Ti sponsorizzo il Ravenna calcio, ma solo se verrà autorizzata una centrale per la produzione di biodiesel ed un inceneritore di oli vegetali da 53 megawatt nell’area portuale del petrolchimico ravennate. Il tutto con il non insolito intreccio di calcio e politica. Solo che qui il presidente onorario del Ravenna calcio è lo stimato Vidmer Mercatali, senatore del Pd nonché ex sindaco di Ravenna ed il presidente della squadra annuncia sul sito della sua società , la Ecit, tra le prossime commesse lavori per 35 milioni di euro legati per una non meglio precisata “Centrale Biodiesel / Elettrica – Ravenna”.
La denuncia arriva dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia che parla di “contratto anomalo” e che sta studiando un esposto da portare in Procura della Repubblica di Ravenna nei prossimi giorni le carte relative al contratto di sponsorizzazione tra la Carburanti del Candiano Spa appartenente al gruppo Setramar dell’imprenditore Giuseppe Poggiali ed il Ravenna calcio. “Spetta agli organi competenti, legislativi e giudiziari esprimersi, noi segnaliamo questa anomalia”, dice il consigliere regionale che sta predisponendo anche una interrogazione.
Il fatto. Esiste un contratto fra la Carburanti del Candiano Spa, del gruppo Setramar e il Ravenna Calcio. Fino a qui nulla di strano. “La sponsorizzazione a favore del club, però, è subordinata all’ottenimento di “i titoli autorizzativi per la realizzazione dello stabilimento industriale” per la costruzione di un impianto per la produzione di biodiesel da materie prime di importazione e una nuova centrale elettrica da 53 MW nella città di Ravenna” spiega Favia. Il contratto di sponsorizzazione è risalente al 21 maggio 2009. “Ci domandiamo se sia lecito o quanto meno opportuno vincolare una sponsorizzazione al buon esito della valutazione d’impatto ambientale. Vorremmo infatti supporre che inceneritori da oli vegetali, centrali di produzione di biodiesel e pallone non siano parte di uno stesso mondo”, continua. A livello di autorizzazioni il 26 ottobre 2010 il ministero dell’Ambiente e quello ai Beni Culturali, hanno dato il via libera al progetto come informa la stessa società del gruppo Poggiali ed ora gli ulteriori iter autorizzativi sono in mano alla Regione Emilia Romagna ed alla Provincia di Ravenna.
Il Comune di Ravenna, con il sindaco Matteucci (Pd) che aveva difeso la sponsorizzazione dagli attacchi dei grillini, con una delibera urbanistica del 7 marzo ha dato il via libera al progetto dal punto di vista urbanistico. L’impianto di trattamento da biodiesel avrà una capacità pari a 350.000 tonnellate l’anno. 250.000 tonellate l’anno di biodiesel più ulteriori 100.000 tonnellate l’anno di cosiddetto “poweroil” (incentivato con i cosiddetti “certificati verdi” per le rinnovabili) provenienti da oli vegetali provenienti via nave dal Sud Est Asiatico. Questo nel contesto di un area, quella del petrolchimico già sottoposta a forte inquinamento ed impatto ambientale.
La sponsorizzazione: 1,5 milioni per cartelloni a bordo campo. Quel che fa storcere il naso a Favia ed al candidato sindaco civico dei grillini Pietro Vandini, oltre alla clausola che vincola la validità del contratto alla realizzazione degli impianti industriali “è “l’esposizione mediatica risibile a fronte di un contratto di sponsorizzazione da 1,5 milioni di euro in quattro anni”. La Carburanti del Candiano Spa “è un sponsor secondario, nemmeno presente sulle maglie, di una formazione che milita a metà classifica in Lega Pro, ex Serie C. Molte squadre di A non riescono ad arrivare ad ottenere tali cifre”. Meglio: in pochissime ci riescono.
In totale sono quattro rate da 350.000 euro all’anno, Iva esclusa, da pagarsi in due rate da 175.000 l’una. In cambio si legge nel contratto è prevista “esposizione del marchio su rotor per un tempo di 4 minuti nel corso di ogni gara”, “esposizione del marchio sulla panchina del quarto uomo”, “pubblicità fonica allo stadio per 2 passaggi da massimo 12 secondi per ogni gara”, “esposizione del marchio su calzoncini delle squadre del settore giovanile”, “esposizione del marchio presso il centro di allenamento di Glorie“, “esposizione del marchio nel back drop delle interviste presente all’interno della sala stampa”, “esposizione del marchio nelle locandine promozionali e nella distinta distribuita in tribuna”, “esposizione del marchio nel sito internet ufficiale del Ravenna Calcio “.
