi si sono rivelati “troppo ottimisti” pensavano che con la caduta del sistema sovietico, la fine della guerra fredda e la riunificazione europea il mondo sarebbe stato più sereno. “Invece siamo dinanzi ad altre tensioni, a nuovi conflitti che ci fanno trovare di fronte a scelte molto difficili come quelle di questi giorni per l’Italia e per l’Europa”.

Per quanto concerne l’immigrazione Maroni, illustrando in mattinata i lavori del Consiglio dei ministri, ha illustrato la situazione dei flussi definendola “un’emergenza umanitaria grave che stiamo gestendo con le misure più adeguate”. Prevedendo interventi compensativi dal punto di vista economico per Lampedusa, di cui si occuperà il sottosegretario all’Economia, Sonia Viale. “Abbiamo considerato il grave disagio che subisce Lampedusa e che subiscono i lampedusani, che vogliamo ringraziare per la pazienza. Risistemiamo la base Loran nell’eventualità che debba essere utilizzata per sistemare temporaneamente coloro che attualmente sono in giro per l’isola”, ha aggiunto. “Abbiamo deciso di mettere allo studio delle misure compensative per Lampedusa, per la sua economia, incaricando il sottosegretario Sonia Viale di definire in tempi rapidi, due settimane al massimo, tutte le misure di carattere economico e anche strutturale che possano compensare l’isola per quanto sta subendo. Saranno rappresentati il ministro dell’Ambiente, delle Infrastrutture, del Turismo e ci sarà la presenza di due rappresentanti del territorio, la senatrice Maraventano, che è proprio di Lampedusa, e l’onorevole Vincenzo Fontana, che per dieci anni è stato presidente della Provincia di Agrigento”.

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