Poi una serie di attività di ufficio stampa, conferenza stampa di presentazione della sponsorizzazione, articolo pubblicato sulla rivista ufficiale del Ravenna e all’interno del sito internet della stessa società di calcio. 2 tessere di tribuna Gold, 4 tessere tribuna vip, 8 inviti alla cena di Natale degli sponsor del Ravenna, eventuali donazioni di biglietti durante la stagione, una visita dei giocatori in azienda (su specifica richiesta della “Carburanti”), volantinaggio allo stadio Benelli, utilizzo dell’identità visiva del Ravenna calcio.
La condizione necessaria. La parte che più suscita curiosità è quella relativa alla “condizione sospensiva”. Nella parte iniziale del contratto di sponsorizzazione , firmato nel maggio del 2009, si spiega che “Carburanti del Candiano Spa ha come oggetto sociale la produzione e commercializzazione di biodiesel e di energia elettrica” e “Carburanti ha avviato le pratiche per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di biodiesel ed energia elettrica da oli vegetali nella zona portuale all’interno del sito petrolchimico multisocietario di Ravenna . Si arriva poi al punto 6, la cosiddetta “condizione sospensiva” dove viene specificato che “l’accordo di sponsorizzazione è vincolato al verificarsi della situazione configurata in premessa ed essenziale e cioè che la Carburanti abbia ottenuto i titoli autorizzativi per la realizzazione dello stabilimento industriale meglio indicato in premessa entro il 31 dicembre 2009”. In pratica se non si fa la centrale il Ravenna calcio non avrà i suoi soldi. L’Italia si sa è terra di lungaggini burocratiche e le proteste contro questi tipo d’impianti inquinanti come le centrali ad oli vegetali (in questo stabilimento ne verrebbero bruciati circa centomila tonnellate provenienti via nave dal sud est asiatico) sono all’ordine del giorno. Così per meglio tutelarsi da eventuali inghippi il contratto spiega che “l’eventuale validità della presente lettera d intenti verrà automaticamente prorogata di un ulteriore anno e cioè fino al 31 dicembre 2010 divenendo pertanto questo anche il termine finale per il verificarsi delle condizioni di cui sopra, qualora la stessa non si sia verificata entro il predetto termine entro il 31 dicembre 2009”. Tutto però è filato per il verso giusto per la Carburanti del Candiano Spa sul versante di Roma visto che lo scorso 26 ottobre è arrivato il primo via libera ed ora la partita finale è nelle mani di Regione e Provincia di Ravenna.
L’azienda del presidente e la centrale di Candiano. Il presidente del Ravenna Gianni Fabbri ha minacciato querela definendo “demenziali” le accuse dei grillini che a loro volta hanno risposto con il consigliere regionale Favia che “sarà Fabbri ad essere querelato mentre l’ex sindaco e senatore del Pd Mercatali dovrebbe dimettersi dal suo ruolo, visto che sembra non conoscere nemmeno gli iter autorizzativi a livello politico”.
Fabbri ha chiesto ed ottenuto anche un incontro con Vandini. Da parte sua Fabbri ha spiegato “la bontà del progetto della centrale e l’importanza per il sostegno della squadra sportiva“. Vandini ha dichiarato di non aver nulla contro il Ravenna calcio ma “desidero solo tutelare la salute dei cittadini e fare chiarezza” . Rilanciando però su una nuova questione. L’azienda di impianti elettrici Ecis, di proprietà di Fabbri secondo il Movimento 5 Stelle “avrebbe in ballo un affare da 35 milioni di euro per lavori dentro la nuova centrale”. Controllando sul sito della Ecis, alla voce realizzazioni si legge una commissione di quell’importo per una non meglio specificata “centrale elettrica biodiesel di Ravenna”. Il costo di realizzazione totale di quella centrale sarà di oltre 100 milioni di euro. Mentre l’indotto annuo sarà intorno a 288 milioni di euro come dichiarato dalla società di Poggiali dove un ruolo determinante lo avranno gli incentivi pubblici per la combustione di oli vegetali attraverso il meccanismo dei certificati verdi. “Nulla di illegittimo chiariamo, ma il legame tra Fabbri e la Carburanti del Candiano qui è evidente” dice Vandini.
Calcio & politica. Il calcio, nonostante il Ravenna navighi nella ex serie C con la miseria di 564 abbonati e nelle ultime partite con Paganese e Sorrento i paganti siano stati rispettivamente 412 e 533 è sempre un ottimo veicolo di consenso politico-mediatico. Da qui l’attacco dei grillini che fanno notare come “il consenso dei cittadini passa anche attraverso il calcio, ne sa qualcosa Vidmer Mercatali, senatore del Partito Democratico , ex sindaco della città e ora presidente Onorario del Ravenna Calcio”. Sia Mercatali, ma in prima battuta il sindaco di Ravenna Matteucci hanno difeso sia la bontà della sponsorizzazione che del progetto della centrale a biodiesel e l’inceneritore alimentato ad oli vegetali. No comment invece da parte della società Carburanti del Candiano.